08/10/00
La gara a Rossi, il titolo a Roberts
Ha rispettato i pronostici solo in una cilindrata, la 500, il Gran Premio
del Brasile, con la vittoria di Rossi ed un sesto posto che vale il titolo
iridato per Kenny Roberts. Nelle altre cilindrate, infatti, i favoriti -Locatell i
nella 125 e Jacque nella 250, in testa ai rispettivi campionati con 24 e
22 punti di vantaggio - sono andati incontro ai capricci del destino che
ha furiosamente rimescolato le carte. La rottura del motore della sua Aprilia
all'ottavo giro di gara, infatti, non ha permesso a Roberto di ribadire
il suo attuale stato di forma consentendo ad Ui, grazie ad un fortunoso
terzo posto, di ridurre il distacco ad appena otto punto in un Gran Premio
vinto meritatamente da Simone Sanna, bravo a rintuzzare fino all'ultimo
gli attacchi della coppia Benetton composta da Azuma e Giansanti, caduto
quest'ultimo proprio nelle ultime curve. Se per il pilota del team di Vasco
Rossi si può parlare di sfortuna - la squadra non rompeva un motore da quasi
due anni - nel caso di Olivier Jacque è vero che spesso si è autori del
proprio destino. Il pilota francese, infatti, sul circuito di Jacarepaguà
è stato vittima di un vero e proprio black out agonistico: caduto una prima
volta, mentre cercava di involarsi, è scivolato anche una seconda, mentre
cercava di recuperare dalla tredicesima posizione. Problemi di forcella,
ha detto poi all'arrivo, ma meglio per lui che al suo compagno di squadra
ed antagonista nella corsa al titolo, Shinja Nakano, non sia andata molto
meglio: un grippaggio nei primi giri, che ha comportato però non l'arresto
del motore ma solo una perdita di potenza, lo ha costretto ad arrancare
per l'intera gara che ha concluso in quarta posizione. Un recupero che ora
lo porta a nove punti da Olivier, ma non solo: l'intera classifica della
250 ora si è accorciata. Con cinquanta punti ancora a disposizione, infatti,
in lizza per il mondiale potrebbe essere rientrata la coppia della Honda
composta da Katoh ed Ukawa, entrambi a - 23 punti. Senza i due usuali mattatori
la corsa è stata vinta proprio dal pilota del team Gresini davanti al futuro
cinquecentista Ukawa, ma solo dopo una lunga volata della quale è stato
protagonista anche Marco Melandri, autore di una bella prova. Decisamente
avvincente anche la mezzo litro dove, dopo una partenza al rallentatore
di Biaggi che scattava dalla pole ed una a razzo (ai limiti del regolamento)
di Okada, abbiamo assistito a due Gran Premi distinti: quello per la vittoria,
che è stato giocato fra Rossi, Barros e McCoy e quello per le posizioni
di immediato rincalzo di cui è stato protagonista Max Biaggi, autore di
una vana rimonta che lo ha portato dal decimo posto sino in quinta posizione,
ad un passo dal poter attaccare Abe e McCoy quando, per il successo, negli
ultimissimi giri il duello si è ristretto alla fuga di Rossi, vanamente
braccato dal caparbio Barros. E Roberts? Il nuovo campione del mondo, per
più di metà gara, se ne è stato tranquillo in ottava posizione, per risalire
rapidamente alla sesta, superando Gibernau e Laconi, quando ha sentito odore
di bruciato. Cioè di vittoria per Valentino Rossi. |