EZPELETA
COME IL GATTOPARDO
Carmelo Ezpeleta, direttore generale della Dorna, ha rivelato ieri il
futuro prossimo del motomondiale. Un
conferenza che ha reso di attualità la famosa frase del Gattopardo:
cambiare tutto per non cambiare nulla.
Tutto ruota, ovviamente, attorno all'arrivo dei 4 tempi - le GPone -
o motogp, questa la denominazione ufficiale della categoria - alla quale,
ma solo fino al 2006, saranno affiancate le classi 125 e 250.
Per il momento le case ufficiali iscritte al campionato sono cinque:
Honda (con 4 moto ufficiali, due 2T e 24T), Yamaha (con due 4T), Aprilia
(con due 4 T), Suzuki (con due 2T) e MuZ. Il resto dello schieramento
(24 moto, una sola wildcard a Gran Premio) sarà completato dalla
altre cinque squadre che hanno firmato un accordo separato con la Dorna:
Yamaha-Red Bull, Yamaha-D'Antin, Tech3-Yamaha, West-Honda-Pons, e Proton-KR.
Ci sarà anche il team Shell-Honda, ma con un accordo annuale.
Della Sauber, invece, non si sa nulla, anche il suo prototipo 4 tempi
calcherà la pista di Sepang, la prossima settimana inserito in
un telaio Harris. Alla guida ci sarà l'ex pilota Niall Mackenzie.
Come si evince dalla lista degli iscritti l'HRC ha iscritto in realtà
non due, ma tre squadre: quella di Fausto Gresini per Daijiro Katoh
e quella di Erv Kanemoto per Jurgen Van Den Goorbergh.
In questo modo è stata aggirata la regola che vuole i team composti
assolutamente da due piloti, mentre nel contempo né il manager
italiano né quello nippo-americano saranno assolutamente tutelati
per il futuro, non risultando in pratica proprietari di una iscrizione
al mondiale. Cosa che impedirà loro, nel futuro, qualora per
esempio la BMW si decidesse ad entrare, di imitare Jacky Stewart che
in F.1 ha venduto per 60 miliardi il suo team alla Ford.
Fantasia? No, realtà visto che il posto alla Ducati nel 2003
è stato garantito dalla Dorna alla casa italiana dall'eliminazione
(più che probabile) del team Shell-Advance. Insomma, chi c'è
c'è, chi non c'è, fa lo stesso.
05/10/2001