BURGEES
RIPRENDE ROSSI:
LA PRUDENZA È SICUREZZA
La Honda è poco coraggiosa? Secondo Valentino Rossi, sì, nel senso che
il colosso nipponico più che le rivoluzioni tecniche preferisce il lento
lavoro di evoluzione. Una scelta in fondo logica tenendo conto che la
NSR 500 è una moto vincente. La
critica di Rossi, comunque, non è passata inosservata. A rispondere al
pilota, così, ci ha pensato addirittura Jeremy Burgees, il responsabile
tecnico della sua squadra, l'uomo che ha accompagnato Mick Doohan durante
la conquista dei suoi cinque titoli iridati.
"Vale ha detto che la Honda e la mia squadra adotta un metodo di lavoro
conservativo? - ha detto il tecnico australiano - ebbene, è vero. Il fatto
è che la Honda ha la memoria lunga: ricordate l'incidente che occorse
a Freddie Spencer in Sud Africa, a Kyalami, agli inizi degli anni '80?
In quella occasione l'americano cadde in prova per la rottura del cerchio
posteriore in fibra di carbonio della sua NS 500. Bene da allora alla
HRC non ne hanno voluto più sapere di usare quel materiale per i cerchi,
nonostante siano passati quasi venti anni e la tecnica di costruzione
si sia parecchio evoluta".
Non cita l'episodio a caso; Jerry Burgees. In questo momento, infatti,
la Honda sta lavorando per ridurre il peso della sua quattro cilindri,
anche nell'ottica dello sviluppo del prototipo a cinque cilindri che dovrebbe
debuttare nel 2002 e la scelta di cerchi in fibra di carbonio sarebbe
la scelta più logica.
"So che Valentino si sente frustrato da questo metodo - riprende Burgees
- ma sono convinto che lo sarebbe di più se, in prova, gli capitasse ciò
che è accaduto anni fa a Daryl Beattie o la scorsa stagione a Kenny Roberts,
che grippò ad Assen in gara. Meglio frustrati e sani che fermi con una
clavicola od un polso rotti".
In questi giorni Burgees sta facendo provare a Rossi la prefigurazione
di quella che sarà la NSR per il 2001.
"Fondamentalmente si tratta della moto che avete visto nelle ultime gare,
quindi con l'air box nel cupolino, stile 250, e con il medesimo telaio
e gli stessi scarichi. L'evoluzione è tutta nel motore, sul quale stiamo
lavorando e soprattutto nell'elettronica di gestione. Quest'anno siamo
fortunati perché, al contrario del 2000, tutti e tre i piloti, oltre a
Rossi dunque anche Criville ed Ukawa, si sono detti soddisfatti dei passi
avanti compiuti, quindi contiamo di debuttare l'8 aprile a Suzuka con
una moto competitiva". |