l'intervista
ad Alex Barros - 17/07/2001
Barros: al Sachsenring attaccherò
Se c'è un re per il tormentato circuito del Sachsenring,
questi è senza dubbio Alex Barros, e non solo perché vi
ha vinto l'anno passato. Autore del record della pista nel '98 e '99,
infatti, il brasiliano potrebbe sfruttare domenica prossima uno stato
di forma eccezionale, dovuto al metodo di allenamento che segue ormai
dalla scorsa stagione grazie al suo preparatore atletico che gli ha
cambiato la dieta trasformando "Ciccio" Barros - così
veniva affettuosamente chiamato nel paddock - e facendogli perdere qualcosa
come 8 Kg, aumentando nel contempo la massa muscolare.
"Mangiavo troppi carboidrati e poche proteine - racconta Alex
- e mi sentivo sempre stanco, oltre ad essere, effettivamente, un po'
"gordo". Ora con la nuova alimentazione sono più forte
e reattivo e l'ho potuto sperimentare proprio al Sachsenring l'anno
passato".
E' un circuito duro, quello tedesco, proprio perché
lento. Contrariamente a quanto si può immaginare, infatti, la
velocità rilassa, mentre le curve in rapida successione affaticano
ed al Sachsenring ce ne sono ben sei di seguito, tutte sulla sinistra,
tutte legate fra di loro.
"E' in questa rapida successione di sei curve che si vince la
gara - rivela Barros - si rimane piegati sulla sinistra, infatti, per
ben 17 secondi, così che è facile immaginare non solo
lo stress che ciò causa alle gomme, ma anche quanto sia impegnativo
muscolarmente. L'anno passato ricordo che abbiamo usato una mescola
molto dura, perché quelle morbide si distruggevano dopo pochi
giri, ma il risultato era che la moto si muoveva un sacco e bisognava
compensare ed anticipare costantemente tutto con il movimento del corpo,
oltre che con il gas. Verso la fine della gara, sulla sinistra, avevo
i muscoli lombari in fiamme, per lo sforzo di mantenere la tensione
".
Quest'anno le cose potrebbero essere leggermente diverse:
l'introduzione delle gomme da 16,5", infatti, miglioreranno l'aderenza
e la maggiore impronta a terra consentirà anche l'utilizzo di
mescole più morbide, ma al costo di una minore maneggevolezza,
per cui
"Io comunque sia sarò al Sachsenring per vincere - taglia
corto il brasiliano, che attualmente è l'unico pilota non italiano
quest'anno ad aver vinto un Gran Premio, al Mugello - sono quarto nel
mondiale, a soli 14 punti da Capirossi, ma a ben 72 da Rossi, per cui
dovrò attaccare. Il circuito mi piace. L'anno passato mi sono
divertito, e non solo perché ho vinto. Quando infatti si trova
l'assetto giusto guidare diventa un piacere anche se il tracciato, magari,
non è il più bello del mondo
al contrario se sbagli
il set-up puoi anche essere sul tuo circuito favorito
ma non ti
piacerà affatto!".