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IL RUGGITO DEL CAMMELLO: PARLA ROBERTO ZANNI, PRESIDENTE DI CAMEL-EUROPA
MOTOGP: IMMATURA, POLITICA E POCO SPORTIVA
Tempo di vacanze. Tanto più meritato in quanto arriva alla fine di un mondiale infuocato dalle polemiche seguite al “ritiro” di Max Biaggi dalla MotoGP. Un ritiro, sia ben chiaro, sullo stile Blade Runner.
Si è letto di tutto, in questo periodo, notizie ed indiscrezioni. Alcune assolutamente vere, altre assolutamente false. C’è stato anche spazio alle cose “plausibili”, ma di queste poche ne avete trovate su GPone che non grida, sussurra per chi ha orecchie per intendere.
Abbiamo alzato la voce una volta sola: per chiedere maggiore serietà alla stampa online – sia ben chiaro: non tutta – che in questo periodo si è a volte lasciata andare alla peggiore interpretazione della notizia, per intenderci, quella di stampo calcistico, fatto di illazioni o, peggio, di delazioni.
La scelta delle fonti è un diritto-dovere, di chi scrive. Questo, naturalmente, rispettando le idee di tutti. Si può, cioè, dare una interpretazione, purchè questa non distorca la realtà.
Per questo motivo, siamo stati felici di leggere oggi sulla Gazzetta dello Sport una intervista a Roberto Zanni, responsabile in Europa, della Japan Tabacco.
“Abbiamo provato (a tenere Biaggi in MotoGP N.d.R.) – dice Zanni – ma mi sembra sia mancata la volontà politica e sportiva. I soldi c’erano…ma non si è riusciti a fare niente. Mi dicono che le Case abbiano problemi a mettere in piedi una squadra con tre moto, ma mi sembra che non c’è abbastanza trasparenza: nelle corse non ci può essere una gestione politica”.

Se non fosse abbastanza chiaro, il riferimento, Zanni aggiunge di aver parlato “molte volte” con Carmelo Ezpeleta e di lui dice: “non ho visto questa gran voglia di trovare una soluzione”.

Non l’abbiamo vista nemmeno noi, e ne abbiamo avuto la certezza leggendo nei giorni scorsi l’intervista rilasciata dal boss della Dorna al Corriere dello Sport: uno che vuol tenere sullo schieramento di partenza uno dei piloti-simbolo della serie non gli consiglia di ritirarsi.

Roberto Zanni, comunque va oltre. Non accenna, nemmeno larvatamente – perché inesistenti – a problemi di ingaggio. Conferma l’opzione Kawasaki, il problema (politico?) delle gomme Bridgestone e lancia una frecciata mica da ridere quando lascia intendere che la terza moto per la Kawasaki è stata, seppure inizialmente, considerata un problema…mentre poi si è trovato rapidamente il posto (e certo…la griglia rischiava di accorciarsi!) per il team LCR di Lucio Cecchinello. E su questo punto chiosa: “la leggo come una cosa inspiegabile. Manca sensibilità sportiva”.

Sul futuro Roberto Zanni parla poco. Tiene aperte le porte a Max in Superbike, dove la Winston, marchio di JTI ha il team con Ten Kate (“Ma oggi Max sembra allergico alla Honda…”) ed a proposito di una opportunità con la Yamaha e con Rossi confessa:”mi sembra molto complicato”.

C’è anche la voglia per una tirata d’orecchio all’Aprilia:”non c’è stato un contatto diretto. Fosse una cosa seria ci contatterebbero…mi sembra una boutade”…ed infatti nessuno “strillo” da GPone.

Il giudizio finale non è positivo: “mi sembra che un po’ tutto il movimento sia immaturo. In F.1 c’è più professionalità: non si possono mettere un sacco di soldi e non avere nessuna voce in capitolo”.

Soprattutto in un ambiente dove, oggi, se si ha invece un passaporto inglese, tedesco od australiano si ha automaticamente diritto ad una MotoGP. Ed indovinate chi lo decide, politicamente?

OK, questi sono i fatti. Le parole di Ezpeleta e quelle di Zanni si sono fatte sentire sulla stampa quotidiana, noi le abbiamo riportate ed ora ognuno può costruire la propria opinione su come è andata la storia. Realmente.

23/12/2005

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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