Nelson Piquet
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500cc - 08/10/00
Nessuno "stop and go"
Bisogna vederla al rallentatore tre volte, la partenza di Okada nel GP del Brasile, per giudicarla regolare. Certo è che se è tale per l'ennesima norma mal scritta del regolamento del motomondiale ("la ruota posteriore non deve aver oltrepassato la propria linea sullo schieramento di partenza"), non lo è nello spirito di una regola che, senza dubbio, è contraria alle partenze lanciate…perché tale deve essere considerata quella del simpatico Taddy. Nessuno "stop and go", dunque, per lui, protagonista dei primissimi passaggi che non hanno visto fra i migliori Max Biaggi, autore di una partenza al rallentatore nonostante scattasse dalla pole position. Fra i più lesti, invece, come spesso gli accade, McCoy, Abe, Barros e Rossi, mentre più indietro inseguivano subito Roberts, Gibernau, Laconi, Checa e Biaggi. In terra dopo appena due giri Loris Capirossi, la corsa mostrava subito il suo volto: in fuga andavano McCoy, Barros e Rossi, mentre Max iniziava una rincorsa che l'avrebbe portato dalla decima posizione alla quinta. Davanti a lui, nella foga, scivolava Checa, mentre intanto l'australiano cedeva la testa della corsa a Valentino, infilato poi anche da Barros. A pochi giri dalla fine Rossi apriva il gas per resistere all'irriducibile brasiliano che limava il distacco dall'italiano a meno di un secondo, mentre fuori dal podio rimaneva Biaggi. Allineato e coperto, per l'intero Gran Premio, Roberts gli concludeva alle spalle, svelto quanto bastava per superare Gibernau e Laconi quando dai suoi box lo raggiungeva l'avvertimento che, con la vittoria di Rossi, l'ottavo posto non sarebbe bastato per il titolo. Serviva il sesto.

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