IL
DOMINIO MICHELIN NELLA 500
Quest'anno si è parlato molto del pneumatico Michelin posteriore slick
da 16,5 pollici, principalmente perché ha vinto due dei primi tre Gran
premi dell'anno, quello di apertura, in Sud Africa, con Garry McCoy e
quello del Giappone con Norick Abe. La Michelin ha introdotto la sua originale
gomma posteriore da 17 pollici (il primo radiale al mondo per uso motociclistico)
nel 1984, mentre il pneumatico da 16,5" è stato usato per la prima volta
agli inizi degli anni '90. Uno dei collaudatori di questa copertura è
stato Kevin Schwantz, che ha colto anche il primo successo con questa
gomma nel '94 al GP di Gran Bretagna. La popolarità della gomma da 16,5
pollici si è però accresciuta negli ultimi mesi grazie al fatto che è
stato con questo pneumatico che sono state vinte quattro delle ultime
otto corse.

Jacques Morelli mostra le nuove gomme
Michelin:
a destra la 16,5 e a sinistra la 17.
Regis Laconi (Red Bull-Yamaha) ha infatti vinto a Valencia nel '99, mentre
Tadayuki Okada (Repsol-Honda) si è imposto nel GP d'Australia nel '99.
Complessivamente la gomma ha dunque vinto cinque Gran Premi.
Delle differenti caratteristiche dei due pneumatici, da 17" e 16,5", ultimamente
si parla moltissimo, ma quali sono esattamente le principali differenze?
Innanzitutto c'è il fattore dimensionale, che può essere riassunto nella
seguente tabella:
Gomma |
Tipo |
Larghezza |
Diametro |
Diametro cerchio |
16.5 |
19/67-420 |
19 cm |
67 cm |
420 mm |
17 |
18/67-17 |
18 cm |
67 cm |
431.8 mm |
La gomma da 16,5 è apparsa come risposta
alla domanda di una maggiore aderenza sulla ruota posteriore, necessaria
per il continuo incremento di potenza delle 500. Questa risposta, da parte
della Michelin, è stata un aumento della superficie di contatto gomma-asfalto,
avvenuta con la creazione di un pneumatico largo 19 cm e con un diametro
di 17", usato per la prima volta da Daryl Beattie per vincere il GP di
Germania nel '93. Questa gomma super-larga aveva però un problema: un
diametro maggiore della 18/67-17, cosa che comportava anche un aumento
del peso e dell'inerzia, particolare che obbligava ad importanti modifiche
per adattare l'assetto della moto alle nuove esigenze.
La creazione di una gomma con un diametro minore del ce rchio,
da 16,5", appunto, ha consentito alla Michelin di mantenere la maggiore
larghezza, e quindi l'area di contatto con l'asfalto, riducendo nel contempo
il peso, conservando di massima il set-up tradizionale, grazie al fatto
dell'identicità del diametro complessivo. L'altezza maggiore delle spalle,
dovuta al minor diametro del cerchio, nel contempo, ha avuto come effetto
secondario, ma non trascurabile, un benefico effetto sulla capacità del
pneumatico di assorbire le asperità dell'asfalto.
Del resto il profilo della slick posteriore da 16.5" è radicalmente differente
da quello del corrispondente pneumatico da 17" poiché è nato per consentire
di avere più gomma a terra agli elevati angoli di inclinazione. Una particolarità
evidente se si confrontano i due pneumatici in una vista laterale.
"Il principale vantaggio della gomma da 16.5 è una migliore aderenza al
massimo angolo di inclinazione, cosa che permette un incremento della
velocità in curva - spiega Nicolas Goubert, capo del reparto corse Michelin
- la più ampia sezione di contatto riduce anche la temperatura del pneumatico
e la mantiene più stabile, così che è possibile utilizzare mescole più
morbide. Il pneumatico da 17", invece, offre una migliore trazione allorché
il pilota ha rialzato la moto ed
apre il gas, e molti piloti ancor oggi preferiscono questa caratteristica.
La gomma da 16.5" attualmente è molto popolare nelle Superbike probabilmente
perché la minore potenza di queste moto fa si che i piloti si concentrino
maggiormente nella velocità in curva. La 17", inoltre, rende la moto più
facile da guidare perché la gomma è più stretta ed il suo profilo più
arrotondato. Ci sono ancora molti aspetti sui quali si deve lavorare sul
pneumatico da 16.5. Uno di questi è che l'elevato grip sul posteriore
può causare sottosterzo all'anteriore. Oltre a ciò spesso la 16.5" causa
un marcato saltellamento la cui origine è ancora sconosciuta perché siamo
al corrente del fatto che il famigerato "chattering" non deriva solo dalla
gomma, ma dall'interazione di questa con le caratteristiche della moto".
Per capire le differenze fra i due pneumatici può essere utile ascoltare
anche cosa pensano due piloti che hanno già fatto la loro scelta. McCoy,
che la ama ed utilizza, dice che "la 16.5 è migliore perché offre migliore
aderenza a metà della curva, principalmente perché la 17" è più piatta
al centro, il che comporta che c'è meno gomma disponibile sui fianchi
quando si è molto piegati". L'attuale leader del mondiale, Kenny Roberts,
invece, preferisce la 17": "è vero che la 16.5 offre più aderenza, ma
io ancora penso che si possa andare più forte con la 17", spiega. In altri
termini la scelta fra i due tipi di pneumatico dipende grandemente dallo
stile di guida individuale del pilota, una cosa che fa particolarmente
piacere alla Michelin, felice, ovviamente, di poter venire incontro alle
loro esigenze.
22/6/2000
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