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14/10/00 - giorno di pole - il
fatto
Biaggi & Locatelli, fantastiche pole
Si sono divisi la gloria della pole position, Roberto Locatelli e Max Biaggi,
ex compagni di squadra all'Aprilia, oggi amici di allenamento. Se però per
Loca il GP del Pacifico è una tappa fondamentale per la conquista
del titolo iridato della 125, che lo vede opposto ad Ui, per il Corsaro
si tratta solo della penultima corsa della stagione, anche se importante
per confermare la crescita della Yamaha, casa per la quale ha firmato per
un altro anno. Sarà un Gran Premio da non perdere, quello del Pacifico e
potrebbe veramente valere la pena fare una levataccia all'alba di domenica,
visto che nella 125, con un po' di fortuna, Locatelli potrebbe agguantare
il titolo, o quantomeno ipotecarlo, mentre Max - protagonista in prova -
a Motegi è apparso il pilota determinato che abbiamo visto a Brno, sede
della sua ultima vittoria. Più carico di lui, comunque, è sicuramente Locatelli
che ieri, gasato dall'ennesima scivolata di Ui ha anticipato che tenterà
la fuga, provando a ripetere la vittoriosa cavalcata del Mugello. Se in
casa Aprilia dopo la battuta d'arresto di Rio si respira nuovamente un'aria
serena, al contrario nelle file della Derbi si avverte un certo nervosismo.
Non è però lo stato di forma tutt'altro che eccelso di Ui a causarlo, quanto
l'indecisione se fare o meno reclamo ufficiale per la supposta irregolarità
nelle dimensioni del cupolino della moto di Locatelli, che eccederebbe lo
sbalzo massimo consentito, rispetto al perno-ruota, di quasi tre centimetri.
Non una misura, ovviamente, tale da influenzare le prestazioni, ma comunque
fuori norma. Polemiche anche nella 500, dove la gomma da tempo utilizzata
a partire dal GP della Repubblica Ceca ha trovato in Valentino Rossi un
fiero detrattore. Sbalzato dalla prima alla seconda fila, con il quinto
tempo, e dunque destinato a partire alle spalle, oltreché di Biaggi, anche
di Roberts, Capirossi e Barros, Valentinik ha accusato la Michelin di aver
iniziato a fornire gomme da tempo in seguito ad una richiesta del Corsaro.
"Non è assolutamente vero - è stata la replica di Nicolas Goubert - responsabile
sui campi di gara della casa di Clermont-Ferrand - le gomme da tempo non
ci sono state chieste da un pilota, bensì da una casa, che non è la Yamaha".
Detto delle pole di Locatelli e Biaggi, c'è da aggiungere che sabato a Motegi
i giri veloci avrebbero potuto essere tre se Marco Melandri, sulla sua strada,
non avesse trovato Katoh, irresistibile sulla pista di casa. E' in forma,
il pilota dell'Aprilia, ma se riuscirà a salire sul podio dipenderà unicamente
dalla coppia della Yamaha in lotta per il mondiale, Jacque e Nakano, apparentemente
in crisi. Dei due, comunque, al momento quello che soffre di più è il francese
il cui vantaggio, a causa della duplice caduta di Rio, si è ridotto da 24
ad appena nove punti. |