GP della Malesia
venerdì 10 ottobre
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sabato 11 ottobre
FP2
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domenica 12 ottobre
Le wilcard di Sepang
Gomme scelte per la gara in MotoGP
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I PROTAGONISTI
dopo le gare - domenica
Rossi: con la mia Honda ci parlo…

"Con questo caldo è difficile fare qualsiasi cosa, figurarsi correre in moto! Ma, per la verità, la gara è stata meno dura del mondiale, che è stato lungo e stressante. Ho cercato di correre come al solito, come se non ci fosse in ballo il mondiale. All'inizio, però, non era facile mantenere la concentrazione e dimentica il titolo. Giro dopo giro, però, ho iniziato a prendere più confidenza e quando sono arrivato alle spalle di Gibernau, sapevo di poter fare un ritmo migliore del suo. Per non ripetere l'errore di Motegi, l'ho superato appena possibile, e una volta davanti ho iniziato a spingere più forte che potevo. Gibernau, però, non ha perso troppo terreno e ho anche commesso un paio di errori in frenata e lui si è avvicinato. Sono comunque riuscito a mantenere un discreto vantaggio e vincere il titolo conquistando anche la gara è il massimo. Adesso sono cinque mondiali e ognuno ha un gusto particolare. Rispetto all'anno scorso, questo mi dà forse più soddisfazione, perché c'erano tantissimi piloti forti, molte moto competitive e il livello era piuttosto alto. Ho iniziato bene, poi sono stato un po' sfortunato, come a Le Mans, e in altre occasioni ho commesso qualche errore. Insomma, nella parte centrale ho avuto una flessione, ma sia io sia la squadra abbiamo continuato a lavorare bene: sono sempre salito sul podio e ho lottato praticamente in ogni gara per la vittoria. Credo proprio che il titolo ce lo siamo meritati. A vincere, fortunatamente, non ci si abitua mai, è sempre una grande emozione anche se fatichi a rendertene conto. La dedica del titolo è per tutta la mia squadra, per i giapponesi e gli italiani della Honda, per chi mi sta vicino, e, naturalmente, mia mamma e mio papà. Il GP della svolta credo che sia stato quello di Brno. Venivo da quattro gare sfortunate e lì ho ritrovato la concentrazione giusta. Vincere il titolo con tanti avversari così forti è davvero gustoso,anche se è sempre più difficile correre, c'è una grande pressione in ogni gara. Quando ho iniziato, c'erano solo i GP di casa così stressanti, mentre adesso è un continuo, non mi posso muovere nel paddock. E' bello, è una grande soddisfazione, significa che sono famoso, ma è anche faticoso. Questa notte non ho dormito moltissimo, i pensieri sono sempre gli stessi, anche se sapevo che era una buona pista per giocarsi il mondiale. Ma c'è sempre la paura che qualcosa vada male e quando questa mattina ho visto la pioggia ho imprecato, perché ero sicuro di avere un buon vantaggio sull'asciutto, mentre sul bagnato è sempre un'incognita. Con la mia moto ho sempre un rapporto sentimentale, personale e particolare: qualcuno può pensare che sono pazzo, ma io alla moto ci parlo e mi dà gusto avere questa relazione speciale con lei. Il mondiale è stato difficile come me lo aspettavo, ma non credevo di riuscire a vincere sette gare. Quando ho iniziato a correre, non pensavo al futuro e credo che sia stata una cosa positiva, perché fino al primo mondiale è stato proprio un gioco. Sognavo di vincere, ma non speravo tanto. Naturalmente ci sarà sempre qualcuno che continuerà a non credere nel mio valore, ma non si può mettere d'accordo tutti, nella vita come nello sport, io più di così non so cosa fare…. Io do il massimo non per dimostrare di essere il più forte, ma per provare a vincere, se poi viene riconosciuto il tuo valore, meglio. Ho sempre cercato sfide diverse, perché per rendere al massimo ho bisogna di imparare qualcosa di nuovo; se uno sportivo pensa di essere il più forte del mondo, finisce la magia. La prossima sfida è rimanere competitivo per altri due anni. Poi si vedrà… Mi piacerebbe guidare qualcos'altro di "meccanico", ma penso di essere portato più per qualcosa in pista, come potrebbe essere la F.1. Ma non voglio certo essere presuntuoso, bisognerebbe prima capire se sarei veramente in grado di guidare. E' un po' strano vincere il mondiale nello stesso giorno di Schumacher: in fondo abbiamo avuto due stagioni con grandi punti in comune e credo che lui se lo sia meritato, perché ha vinto molto e nei momenti difficile ha tirato fuori la grinta. Alla fine, quando ho tagliato il traguardo, ispirandoci al film "Blues Brothers", sono stato liberato di prigione e come John Belushi ho visto la luce… A Brno ero stato condannato a vincere, perché dopo quattro gare che non riuscivo a salire sul gradino più alto del podio si parlava di grossa crisi: adesso, credo che sia superata…".

