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LUNGA VITA ALLA … PRINCIPESSA 125
di Aldo Gandolfo
A partire dal 2005 la classe 125 verrà sostituita da una nuova categoria: la 125 Under 28.
Eh si! Perchè dalla prossima stagione, come già anticipato da GPONE nella News da Jerez, i piloti nati prima del 1977 potranno correre soltanto nelle 250, nella MotoGP oppure cambiare aria se vorranno ancora cimentarsi nelle competizioni motociclistiche iridate.
In poche parole, per piloti come Locatelli, campione del Mondo 125 nel 2000, sarà questa l'ultima stagione nel mondiale della ottavo di litro anche se dovesse rivincere il titolo iridato.

Disquisire se la nuova regola sia giusta o meno è del tutto relativo se, alla nuova classe verrà assegnata la titolazione Campionato del mondo 125 "under 28" mentre se la Federazione Motociclistica Internazionale vorrà conservare l'attuale titolazione "Campionato del Mondo 125" non siamo affatto d'accordo.
Perché non consentire a piloti ancora veloci e competitivi di rendere un valido contributo sportivo ad un campionato da sempre esaltante ed avvincente?
L'esclusione per raggiunti limiti d'età deve essere fisiologica o dettata da una manifesta inferiorità e comunque non da una norma così insensata, a meno che, ripeto, venga tolto di scena il Campionato del Mondo 125 per far posto ad un Campionato ex novo.

Se piloti come Locatelli, Perugini, Ui, Jenkner, fossero presenti al via del mondiale per subdoli privilegi, pur non essendo competitivi, a discapito di altrettanti giovani si potrebbe capire ma a dire il vero ciò non è anzi, è proprio nella scelta dei “ragazzini” che spesso vengono adottati metodi scriteriati mossi da insensati privilegi. Non è forse vero che ogni anno vengono accettati al mondiale quindicenni senza arte ne parte solo perché spinti da uno sponsor o dal solito insano clientelismo? Certo, rinfoltire i ranghi è numericamente necessario ma perché farlo partendo da un dato anagrafico?
La meritocrazia non esiste più? Non rappresenta forse il metodo più semplice per un passaggio di categoria? Il motociclismo non deve affatto scimmiottare i ridicoli e antisportivi sistemi della Formula Uno.
Infine, dando uno sguardo ai numeri e riscontrando che i “vecchi” complessivamente hanno vinto 25 Gran Premi contro i soli sette dei “ragazzini” ci sorge il dubbio che alla base del loro prepensionamento ci sia anche la riscontrata manifesta superiorità nei confronti della maggioranza dei “ragazzini” da parte di certi “benpensanti” sempre alla ricerca di normative semiserie.

Però lungi dal pensare che tutto ciò sia vero e che non sia alla base di questa assurda discriminazione anagrafica. Giovani “cazzuti” come Dovizioso, Simoncelli, Stoner e così via hanno dimostrato di non avere affatto toni riverenziali nei confronti dei veterani annullando ampiamente qualsiasi dubbio su qualsiasi parvenza di manifesta superiorità.
Insomma finiamola con queste inutili “baggianate” e…lunga vita al CAMPIONATO DEL MONDO 125.

6/5/2004

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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