Capirossi e Schwantz ad Assen nella passata stagione. Schwantz
è tuttora detentore del record della pista.
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MICHELIN
SPECIALI PER BATTERE IL RECORD DI SCHWANTZ
Il circuito di Assen è uno dei più difficili del mondiale
per la scelta delle gomme, e non solo perché le condizioni atmosferiche
sono spesso imprevedibili. La difficoltà di trovare le coperture
adatte per la gara, ad Assen, ha infatti altri motivi.
"Il Gran Premio di Olanda si corre su di un circuito veloce nel quale
ci sono però molti cambiamenti di direzione - spiega Jacques Morelli,
responsabile della Michelin - il problema principale, però, è
che la pista è conformata a schiena d'asino, come le strade normali,
per favorire lo smaltimento dell'acqua in caso di pioggia. Ciò
significa dover scegliere con particolare accuratezza le traiettorie,
perché frenare anche di pochi centimetri dalla parte sbagliata
significa poi, una volta in piega, avere l'inclinazione dell'asfalto a
favore o contro".
Il tecnico francese è convinto che ad Assen i piloti della 500
sceglieranno le gomme da 16,5.
"E non solo per il fatto che abbiano concentrato lo sviluppo su di
esse - riprende a spiegare Morelli - quanto perché queste coperture
offrono una sensibilità maggiore, sono più precise. Inoltre
Assen offre una aderenza eccezionale, pur non avendo un asfalto particolarmente
aggressivo. L'aderenza, combinata con le alte velocità e l'inclinazione
delle curve; richiede una gomma particolare, costruita con una carcassa
rigida, in modo da essere stabile, ma con mescole tenere".
Sarà una copertura di questo tipo a battere il record del circuito,
che appartiene ancora a Kevin Schwantz che lo fece reigstrare con la Suzuki
nel 1991. |