Michael “Air”
Jordan alla guida della Ducati Desmosedici
Michael Jordan, la leggenda del basket, ha debuttato in MotoGP, scendendo
in pista alla guida della Ducati Desmosedici "two-seater".
Conosciuto in tutto il mondo, sicuramente il più grande e famoso
giocatore di basket di tutti i tempi, Jordan ha guidato per quattro giri
la "rossa di Borgo Panigale" sul tortuoso ed impegnativo tracciato
spagnolo, in compagnia di quattro "professionisti" quali Sete
Gibernau, Colin Edwards, Kenny Roberts Junior e Kurtis Roberts.
Esperto ed appassionato motociclista fin dall'età di cinque anni,
Jordan frequenta abitualmente le piste negli USA, essendo anche proprietario
del team Jumpman23.com, con il pilota Montez Stewart, impegnato nel Campionato
AMA Supersport e Superstock.
Il sei volte campione NBA è un vero e proprio motociclista, possessore
di una serie di moto tra le quali una Ducati 998 e una Ducati 999.
Michael Jordan è arrivato in Spagna con il suo jet privato per
godersi il week end di Valencia, ultimo appuntamento MotoGP della stagione
2004. Mai avrebbe pensato di ritrovarsi alla guida di una Ducati da oltre
230 cavalli di potenza!
"E' stato Sete a convincermi. - ha commentato divertito il gigante
americano appena sceso dalla moto e ancora con indosso la tuta in pelle
appositamente realizzata per lui dalla Alpinestars - E' stato molto divertente
ed emozionante, ma sono riuscito a mettere solo fino alla quarta marcia:
non riesco proprio ad immaginare cosa si possa provare in sesta piena,
a tutto gas! I rettilinei non erano un problema ma prima di ogni curva
cercavo di trovare qualche riferimento per la staccata e gli altri mi
affiancavano toccandomi la gamba con la mano.
Queste moto sono veramente potenti, avrei avuto bisogno di più
tempo per abituarmici. Nell'ultimo giro ho cercato di impennare lungo
il rettilineo, ma mi sono impressionato per la potenza della moto e ho
preferito optare per un saluto più.tradizionale, sollevando la
mano dal manubrio. "
Prima di scendere in pista Jordan ha incontrato i piloti Ducati, Loris
Capirossi e Troy Bayliss, mentre il pilota della two-seater, Randy Mamola,
gli dava alcuni consigli sulla guida della Desmosedici.
"E' una vita che vado in moto, da quando avevo cinque anni - ha aggiunto
l'ex-giocatore dei Chicago Bulls - e sono un fan accanito della MotoGP.
Chissà, magari un giorno potrei avere anche un team tutto mio anche
in questo campionato, ma per adesso mi godo questo esaltante spettacolo."