125cc - 13/10/00
Locatelli: Ui sono il tuo incubo
Una caduta a testa è stato il bilancio della prima sessione di prove
per Roberto Locatelli ed il suo avversario nella corsa al titolo, Youichi
Ui.
Se
però per il pilota dell'Aprilia si è trattato di una semplice scivolata,
il giapponese è stato protagonista di una bella botta, che lo ha lasciato
claudicante.
E' entrata nel vivo la lotta fra l'italiano ed il pilota della Derbi.
Dopo la battuta d'arresto di Rio, infatti, il vantaggio del leader del
mondiale si è ridotto ad appena otto punti. Non è possibile più alcuna
tattica se non quella di cercare di vincere, e poiché mancano all'appello
solo due gare ogni arma è ammessa, incluso quelle psicologiche alle
quali Roberto sta facendo appello.
"Ho spinto fin dall'inizio delle prove - ha detto Locatelli - perché
voglio mettere Ui sotto pressione, devo essere il suo incubo, mi deve
sognare la notte. Certe prestazioni danno o tolgono il morale, al di
là dei conti aritmetici".
La caduta di cui Roberto Locatelli è rimasto vittima è stata causata
da una disattenzione: il pilota, infatti, ha spinto troppo presto con
una gomma non ancora sufficientemente rodata: si era fidato di un giro
fatto a Rio, evidentemente non risultato sufficiente alla bisogna.
Ui, dal canto suo, è caduto invece mentre cercava di limare il distacco
dalla velocissima Aprilia, ciononostante però non è apparso affatto
preoccupato dicendosi sicuro di poter lottare sia per la pole che per
la vittoria.
Fuori dai giochi (ma non si può mai dire nella 125) sembrerebbero essere
invece gli altri piloti in pista, un po' eclissati dal livello dello
scontro per il titolo. In realtà Azuma non è lontano dai tempi di Ui,
appena novanta centesimi e così Alzamora, che però è già con la testa
alla 250. In buona forma sembravo invece essere il vincitore del Gran
Premio del Brasile, Simone Sanna, il giovane Poggiali e Cecchinello,
protagonista anche lui di una caduta senza conseguenze.