Phillip Island

RSA MAL JPN SPA FRA ITA CAT NED GBR GER CZE POR VAL BRA MOT AUS

FP1
QP1
FP2
QP2
WP
gara
.
.
La curiosità 1 - 2 - 3
La statistica
L'intervista
La sfida

29/10/00 GP Australia
Parlano i protagonisti dopo la gara

500
Max Biaggi (Yamaha) 1° classificato

"Sono davvero contento, perché questa era l'ultima possibilità di fare bene. E' stata davvero una gara divertente, anche se in certi momenti ho pensato di non farcela. Nel finale di stagione sono risalito in classifica, tanto che l'anno prossimo porterò il numero 3. Ero partito molto motivato e convinto di fare bene, ma ieri non avrei scommesso sulla vittoria. Certo che eravamo in tanti nei primi giri e non sono mancate le sportellate. Alla fine siamo rimasti in tre ed ho avuto il timore che con il gioco delle scie qualcuno potesse soffiarmi la vittoria, ma per fortuna è andato tutto bene. La moto andava molto bene ed anche l'anteriore oggi mi dava fiducia. Ero uscito con la gomma da sedici e mezzo, ma nel giro di ricognizione mi sono accorto che scaldava troppo e allora abbiamo montato la diciassette. Questo risultato ci dà la carica per affrontare bene i test invernali; in Yamaha si respira aria di vittoria".

Loris Capirossi (Honda) 2° a 0.182
"Ho fatto una gran gara e mi spiace solo di aver mancato l'ultimo assalto. Speravo di superare Max in rettilineo, come nei giri precedenti, ma la sua moto era più veloce. L'unico punto buono per me era la curva in fondo al rettilineo, ma lui è stato bravo a chiudermi la porta in faccia. All'ultimo giro ho provato ad arrivare più velocemente di lui in quel punto, ma ho aperto il gas troppo presto e la moto si è intraversata. Così ho perso il contatto necessario per poterlo passare ed anche per la vittoria".

Valentino Rossi (Honda) 3° a 0.288
"Se stamattina, al termine del warm up, mi avessero detto che sarei arrivato terzo avrei messo la firma. Durante le prove non avevamo trovato un assetto soddisfacente e quindi avevamo effettuato diverse modifiche che la pioggia non ci aveva permesso di verificare. Fortunatamente la moto non andava male: solo in frenata non potevo essere incisivo come al solito e nella gara di oggi è stato un handicap decisivo. Nelle prime fasi di gara, dopo aver visto i numeri di Laconi e Mc Coy ho deciso che morire oggi non rientrava nei miei programmi, quindi mi sono limitato a controllare. Ero convinto che alla fine ce la saremmo giocata noi tre italiani, perché eravamo i più veloci. Purtroppo, passando sul rettilineo affiancato a Barros non ho potuto leggere il contagiri e non mi sono accorto che stava iniziando l'ultimo giro. E' stata un'ingenuità e sarei un ipocrita se negassi che mi dispiace di non aver potuto lottare per la vittoria".

Alex Barros (Honda) 4° a 0.426
"Non voglio prendere scuse, ma la visiera del mio casco non mi permetteva una buona visuale e non riuscivo a distinguere bene le indicazioni che il team mi dava dal muretto box. Il mio obiettivo era quello di vincere e poter avere il numero 3 nella prossima stagione, ma dovrò accontentarmi del numero 4".

Garry Mc Coy (Yamaha) 5° a 1.885
"I continui mutamenti climatici non ci hanno permesso di operare la scelta ottimale delle gomme, così dopo metà gara la situazione si è fatta difficile e non potevo tenere il ritmo dei primi senza prendere rischi eccessivi. E volevo assolutamente portare a termine la corsa. Sfortunatamente sono scivolato al quinto posto in campionato, ma con tre vittorie e tre terzi posti il bilancio della stagione è senz'altro positivo".

250
Olivier Jacque (Yamaha) 1° classificato

"E' stata dura fare tutta la corsa dietro a Shinya, sapendo che sarebbe stata dura superarlo e con la preoccupazione di non commettere errori. Non volevo potesse succedere un incidente con Nakano, che avrebbe regalato il titolo a katoh. Ad ogni curva cercavo di tenere una linea tale da non creare il rischio di un contatto: anche all'ultima curva non ho voluto forzare la frenata curando l'uscita di curva e quando ho visto la mia ruota davanti che superava la sua posteriore quasi non potevo crederci".

