DUCATI:
SBARCO VIRTUALE IN GPONE E questo striderebbe con i regolamenti voluti dalla Federazione Internazionale proprio per distinguere le due categorie. "Abbiamo cercato di mantenere la nostra filosofia mettendo a frutto l'esperienza accumulata, ma si tratterà di un progetto completamente differente. - precisa Domenicali - Se possibile manterremo la distribuzione desmodromica (progettata per arrivare fino alla soglia dei 20.000 giri/min. e attualmente sfruttata fino ai 12.000 giri con limitatore a 13.000 in SBK), ma stiamo valutando anche cinque o sei altre soluzioni, come pistoni ovali, valvole pneumatiche e altro. Manterremo anche il telaio a traliccio in tubi di acciaio, che ha dimostrato nelle prove effettuato valori di rigidezza e resistenza dinamica assolutamente all'altezza della situazione. E' una soluzione che conosciamo bene e può dare dei vantaggi anche nel posizionamento di parecchi accessori". Il primo "vero" prototipo Ducati sarà pronto per l'estate del prossimo anno ed il responso dei collaudi segnerà la data del debutto in gara, che con ogni probabilità dovrebbe avvenire nel 2003. Per quanto riguarda i piloti non sono stati fatti nomi, anche se è logico pensare che si attinga allo schieramento attualmente impegnato in Superbike. A questo proposito, i vertici Ducati hanno assicurato che non sarà assolutamente abbandonata la categoria delle derivate di serie. "Sarebbe come tradire i nostri tradizionali sostenitori". Ha affermato Federico Minoli, amministratore delegato della Ducati, snocciolando anche le cifre di questa nuova avventura. Il progetto godrà di un investimento nell'ordine dei 30 milioni di Dollari (74 miliardi al cambio), mentre per ogni stagione di corse è prevista una spesa di circa 10 milioni di Dollari. A conferma che il progetto Gp non andrà ad incidere sulla normale attività in Superbike, il personale del reparto corse di Borgo Panigale aumenterà dalle 70 unità attuali a circa un centinaio, creando un gruppo apposito che si occuperà del programma GP 1 ai comandi dell'ingegner Filippo Preziosi, che ha già curato lo sviluppo del modello 996 "testa stretta". Nel progetto è stata da tempo coinvolta la HPE (High Performance Engeneering) di Piero Ferrari. |
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