03/09/00 - giorno di gare
- il fatto
Locatelli più vicino al titolo, Rossi più lontano
Aveva già vinto a Welkom, in Sud Africa, all'inizio dell'anno, con una eccezionale
rimonta, McCoy e qualcuno aveva gridato al miraco lo
vedendolo guidare la sua Yamaha sempre di traverso. Ieri non lo ha fatto,
per colpa del vento che rendeva particolarmente insidioso il suo stile di
guida, ma conquistando il Gran Premio del Portogallo davanti a Roberts a
Rossi, il simpatico australiano questa volta ha convinto dimostrando di
meritare a pieno diritto un posto fra i grandi della 500. Come Biaggi a
Brno, infatti, non c'è stata lotta fra McCoy ed i suoi avversari. Fin dal
primo giro il pilota del team Yamaha-Red Bull ha fatto capire di avere una
marcia in più sul tormentato circuito dell'Estoril e Roberts, alle sue spalle,
ha recepito il messaggio. Con la testa al mondiale, infatti, l'americano
ha compreso subito che non valeva la pena correre troppi rischi limitandosi
a controllare la gara dalla seconda posizione. Del resto ieri non c'erano
le condizioni per osare più del consentito. Lo ha dimostrato Sete Gibernau
che, dopo una buona partenza, risucchiato in terza posizione, ha resistito
troppo e troppo a lungo all'avanzare della coppia Rossi-Biaggi fino a che,
superato dal primo, è volato fuori pista ad alta velocità rischiando di
coinvolgere nella caduta il romano che lo seguiva da vicinissimo. Con McCoy
in testa e Roberts alle sue spalle, il duello più interessante è stato quello
fra Rossi e Biaggi, ma complice una rivoluzione dell'assetto della sua Yamaha,
effettuato durante il warm-up, non propriamente
riuscito, il Corsaro non ce l'ha fatta in gara a ripetere i tempi delle
prove, così alla fine ha dovuto lasciar andare il suo grande rivale che,
dal canto suo, è riuscito al contrario a trovare l'assetto soddisfacente
per la sua Honda che lo aveva eluso durante le prove. Sfortunato, invece,
Capirossi che in difficoltà con la mano ferita, ma soprattutto memore della
caduta durante le prove, questa volta ha preferito non rischiare contentandosi
di finire la gara addirittura in 13esima posizione. A quattro gare dalla
conclusione del mondiale, dunque, Roberts grazie alla gara in difesa ha
allungato il suo vantaggio su Rossi portandolo a ben 46 punti. Io giochi
non sono ancora fatti, ma certo l'americano ha dimostrato di sopportare
magnificamente la pressione dell'inseguimento di Rossi che per la quarta
gara consecutiva è riuscito a salire sul podio. Non deve essere stato semplice
perché quella portoghese si è dimostrata una pista insidiosa. Lo abbiamo
visto nella 250 dove in terra sono finiti, in rapida successione, dapprima
Waldmann, quindi Ukawa, la cui caduta ha causato quella dell'incolpevole
Nakano. Alla fine in piedi è rimasto Katoh che ha vinto senza dover co mbattere
con Jacque che, fuori gara il suo compagno, ha preferito correre al risparmio
pensando al mondiale che ora lo vede solitario leader con 27 punti di vantaggio.
In una gara in cui la coppia di testa non si è data battaglia ha avuto vita
facile, finalmente, Marco Melandri che ha concluso la sua prima gara della
250 sul podio. A 18 anni e 26 giorni Marco è diventato così il più giovane
pilota della storia del motociclismo a salire sul podio della quarto di
litro. Il detentore del record era addirittura il mitico Mike Hailwood.
In una giornata in cui nessun italiano ha vinto, il migliore è stato però
senza dubbio Roberto Locatelli che, grazie alla caduta di Ui, scivolato
mentre cercava di resistere alla pressione di Alzamora, ha finito la corsa
in seconda posizione istallandosi saldamente in testa al mondiale con 15
punti di vantaggio sul rivale giapponese. Le cose, per lui, finalmente sembrano
mettersi bene. Sfortunato invece il giovane Poggiali, ritiratosi mentre
era in seconda posizione per un problema all'impianto elettrico della sua
Derbi. |