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250cc - 29/10/00
Jacque beffa Nakano
Quattordici millesimi di secondo: il classico battito
di ciglia oppure, se preferite, una manciata di centimetri. Questa è la
distanza che ha diviso le due Yamaha di Olivier Jacque e Shinya Nakano
al termine di una corsa durata tutta la stagione. La
classica beffa alla francese, che si consuma all'ultimo secondo e che
noi, in campo calcistico, abbiamo già avuto modo di sperimentare. Questa
volta è toccato a Nakano. Chissà cosa avrà pensato il povero giapponesino
vedendosi sfilare, proprio sotto al bandiera a scacchi iridata,
dall'argentea sagoma della Yamaha numero 19. Il tutto senza poter opporre
la minima resistenza dopo aver condotto in testa tutti i 25 giri di gara.
Nakano infatti è partito a testa bassa, imponendo alla gara un ritmo infernale
che solo il compagno di squadra è stato in grado di sostenere. I due Yamahisti,
uno l'ombra dell'altro, hanno ben presto scavato un solco netto tra loro
e la concorrenza, tanto che anche il terzo incomodo, Daijiro Katoh che
cullava ancora speranze mondiali, ha dovuto alzare bandiera bianca dovendosi
guardare dagli attacchi di Waldmann e Melandri, che hanno chiuso nell'ordine.
Il giovane pilota dell'Aprilia era partito in modo scoppiettante, riuscendo
anche a mettere le sue ruote davanti a quelle di Katoh, ma poi la fastidiosa
congiuntivite, che già lo aveva tormentato durante le prove, ha avuto
il sopravvento e Macio dopo un paio di errori dovuti ha dovuto rallentare
il passo. Bella gara di Roberto Rolfo, che purtroppo nella bagarre dell'ultimo
giro ha perso tre posizioni chiudendo al decimo posto, mentre un punticino
è andato anche a Luca Boscoscuro che ha preceduto d'un soffio lo stoico
Ivan Clementi, in gara con una clavicola rotta. Un'altra soddisfazione
per i colori italiani arriva dalla vittoria nel Trophy Michel Metraux,
la speciale classifica riservata ai piloti con moto kit, di Sebastian
Porto in sella alla Yamaha Tzm del team Edo Racing. |