sabato 30/10/2004
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Tamada e Biaggi, gemelli...diversi

La Honda ha piazzato due moto davanti alla Yamaha, nell’ultimo GP di stagione, quelle di Tamada e Biaggi, divisi da sedici millesimi secondi e da...due fornitori di gomme, Bridgestone per il giapponese, Michelin per l’italiano.
Nel momento in cui i due quasi compagni di squadra si battevano sul filo dei millesimi, però, Valentino Rossi era ai box, contento del suo terzo tempo, dopo essersi già sparato le sue tre gomme da qualifica.
Vittima di una scivolata, all’inizio del turno, con la prima copertura morbida, Vale, giustamente, ha preferito non esagerare, anche perché il suo rivale nella disfida di Valencia, l’equivalente del mundialito della pizza di due stagioni fa con Barros, Sete Gibernau, gli è rimasto comunque dietro. Primo della seconda fila. Al fianco dello spagnolo, che ora non sembra più tanto sicuro di avere un trattamento da prima guida, c’è Nicky Hayden, spronato ai box dai fratelli Tommy e Roger, entrambi piloti Kawasaki negli States.
In sesta posizione troviamo “El Grinta”, Troy Bayliss, capace di portare la ducati in seconda fila...e di accreditarsi per rimanere in MotoGP il prossimo anno. Quindi seguono Edwards, Checa, Nakano, Hofmann, Barros e Capirossi. Dodici piloti in meno di un secondo. da segnalare l’ottimo giro di Jeremy McWilliams, con l’Apriliona tricilindrica, capace di mettere le ruote davanti ad Abe e Melandri, veramente in difficoltà.

Pedrosa sfrutta il fattore campo

Una caduta non ha impedito a Dani Pedrosa di qualificarsi in pole position. Una impresa difficile, nonostante il fattore campo, perché Sebastian Porto gli ha dato la caccia per tutto l’ultimo turno di prove, accontentandosi poi di partirgli al fianco staccato di 168 millesimi. Un po’ più indietro – la il suo distacco è sceso a poco più di quattro decimi – Alex de Angelis che, assieme a De Puniet, chiude la prima fila. In seconda, invece, con il sesto tempo, c’è il sorprendente Battaini, alle spalle di Toni Elias e davanti ad Haoyama ed al ritrovato Poggiali.

Dovizioso più veloce di Barbera

Sembra facile, recitava una pubblicità di qualche anno fa...già, sembra facile mettere le ruote davanti a quelle di Dovizioso, nella 125, ma non lo è. Non è bastata, infatti, l’aria di casa ad Hector Barbera per consentirgli di far meglio dell’italiano. Non ha mentito, dunque, Andrea: il mondiale sarà anche già vinto, ma la voglia di portarsi a casa anche l’ultima gara c’è, nonostante i pensieri già volino verso la 250 Honda che lo attende nel 2005. Nella quarto di litro, poi, ritroverà comunque Barberà e Jorge Lorenzo, ieri terzo tempo, che prenderà il posto di Toni Elias nel team Honda Fortuna.
Chi invece non ha di queste...fortune, è Gino Borsoi che, prima di appendere il casco al chiodo (superati i 26 anni) si è tolto la soddisfazione di partire dalla prima fila.
Nella seconda troveranno invece posto, Gadea, Stoner e Roberto Locatelli, anche lui all’ultimo GP in 125, settimo tempo davanti a Simon. Non qualificata, invece, la graziosa Marketa Janakowa che nel tentativo di imparare il tracciato giovedì scorso l’ha percorso ripetutamente con uno scooter.

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