Shinya Nakano (Yamaha) 2° a 0.014
"Fino a dieci metri dal traguardo ero ancora campione del mondo. Quando ho realizzato di aver perso ho mi ha preso una grossa delusione, ma poi ho pensato che queste sono le corse. Quest'anno Olivier è sempre stato molto veloce e costante. In gara sapevo che Olivier era dietro di me: lo potevo sentire dal suo motore, ma purtroppo quando mi ha affiancato sul tratto finale del rettilineo non c'è stato niente che potessi fare".

Daijiro Katoh (Honda) 3° a 14.525
"Fin dall'inizio sapevo di dover seguire Nakano e Jacque per non perdere il contatto, ma loro oggi erano veramente troppo veloci. Inoltre, mi sono trovato con Melandri e Waldmann alle spalle e nella bagarre ho perso un bel po' di tempo. Ma ripeto, contro i primi due non c'era niente da fare".

Ralf Waldmann (Aprilia) 4° a 14.556
"Finire al quarto posto per 31 millesimi lascia un po' di amaro in bocca , ma ho disputato una bella gara e in fondo sono soddisfatto. Ora magari proviamo l'Aprilia Superbike e vediamo cosa succede".

Marco Melandri (Aprilia) 5° a 30.945
"Quella di oggi è stata una gara molto difficile, perché le cose hanno iniziato molto presto a mettersi male. La moto andava bene, ma era il mio occhio sinistro, affetto da una fastidiosa congiuntivite, ha cominciato a lacrimare dopo pochi giri e quindi ho dovuto rallentare. Peccato, perché ero partito bene ed avevo anche superato Katoh, ma poi non ci vedevo bene ed ho commesso parecchi errori".

125
Masao Azuma (Honda) 1° classificato
"Non riesco a descrivere la mia felicità. Oggi ho dato il massimo e mentre correvo pensavo che questa sarebbe stata la mia ultima possibilità per vincere quest'anno, quindi sono contentissimo di aver conquistato il gradino più alto del podio. Da Donington 99 non provavo questa emozione e devo ammettere che questo risultato mi ha rinnovato psicologicamente".

Youichi Ui (Derbi) 2° a 0.622
"Mi sono divertito molto durante tutta la corsa, anche perché non avevo addosso tutta la pressione della gara precedente. Nell'ultimo giro ho provato un paio di volte l'attacco, ma la moto di Azuma era più veloce della mia. Non abbiamo vinto il titolo, ma ho vinto cinque gare e sono salito sul podio in dieci occasioni; più di ogni altro pilota, perciò la considero una stagione positiva".

Noboru Ueda (Honda) 3° a 4.088
"Ci voleva proprio questo podio per concludere degnamente una stagione che non è andata sempre benissimo. Mi sono divertito molto a lottare con Alzamora, ancora di più perché ho vinto il duello. Sono partito un po' male ed ho impiegato un po' di tempo per superare alcuni piloti. Quando sono cadute le prime gocce di pioggia ed ho visto cadere Locatelli ho rallentato leggermente il ritmo, perché non volevo rischiare di cadere. Poi, quando mi ha superato Emilio ho visto che aveva un buon ritmo, così mi sono accodato a lui e tirandoci a vicenda ci siamo riportati sui primi, ma Azuma e Ui erano troppo veloci".

Manuel Poggiali (Derbi) 5° a 5.697
"Sono partito malissimo e quindi ho dovuto sudare per recuperare posizioni, anche perché quando è cominciata a cadere la pioggia non ho potuto spingere a fondo. Alla fine avrei forse potuto forzare, ma dopo alcune battute a vuoto volevo assolutamente arrivare alla bandiera a scacchi".

Alex De Angelis (Honda) 6 a 15.596
"Finalmente ho fatto una buona partenza. Poi sono stato per quasi metà gara con Alzamora, fino a quando la gomma dietro ha cominciato a scivolare. Allora mi sono messo più tranquillo preparando la volata finale con Jenkner che mi ha fruttato il sesto posto: il mio migliore piazzamento in assoluto. Sono decisamente contento, anche perché ho vinto il campionato riservato agli esordienti".

Sito web realizzato da After S.r.l.