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07/10/00 - giorno di gare - il
fatto
L'Italia parte in pole position
Fare la pole è un po' come disegnare l' O di Giotto: bisogna avere la mano
ferma, ma soprattutto credere di saperlo fare. Che Locatelli e Biaggi ne
fossero
capaci, nelle rispettive cilindrate, ce ne eravamo già accorti da tempo,
quella di Melandri, invece, è stata una sorpresa, anche se largamente anticipata
dall'andamento delle prove della settimana. Saranno tre italiani, dunque,
i favoriti del Gran Premio del Brasile: non accadeva dal GP di Francia del
'99, che si corse a Le Castellet. Furono, allora, i tre moschettieri, Lucio
Cecchinello, Valentino Rossi e Max Biaggi. Di loro, in questa occasione,
solo il Corsaro si è ripetuto. Ci è riuscito, Max, dimostrando di saper
usare alla perfezione le nuove gomme da tempo della Michelin, originariamente
sviluppate per la "Superpole" della Superbike. Con le nuove coperture, infatti,
si ha a disposizione solo un giro, dopo quello in cui si porta la mescola
in temperatura, e l'errore non è ammesso perché già al terzo passaggio c'è
un degrado evidente delle prestazioni. Per questo giro record Biaggi ha
dovuto superare Alex Barros, ben deciso a gratificare il suo pubblico, ma
anche il suo compagno di squadra, Checa ed il sempre positivo Valentino
Rossi che chiude una prima fila equamente divisa fra Yamaha ed Honda. Questa
volta, infatti, la Suzuki non è stata della partita - Roberts partirà con
il settimo tempo - ma aspettate a ritirare le puntate su di lui perché,
ancora una volta, le previsioni atmosferiche anticipano una giornata piovosa
e l'acqua è da sempre l'elemento della quattro cilindri di Hamamatsu. Se
per Biaggi questa è la quarta pole della stagione, per Locatelli è la settima,
ma il pilota dell'Aprilia l'ha voluta con tutte le sue forze per minare
psicologicamente il suo avversario, Youichi Ui, con il quale è ancora in
lotta per il titolo. Il giapponese, che ha un ritardo di 24 punti sull'italiano,
se infatti vuole mantenere viva la speranza deve vincere. O provare a farlo,
ma non sarà semplice perché dalla prima fila accanto a lui scatteranno anche
Simone Sanna, convinto nel suo ruolo temporaneo di gregario e Miko Giansanti,
che molto ha da recriminare in questa stagione che vorrebbe chiudere con
un acuto. Un pensiero, questo, che si agita anche nella mente di Marco Melandri,
in fondo alla quale, dopo la pole di Rio - la sua prima in 250 - ottenuta
davanti ad Olivier Jacque per 161 millesimi di secondo, si agita il desiderio
della prima vittoria. Un risultato che, sicuramente, è alla portata dell'Aprilia,
soprattutto ora che i giochi fra Jacque e Nakano, i due piloti della Yamaha
in lizza per il titolo, separati solo da 22 punti, si cominciano a fare
più sottili. E poi la bicilindrica italiana, come si sospettava da tempo
va: lo ha dimostrato con la quarta miglior prestazione il redivivo Battaini
che ha completato la prima fila alla spalle di Katoh, ancora una volta il
miglior pilota Honda. |