|
||||
PUIG, L’UOMO IN PIÙ
DELLA HONDA-HRC La realtà è che nei box della Honda c’è un
uomo in più, non uno in meno. Peccato, però, che il più grosso si sia manifestato domenica scorsa, al quinto giro della MotoGP, quando il suo pupillo – Danito – con la sua RC211V si è spalmato contro la moto, non gemella, del compagno di squadra Nicky Hayden. Un errore drammatico determinato, pensiamo, dalla perseveranza con la quale Puig ha instillato nella mente del ragazzo spagnolo la convinzione di essere un fenomeno, a cui tutto è permesso. Invece è vero solo che ci troviamo di fronte ad un pilota veloce,
anzi, velocissimo, ma che purtroppo non ragiona con la sua testa. “Voi non siete piloti, non potete giudicare cosa c’è nella mente di uno che corre per vincere - ha detto, domenica sera, con una certa arroganza Alberto Puig per giustificare Dani, aggiungendo – lui era in lotta per il titolo. Nelle gare può succedere di tutto”. E’ vero, purtroppo. E questa è l’unica verità
contenuta nella frase del manager spagnolo che dovrebbe far capire a chi
di dovere, in casa Honda, che non si può servire, allo stesso tempo,
Dio e Mammona. Per questo motivo la prima mossa che dovrà fare l’HRC, il
prossimo anno, sarà quello di sollevare da qualsiasi carica Alberto
Puig. Se proprio non è possibile allontanarlo dai box. La Honda deve scegliere, deve iniziare a farlo. La prima casa motociclistica al mondo non può tollerare che lavori per lei (?) un manager coinvolto con altre case. Non può semplicemente tollerarlo e c’è da chiedersi come tutto ciò sia stato possibile, finora. Una domanda, alla quale, probabilmente hanno dato una risposta Valentino Rossi e Jeremy Burgess tre anni fa. Andandosene. 17/10/2006
|
Sito web realizzato da After S.r.l.