ANNO
NUOVO, REGOLE NUOVE, SCRITTE COME AL SOLITO, COME UN ROMANZO.
MILLE INTERPRETAZIONI SEMPRE POSSIBILI: I CODICI SONO UN'ALTRA COSA
L'anno
passato il Motomondiale si è corso sotto un regolamento più
che perfettibile. Numerosi sono stati gli episodi contestati, i quali
hanno dato luogo ad un'aspra litigiosità. Dall'esclusione dalle
gare, per più di metà campionato, del "quasi"
prototipo della WCM, allo stop and go di Donington per Valentino Rossi,
passando per la penalizzazione inflitta a Tamada a Motegi, a causa della
collisione in frenata con Gibernau, sembra che si sia passato
il 2003 a discutere
ed in fondo è stato proprio così.
Per questo motivo la Grand Prix Commission, composta da Carmelo Ezpeleta
(Dorna, Presidente), Claude Danis (FIM), Sito Pons (IRTA) e Takanao
Tsubouchi (MSMA), con la presenza di Paul Butler (Segretario della riunione),
ha deciso di introdurre una serie di modifiche al regolamento del campionato
del Mondo di Motociclismo.
Non tutti i punti rivestono la medesima importanza. In alcuni casi si
tratta di rifiniture, in altre di innovazioni, in altre ancora sono
stati introdotti concetti nuovi.
Se si può muovere una critica al modo di operare della GPC, è
quella che, mancando al suo interno un uomo con esperienza giuridica,
invece di creare norme ben chiare si continua a trasferire poteri alla
GPC stessa. L'esempio più lampante è la sparizione della
definizione di prototipo che lascia il posto all'ennesimo potere di
interpretazione della GPC. Ma forse il massimo è raggiunto nell'interpretazione
del concetto di infrazione all'obbligo del rispetto della bandiera gialla
(se il pilota "si pente", nulla di fatto).
Alla Grand Prix Commission, infatti, SEMBRA IGNOTO che questo obbligo
è tale per garantire la SICUREZZA degli addetti ai lavori e degli
stessi piloti in caso di INCIDENTE, quindi andrebbe penalizzata IN OGNI
CASO, avendo CREATO UNA SITUAZIONE DI PERICOLO, che certo non cambia
se colui che commette l'infrazione se ne rende conto dopo. Sarebbe un
po' come dire che PASSARE CON IL ROSSO AL SEMAFORO senza causare incidenti
non è punibile se l'autore, dopo, fa un gesto di scusa
I codici, civili, penali, di procedura, hanno complessivamente migliaia
di norme proprio per regolamentare la vita civile. Non dovrebbe essere
così difficile legiferare su una singola attività, pur
complessa, come un Gran Premio di motociclismo. A meno di rinunciarvi
definitivamente ed affidare l'intera faccenda nelle mani di un unico
uomo. Gli antichi romani così facevano nei momenti di massimo
rischio per la Repubblica, pur rimanendo democratici. Ma siamo a questo
punto?
Noi pensiamo di no. Basterebbe solo istituire una Commissione Giuridica
il cui compito sarebbe quello di trasformare in articoli di un codice
le "buone intenzioni" della GPC.
Tutto qui. Forse il Presidente Francesco Zerbi, egli stesso avvocato,
ci sta già pensando.
I punti "chiave"
del nuovo regolamento
1.15.1
- divieto dei test: ribadito dal 15 dicembre (compreso) al
15 gennaio
1.16.2 - schieramento di partenza
(MotoGP) nella formazione 3-3 invece di 4-4, con le file sfalsate fra
di loro
1.19 - ride throught: è inserito
al posto dello stop and go. Invece di fermarsi il pilota è obbligato
ad un passaggio nella pitlane alla velocità massima di 85 Kmh
1.21 comma 2 - ribadito l'obbligo
di una guida "responsabile" in modo da non causare pericolo
agli altri concorrenti o partecipanti
1.21 comma 3 - divieto di usare
l'asfalto oltre a quello della pista e della pitlane (a meno di emergenze)
con l'obbligo di rientrare in un punto che non costituisca vantaggio
1.22.2 - innovazione sulla bandiera
gialla: se immediatamente dopo aver inavvertitamente commesso l'infrazione
di un sorpasso il pilota alza la mano e si lascia passare nuovamente
dai concorrenti che aveva superato si evita la sanzione
1.22.2 - bandiera nera: può
essere esposta solo dopo aver notificato l'infrazione che comporta la
squalifica alla squadra
- diritto di appello: la decisione della Direzione di Gara di infliggere
la penalità del "ride throught" (passaggio nella pitlane)
è inappellabile
1.25.4 - interruzione della gara
(MotoGP): la gara viene ripresa fino ad un minimo di 5 giri (invece
di 3)
2.2.1 - eliminazione della definizione
di prototipo (MotoGP): a parte le moto iscritte da membri della MSMA
ci deve essere l'approvazione della Grand Prix Commision
2.6.5 - serbatoi (MotoGP): capacità,
32 litri (2T) e 24 litri (4T). Dal 2005 22 litri (4T). I serbatoi, eccettuato
il caso in cui siano imbullonati al telaio, devono avere tutti i collegamenti
dal serbatoio al sistema motore/carburatori/iniezione serviti da una
valvola autosigillante che deve scattare allorché si esercita
una forza inferiore del 50% a quella necessaria a rompere qualsiasi
parte della connessione.
9/01/2004