sabato 26/6/2004
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1° classificato MotoGP
V. Rossi
1° classificato 250
S. Porto
1° classificato 125
J. Lorenzo
2° S. Gibernau
2° D. Pedrosa
2° R. Locatelli
3° M. Melandri
3° T. Elias
3° C. Stoner

Rossi doma Gibernau nella “Cattedrale”

Non si è fatto sorprendere, Gibernau, al via e dalla terza posizione è scattato in testa davanti a Rossi, Checa, Barros e Biaggi, straordinario nello scatto dalla quarta fila, con Melandri dietro alle spalle a sua volta seguito da Xaus, Hopkins e Capirossi.
Per sei giri le posizioni sono rimaste immutate, con Sete, Vale ed Alex uno nella scia dell’altro, con Checa poco distante. Nel frattempo Melandri ha superato Biaggi, che è anche nel mirino di Xaus. La reazione di Biaggi è immediate: il Corsaro fa il giro più veloce, mentre Marco passa anche Checa. Nel frattempo Capirossi resiste in ottava posizione, davanti ad Hayden che a sua volta controlla Edwards.
Intanto in testa alla gara Barros, che corre il suo 200° GP lo festeggia superando Rossi ed insediandosi in seconda posizione. Nello stesso momento Biaggi si sbarazza di Checa ed è 5°.
Dura poco, però, Barros: il giro dopo vola in terra, così a sette giri dalla fine la situazione è la seguente: Gibernau e Rossi lottano in due decimi di secondo, Melandri è terzo a tre, con Biaggi poco distante, con Checa ad un secondo, seguito da Xaus, Hayden, Edwards e Capirossi.
Ancora un giro ed è la volta per Edwards di svegliarsi con un sorpasso da manuale su Hayden, che replica risuperando il connazionale, ma la lotta dura è in testa alla corsa, dove Sete e Vale iniziano a sutidarsi in vista della volata.
E’ all’ultimo giro che Rossi fa scattare la trappola e passa Gibernau. Dopo chiude tutte le porte, mentre alle sue spalle Melandri fa suo il terzo posto davanti a Biaggi, Hayden ed Edwards.

Porto lancia l’Aprilia ad Assen

E’ stato subito un duello fra Porto e De Puniet, il GP d’Olanda. L’argentino ha tentato la fuga, ma il francese si è messo subito alle sue spalle, seguito da Elias, De Angelis, con Pedrosa in rimonta dopo una brutta partenza, Fonsi Nieto, Rolfo, West e Poggiali.
Non si deve essere però sentito a proprio agio, Sebastian, con Randy in scia, così dopo pochi giri lo ha lasciato passare, mentre Pedrosa ha saltato Elias insediandosi in terza posizione, davanti allo spagnolo e a De Angelis.
Dopo un po’ di giri alle spalle di De Puniet Porto ha ripreso l’iniziativa, ripassando il francese e spingendo forte per accumulare un po’ di vantaggio, mentre Pedrosa, per non far scappare la lepre ha saltato a sua volta De Puniet, con Elias e De Angelis sempre inchiodati dietro di lui.
A questo punto la gara aveva preso la sua fisionomia: alle spalle dei primi cinque inseguiva, solitario, West, con un bel vantaggio su Rolfo, Nieto e Poggiali, veramente irriconoscibile in questa prima fase del campionato.
Nessuna volata, alla fine per le prime tre piazze, con Porto solitario all’arrivo davanti a Pedrosa ed Elias, più incisivo di De Puniet nel rush conclusivo. Quinto chiudeva De Angelis, , con West sesto e Poggiali settimo.
Grazie al secondo posto conquistato Pedrosa, ora, è secondo nel mondiale con un solo punto di distacco da De Puniet (111-110), mentre Porto è terzo a quota 88.

Lorenzo incorona la Derbi regina d’Olanda

E’ stato bravo, Locatelli, a scattare dalla seconda fila, ma subito dietro gli si è accodato Stoner, seguito a sua volta da Lorenzo, Kallio, Jenkner, Dovizioso, Barbera, Simoncelli, Giansanti e Pablo Nieto.
Bastano pochi giri, comunque, a Lorenzo per acciuffare la coppia di testa, mentre il resto del gruppetto dopo sei giri ha già due secondi e mezzo di distacco. Troppi. Così se ne occupano Kallio e Dovizioso di ricucire lo strappo ed al 10° giro sono di nuovo sette i piloti in fila uno dietro l’altro.
Nel frattempo la testa della corsa è passata a Lorenzo, controllato sempre da Locatelli e Stoner, con Dovizioso quarto, davanti a Kallio e Jenkner, mentre Nieto, Barbera, Simoncelli e Giansanti inseguono nel secondo gruppo.
Purtroppo Kallio si ferma lungo il percorso tradito dal motore, ma alla lotta a coltello dell’ultimo giro arrivano comunque in quattro: Locatelli, Lorenzo, Dovizioso e Stoner. Inutile dire che il quartetto, nella tornata conclusive, ne fa di tutti i colori, ma chi, ad Assen, sembra disposto a rischiare più di tutti, questa volta, è Jorge Lorenzo che più che frenare, lascia i freni e brucia in volata Locatelli, mentre Dovizioso cede anche a Stoner. In testa al mondiale, in ogni caso, c’è ancora lui, con 109 punti, seguito da Locatelli a 93 e Barbera e Stoner a 84. Il mondiale, decisamente, è ancora apertissimo


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