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il fatto 20/07/2001 - primo giorno di prove
Biaggi, pole e polemica

Doveva essere una pista difficile per Biaggi e per la Yamaha, quella del Sachsenring, a guardare i tempi, però, non si direbbe. Il romano, infatti, dopo aver faticato un po' nelle prove libere della mattina è stato costantemente fra i più veloci in quelle ufficiali del pomeriggio facendo poi segnare la pole provvisoria davanti alla Honda di Alex Barros, vincitore di questo Gran Premio l'anno passato.
A conferma di una ritrovata competitività della YZR, forse aiutata dal rifacimento del tracciato, ora più veloce e filante, il terzo tempo è andato a Shinja Nakano, mentre la prima fila è stata completata da Loris Capirossi che ha avuto a che ridire con il Corsaro, autore, a suo dire, di una manovra scorretta nelle libere. Biaggi, accusato di aver volutamente rallentato Capirex nel suo giro veloce ha replicato di non averlo nemmeno visto.
Come era già accaduto a Le Mans, la buona prestazione di Biaggi non è stata isolata. Con il quinto tempo, infatti, si è qualificato il suo compagno di squadra, Carlos Checa davanti al campione del mondo Kenny Roberts ed alle altre due Yamaha di Jacque ed Abe, mentre Valentino Rossi è apparso appannato tanto da non andar più in là del decimo tempo, preceduto anche dalla seconda Suzuki, quella di Gibernau. Una giornata storta giustificata dal pesarese con il problema di doversi riabituare alla guida della 500, dopo i recenti test di Suzuka con la Honda VTR 1000, ma anche con difficoltà di assetto che rendevano la sua NSR pesante da guidare.
Promosso, seppure ancora con qualche riserva, il giovane Brendan Clarke, buon ultimo, ma in possesso di una buona tecnica di guida.

Melandri mette Katoh nel mirino
Se il cambio nel disegno del tracciato è piaciuto a quasi tutti i piloti della 500, ed apparentemente ha rimischiato le carte fra Honda e Yamaha, nella 250 al contrario è sempre la quarto di litro giapponese di Katoh a guidare le danze. Il divario con l'Aprilia ormai, però, è risibile: Melandri infatti, su una delle sue piste preferite ha messo il leader del mondiale nel mirino qualificandosi con appena diciassette centesimi di svantaggio. Il meglio, probabilmente, però deve ancora venire, visto che le differenze fra i migliori sono risibili. A sorpresa, per il momento, l'argentino Porto ha issato la sua Yamaha in prima fila, con il terzo tempo, superando anche il sempre positivo Roberto Rolfo che ha chiuso provvisoriamente con il quarto tempo. Un po' in difficoltà - ha l'ottavo tempo - Harada, così come Locatelli, 11°, che torna in pista dopo la frattura della scapola di Donington. Fuori dai tempi, ma siamo solo al venerdì, la sfortunata Katja Poengsen che in una caduta nel corso del primo turno di prove ha distrutto la sua moto migliore ed è stata costretta a provare con il muletto.

Elias ora fa paura anche all'Aprilia
Nella 125 continua ad andare forte, senza minimamente risentire della pressione della stampa spagnola che l'ha eletto pilota di riferimento, Toni Elias che, dopo una sfuriata iniziale del connazionale Rodriguez, ha dominato la prima sessione di prove davanti a Sabbatani e Sanna.
E' veloce, il pilota della Honda, nonostante la monocilindrica giapponese non sia certamente al livello di quella italiana. Elias, che sta lottando per il mondiale, ha comunque già deciso che comunque andrà a finire il campionato passerà egualmente alla 250.
A completare l'ipotetica prima fila è stata naturalmente una Derbi, ma - sorpresa! - con alla guida Pablo Nieto, bravo a mettersi alle spalle il clone Gilera guidato da Manuel Poggiali. In grande difficoltà, su una pista che mette alla frusta i motori, soprattutto nell'erogazione, la Italjet con Scalvini il ventiduesima posizione e Perugini (vittima di un grippaggio nella mattinata) addirittura 28esimo.

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