 
Gibernau, Vale è il più forte

"Ho cercato di stare addosso a Valentino per tutta la stagione e quando ci rendevamo conto, in certe gare, che potevamo vincere, siamo stati molto determinati, sia io sia la mia squadra. Valentino è il pilota più forte e io devo congratularmi con lui; ha meritato davvero il titolo. Voglio ringraziare la miglior squadra al mondo, la Honda, la Michelin e il mio sponsor, che è stato grandioso. Ci sono ancora due gare davanti e noi faremo tutto il possibile per battere Valentino. Ben fatto anche in 125cc per Dani Pedrosa, il nuovo campione del mondo"

 
Biaggi, bravo Rossi, ho sbagliato io

"Decisamente non è stata la mia gara migliore. La partenza è stata così e così e la scelta della gomme non propriamente azzeccata. Abbiamo pensato, ieri, di usare una gomma posteriore leggermente più morbida degli altri, e già rodata. In gara però, quando, dopo aver passato Capirossi e Checa, ho visto che non riuscivo ad andare a prendere gli altri ho capito che sarebbe stato meglio fare una scelta più tradizionale. Non è andata male del tutto, fare il podio é sempre una cosa bella, ma penso che avrei potuto giocarmela per i gradini più alti, perché il passo l'avevo. Addirittura se fosse piovuto non mi sarebbe spiaciuto perché con la pista umida avevo girato bene nel warm up. Invece mi sono trovato a correre una gara solitaria, in fondo anche un po' noiosa. Rossi è un grande pilota. Ha fatto una stagione ad altissimo livello, caratterizzata da costanza di risultati e tutti da podio. Forse ha fatto un po' più di fatica dell'anno scorso,e noi cercheremo di fargliene fare ancora di più il prossimo anno. Comunque sta vivendo un momento d'oro. Nella vita di un pilota ci sono momenti in cui tutto gira per il verso giusto. Lui sta vivendo uno di questi. Ovviamente non posso dire di essere indifferente a suo "tormentone" contrattuale. Che dire, io ancora fatico a credere che vada in Yamaha ma, a questo punto … faccio il tifo. Se questo per me significherà avere del materiale migliore fin dall'inizio del campionato, tanto meglio. Se così non fosse farò del mio meglio con quello che ho, che non è comunque poco. Adesso però mancano due gare alla fine della stagione, e ci tengo a farle bene. La prossima è l'Australia, una pista che mi piace tantissimo, una delle mie preferite. Cercherò di prendermi la rivincita già lì. Però anche se l'Australia è uno dei miei paesi preferiti non partirò subito, ho sentito che fa un freddo cane! Rimarrò in Malesia fino a martedì sera e arriverò a Phillip Island solo mercoledì a mezzogiorno".

 
Capirossi, Rossi ha meritato il titolo

"Ero partito molto bene, poi ho perso qualcosa nei primi giri ma sono riuscito a recuperare. Sapevamo di non essere al cento per cento qui, ma la gara è andata meglio che a Motegi. Questa pista è molto scivolosa e la moto pattinava abbastanza. Con la potenza del motore siamo a posto ma ci manca qualcosa in trazione e non siamo riusciti ad ottenere il miglior setting per questo circuito. Non dobbiamo comunque dimenticare che questo è il nostro primo anno, un anno di apprendimento, e oggi abbiamo imparato tanto. Faccio i miei complimenti a Valentino: è stato molto bravo durante tutta la stagione e si è meritato il titolo".

 
Bayliss, ho imparato molto

"E' stata una buona gara, ma quando sembrava che tutto stesse andando per il meglio ho cominciato a perdere il posteriore quando aprivo il gas in uscita di curva. Il set-up che ho scelto ha deteriorato la mia gomma posteriore. Abbiamo imparato comunque tanto da questa gara. Nella riunione con i mie tecnici questa sera faremo il punto sulla gara per capire come continuare a migliorare" .

 
Edwards, olio sulla ruota posteriore

"Sono partito male, ma in gara mi stavo riprendendo, quando mi sono ritrovato con una perdita d'olio. Il lubrificante è finito sulla ruota posteriore facendo scivolare la moto in maniera notevole. Sono arrivato in fondo, perché io non mi arrendo mai".

 
Haga, questo è il miostile

"Questo è il mio stile: gas al massimo e frizione lasciata di botto. Per partire forte come ho fatto io oggi bisogna fare così. Sono stato grintoso e aggressivo e ho lottato con la moto di Melandri. Ho fatto una bella battaglia con staccate al limite. Tutto sommato una buona gara".

 
Tamada, gomma troppo morbida

"Bene i primi metri dopo il via della corsa, quando lasci la frizione per scattare in avanti. Nella fase centrale del rettilineo invece non avevo una trazione ottimale e poi la confusione alla prima curva. Ho perso posizioni ed ho cercato di rimontare, dopo il sorpassi di Haga e Melandri, quando ero decimo, mi sono reso conto che non avevo più molto da spendere. Non avevo trazione e la moto era difficile nei cambi di direzione. Abbiamo scelto una gomma che si è rivelata troppo morbida e si è usurata presto. Peccato, ci è mancata l'occasione per approfondire le scelte, questa mattina pioveva. Adesso penso a Phillip Island, che un po' conosco e dove voglio fare meglio di oggi".

 
Poggiali, non sono preoccupato affatto

"E' stata una gara molto intensa e impegnativa, perché le condizioni erano molto differenti rispetto alle prove. Purtroppo, non abbiamo azzeccato la giusta scelta di gomme e questo, assieme a una brutta partenza, ha sicuramente condizionato la mia prestazione. Fin da metà gara faticavo a controllare la moto e ho finito con un taglio lungo così nel pneumatico posteriore. Ma nonostante questo sapevo di poter arrivare secondo e per questo ho attaccato fino alla fine, anche perché non volevo perdere troppi punti da Elias. Quando ho passato Nieto ho cercato di andare a riprendere Toni, ma era impossibile e voglio fare i complimenti sia a lui sia a Fonsi, perché la gara è stata bella e corretta. Poi, fortunatamente solo dopo aver tagliato il traguardo, mi è venuto un gran dolore all‚avambraccio sinistro e adesso devo andare in Clinica Mobile. Ma sono sicuro che per l'Australia sarò nuovamente in forma; Phillip Island è il mio tracciato preferito e cercherò, se ci sarà la possibilità, di arrivare davanti a Elias e chiudere ogni discorso. Ma la mia sicurezza sono i 25 punti di vantaggio, che posso amministrare in due gare".

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