TERZA BORDATA DI TEST: L’HRC
IN QATAR, LA YAMAHA – A PORTE CHIUSE – NUOVAMENTE IN AUSTRALIA.
NEL FRATTEMPO LA HONDA “LANCIA” I SUOI TEAM IN GIAPPONE
CON UN ILLUSTRE ASSENTE…
Sarà
una nostra impressione, ma ci sembra che quest’anno Honda e Yamaha
siano più agguerrite che mai sul fronte dei test. Dal primo marzo,
infatti, l’HRC, assieme ai suoi team Satellite ed alla Ducati,
si schiera in Qatar, a Losail, mentre la Yamaha torna in Australia,
a Phillip Island, per un test a porte chiuse
dal 9 all’11.
Cosa abbia da nascondere la casa di Iwata non è dato sapere,
ma è certo che il paddock del circuito australiano la prossima
settimana sarà vuoto, visto che saranno ammessi visitatori solo
l’ultimo giorno, venerdì 11, alle ore 13.
Impensabile, dunque, affrontare un viaggio all’altro capo del
mondo per stare attaccati alle reti di recinzione per tre giorni…ma
qualche foto arriverà comunque, siatene certi, se non altro per
il gusto di esserci riusciti.
Saranno, queste, le ultime prove extraeuropee, prima dei primi test
Irta, in programma a Barcellona, dal 18 al 20 marzo.
L’impressione è che, sia Honda che Yamaha schiereranno
solo lì la versione definitiva delle loro RC211V ed M1. La F.1
insegna, mai scoprire troppo presto le carte. Fino ad oggi, dunque,
abbiamo visto in pista solo versioni “ibride”, buone magari
se i test hanno dimostrato che la concorrenza non ha fatto troppi progressi,
vedi il caso della Ferrari in F.1, ma non ci sembra questa la situazione
che sta vivendo il motociclismo.
A proposito, la scorsa settimana, in Giappone, si è tenuto il
“Kick off” Party della Honda, il lancio inaugurale di tutte
le squadre motorizzate dal colosso nipponico. C’era il megapresidente
Takeo Fukui e c’erano, dunque, ovviamente, Biaggi ed Hayden, ma
anche Button e Sato in rappresentanza della Bar-Honda. Stranamente (ma
poi tanto?) non mancava il simpatico Makoto Tamada, ma non si è
visto Sete Gibernau.
Per gli amanti di questi enigmi giapponesi, un nuovo, buon argomento
di discussione.
28/2/2005