Yamaha, le bugie e le risate
Il comunicato che riproduciamo integralmente, emesso dalla Yamaha immediatamente
dopo la penalizzazione inflitta a Rossi, ha suscitato una immediata ilarità
nel paddock.
La scusa proposta da Davide Brivio (ma c'era anche Lin Jarvis ai box)
è sicuramente una scalata sugli specchi. Come infatti Rossi si
sarebbe potuto rendere conto del "segnale" lasciato dai suoi
meccanici sulla propria posizione di partenza, al fine di pulirla durante
il warm-up, se non ne fosse stato informato?
Senza entrare nel merito della decisione della Direzione di Gara (la violazione
della norma c'è stata) segnaliamo alcuni fatti positivi:
- per la prima volta un team (Repsol Honda) ha preso il coraggio a due
mani ed ha presentato protesta formale contro una squadra avversaria di
un'altra casa
- per la prima volta la Direzione di Gara ha preso una decisione immediata
dopo la protesta
- per la prima volta un team (quello Yamaha), preso atto della protesta,
ha presentato a sua volta una protesta verso un'altra squadra (il team
Camel Honda)
- per la prima volta la Direzione di Gara, applicando la legge di re Salomone,
ha affibbiato la medesima penalizzazione ad un altro pilota (Biaggi),
indicando però un altro articolo: contro Rossi, infatti, è
stato applicato l'articolo 3.3.1.2 (condotta antisportiva), contro Biaggi
l'articolo 1.15.2 (pulitura non autorizzata dell'asfalto)
- per la prima volta Biaggi non si è lamentato, accettando l'evento
come un fatto divino
- per la prima volta la Direzione di Gara si è resa conto che esiste
un regolamento
- per la prima volta le squadre si sono rese conto che esiste un regolamento
- per la prima volta tutti nel paddock si sono resi conto che questa Direzione
di Gara è bizzarra, perché punisce o non a seconda della
qualità del vino bevuto la sera precedente
Ma ora godetevi il comunicato Yamaha.
"Il pilota del team Yamaha Gauloises Fortuna Valentino Rossi partirà
oggi in ultima fila nel GP del Qatar in seguito ad una decisione della
Direzione di Gara della MotoGP di aggiungere 6 secondi al suo tempo finale
di qualificazione.
La decisione è stata presa in seguito alla protesta relativa ad
una supposta alterazione delle condizioni dell'asfalto nel punto in cui
Rossi avrebbe dovuto prendere il via.
Il team ha proposto appello contro i Commissari della FIM per questa
decisione, ma accetta il verdetto finale dei Commissari in merito alla
penalizzazione.
La direzione della squadra ammette che alcuni membri della squadra hanno
segnato la posizione di partenza senza che il pilota ne fosse a conoscienza.
La loro intenzione era semplicemente quella di indicare a Rossi la sua
posizione al via, in modo che il pilota potesse rendersi conto durante
il warm-up delle condizioni della sua posizione, e non per alterare le
condizioni dell'asfalto. I membri del team hanno segnato apertamente la
posizione di fronte a tutti nel paddock.
La direzione del team si scusa senza riserve per la situazione che è
venuta a crearsi".
Ciò che è accaduto non è stato fatto per guadagnare
alcun vantaggio. Nel contempo la squadra pensa che la punizione sia dura
per il pilota, che non era a conoscienza dell'azione del team, ma accetta
il giudizio finale".
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