I
SEGRETI DELLA SALA PROVE APRILIA Il freno dinamometrico consente la misura della potenza del motore in prova, fatta con una cella di carico che misura la coppia del motore. Per i freni attivi, cioè dotati di motore asincrono, la misura della coppia può essere fatta con un torsiometro che è uno strumento interposto tra l'albero del freno e la trasmissione a giunti che collega il pignone del motore al freno stesso. Un discorso a parte meritano questo tipo di freni che consentono sia di fare le prove statiche, cioè pesate della potenza del motore fatte a diversi regimi di rotazione a tutto gas o in parzializzato, così come è fatto per le prove con i freni a correnti parassite, sia prove "dinamiche", per le quali la misura della coppia motrice è fatta con il torsiometro. La prova impropriamente definita dinamica, in realtà non riproduce l'inerzia della moto, ma un giro di pista così come è stato fatto nella realtà. Il sistema di controllo del banco consente di ripercorrere il giro di pista simulando l'andamento dei giri motore in funzione del tempo. Le staccate in questo caso sono gestite, mancando l'inerzia della moto, con il motore asincrono del freno, che riproduce i giri motore effettivamente fatti in pista trascinando il motore in prova. Al banco, infatti, con il gas chiuso (staccata) il motore girerebbe al minimo e non al regime reale che si ottiene grazie all'inerzia della moto. Questo sistema consente di fare ad esempio prove di durata,
o verifiche su nuovi componenti elettronici, o ancora controlli sulle
mappature del motore. I sistemi fin qui descritti non consentono di effettuare
verifiche sulla cambiata e sulla staccata della moto. Ad esempio, i freni a correnti parassite sono dotati di un sistema di raffreddamento ad acqua, garantito da torri evaporative, che consentono attraverso un sistema di pompe e scambiatori, anche il raffreddamento dei liquidi del motore, vale a dire acqua e olio. Un sistema di by-pas comandato da una valvola motorizzata consente di fissare la temperatura di acqua ed olio da mantenere durante la prova. Nel caso del freno con motore asincrono la potenza frenata durante la prova è recuperata attraverso l'inverter che gestisce il motore elettrico e resa disponibile in rete.* Per quanto riguarda invece l'esecuzione delle prove è notevole la parte impiantistica necessaria al corretto svolgimento dell'attività prevista. Per garantire, infatti, la ripetitività delle prove, è necessario rendere costanti la temperatura e l'umidità dell'aria che il motore usa per la combustione. Questo problema è particolarmente sentito nei motori a due tempi, che sono notevolmente influenzati nel loro comportamento dalle condizioni ambiente. Un impianto dotato di una pompa di calore e di due refrigeratori
d'acqua che forniscono le "uta" (unità di trattamento aria) garantisce
che l'aria comburente, cioè l'aria che il motore "respira" sia a temperatura
e umidità costanti. Quest'ultimo parametro è garantito anche da un umidificatore
e da un opportuno sistema di controllo.
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