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27/10/00 - 1° giorno di prove
- il fatto
Rossi porta il futuro in prima fila
Più che le ultime prove del motomondiale 2000, quelle del Gran Premio d'Australia
sono sembrate piuttosto le prime della prossima stagione. La Honda, infatti,
nel primo turno di prove ufficiali ha fatto scendere in pista Valentino
Rossi con un prototipo 2001. Una moto niente male, visibilmente diversa
nel telaio e nella carenatura da quella con la quale l'HRC si è assicur ata
il secondo posto nel mondiale, e che sembra avere ampi margini di sviluppo
visto che alla sua prima uscita ufficiale ha fatto registrare il terzo miglior
tempo ad appena 74 millesimi di secondo dalla pole provvisoria di Barros
ed a 62 dalla Suzuki di Roberts. In leggera difficoltà, invece, soprattutto
a causa del forte vento, sono apparse le Yamaha, sempre piuttosto critiche
sull'avantreno, la migliore delle quali è stata quella di Abe che ha centrato
la prima fila ma rimanendo comunque, così come quelle di Laconi e Abe, ad
oltre sei decimi dal limite imposto dalla giornata. Giornata veramente terribile
perché alla pioggia dei giorni scorsi si è sostituito il tipico vento a
raffiche di Phillip Island che ha tradito sia Criville che McCoy, entrambi
finiti a terra a causa di un improvvisa folata che li ha colti mentre affrontavano
la prima curva del tracciato. Vittime del vento, nella 250 dominata da Olivier
Jacque, sono stati anche West, Rolfo e Battaini, mentre il rivale nella
corsa al titolo del francese, Nakano, ha preferito non rischiare accontentandosi
di centrare la prima fila, in quarta posizione, alle spalle di Ukawa e Waldmann.
Come al solito, alle spalle dei migliori, Marco Melandri ha fatto segnare
il quinto tempo proponendosi come ulteriore incubo per la Yamaha che, contrariamente
a quanto affermato fino ad oggi, sta pensando di mettere ordine fra i suoi
due piloti, magari a gara avanzata, per non rischiare una beffa che è dietro
l'angolo visto che Katoh, solo settimo nel primo turno di prove ufficiali,
è ancora in vista del titolo. Le condizioni atmosferiche hanno portato un
po' di brivido anche nella 125: in terra, addirittura, è finito il neoiridato
Roberto Locatelli oltre che il giovanissimo debuttante, Stefano Bianco,
tradito da un improvviso spruzzo di pioggia. Fuori il migliore - solo decimo
tempo - per l'Aprilia ci ha messo una pezza il francese Arnaud Vincent,
ma alle sue spalle c'è una sfilza di moto, ben cinque, le Honda di Cecchinello,
Alzamora, Azuma e Ueda e la Derbi di Poggiali, che se saranno capaci di
arrivare davanti alla migliore moto di Noale potrebbero vanificare l'obiettivo
di Locatelli di centrare anche il mondiale marche. Un rischio, questo, assolutamente
da non sottovalutare. |