il fatto 10/10/2003
- primo giorno di prove
Rossi vola, ed anche Gibernau: in terra
Se il buon giorno si vede dal mattino Valentino Rossi non avrà
troppe difficoltà a chiudere, a Sepang, prima del limite, il
confronto con Sete Gibernau. Il folletto di Tavullia, infatti, ha conquistato
la pole provvisoria nel corso del primo giorno di prove lasciando ad
un secondo lo spagnolo, autore anche di una scivolata nel corso delle
libere. A due decimi, invece, continua a sorprendere Tamada, anche se
la sua prestazione pare essere stata favorita dagli pneumatici Bridgestone
da tempo non utilizzati dai piloti Michelin che a disposizione hanno
solo due coperture di questo tipo ciascuno per l'intero fine settimana.
In questo senso, dunque, è più veritiero il terzo tempo
di Biaggi, a sei decimi, ed il quarto di Capirossi, un po' in difficoltà
con la ciclistica della sua Ducati.
In realtà Capirex è stato l'unico pilota ad interrompere
la supremazia delle Honda cinque cilindri, visto che alle sue spalle
si sono qualificati Ukawa, Gibernau, appunto, ed Hayden, mentre a chiudere
la seconda fila, con l'ottava posizione, ci è riuscito Carlos
Checa, con la Yamaha, pagando però con una scivolata senza conseguenze.
Sono state comunque diverse le cadute, a Sepang, complice una pista
un po' sporca. Oltre a Sete e Carlos, infatti, hanno assaggiato l'asfalto
anche Bayliss, Jacque e Melandri, la cui M1 ha subito anche un principio
di incendio. E' stato proprio a causa di questo incidente, avvenuto
nelle libere, che il pilota di Ravenna si è ritrovato, nel turno
cronometrato, piuttosto indietro, in 14esima posizione. Un po' meglio
ed un po' peggio di lui ha fatto l'Aprilia, che gli ha piazzato Haga
davanti e Edwards, alla prima esperienza su questo circuito, alle spalle.
Nessuna sorpresa, dunque, in Malesia, se non quella di Roberts junior,
incredibilmente nono con la Suzuki.
"Non vi spaventate, gente - ha scherzato il californiano - sono
gli altri ad essere andati piano".
Elias, l'ultimo assalto
Toni Elias è un combattente. L'errore di Rio non l'ha piegato
e la vittoria di Motegi l'ha galvanizzato, convincendolo di avere ancora
una possibilità di battere Poggiali. Questo, quantomeno, è
quanto si può dedurre dalla pole provvisoria conquistata ieri
dallo spagnolo, che è stato capace di lasciare Manuel Poggiali
a quasi un secondo.Il pilota di San Marino, però, dal canto suo,
non è apparso per nulla preoccupato, spiegando il divario con
il fatto che Toni ha utilizzato, contrariamente a lui, una gomma da
tempo. Difficile dire se così è stato, visto che Elias
ha realizzato la sua miglior prestazione al penultimo dei giri disponibili,
mentre Manuel addirittura all'ultimo. Ma tant'è, venerdì
non conta. Gli avversari, del resto, sono quelli di sempre: in prima
fila, con il terzo tempo, c'è infatti De Puniet, mentre una sorpresa
è trovarci non Rolfo, solo settimo, bensì Porto, con la
Honda. Difficile ora è dire quali sono i reali valori in campo.
Per il momento la Honda paga, in termine di velocità massima,
tre chilometri dalla pole e cinque dalla moto di Poggiali. Nei limiti
per poter fare una bella gara.
A Sepang, poi, si è rivisto Fonsi Nieto, quinto tempo davanti
a Battaini e nei box si mormora che fra i due spagnoli ci sia stato
un accordo. Cosa del tutto possibile fra compagni di squadra.
Da segnalare, per il momento, il fatto che le due wildcard cinesi, Zhao
Huang Shi e Xian He Zi, sono entrambi fuori dai tempi, insieme al compagno
di squadra di Katja Poensgen, Van de Lagemaat.
Pedrosa prepara la fuga
Non vince da un bel po' di gare, Pedrosa, ma è sempre lì.
Con i migliori, spesso davanti ai migliori, come nella prima giornata
di prove del GP della Malesia. Vuole chiudere il mondiale il prima possibile,
lo spagnolo, perché sa che la 125 è imprevedibile e bisogna
sfruttare ogni momento favorevole. E questo, probabilmente, lo è
visto che alla fine del primo turno di prove una sola Aprilia, quella
di Giansanti, è riuscita a intromettersi fra le Honda di Azuma
(gran bell'addio) e del sempre più positivo Dovizioso.
La sorpresa, comunque, a Sepang l'ha fatta il finlandese Kallio, capace
di portare la KTM in sesta posizione, alle spalle di Jenkner e davanti
all'Aprilia del campione del mondo Vincent.
In seconda fila, ma con l'ottavo tempo, si è inserito anche de
Angelis, mentre la rivelazione delle ultime due gare, Jorge Lorenzo,
con la Derbi, si è accontentato del nono. In difficoltà,
per il momento, invece è Perugini che, scivolato nel corso delle
libere, non ha fatto meglio del 15° tempo. In terra è finito
anche Locatelli (18° tempo e moto distrutta) e Casey Stoner, buon
ultimo.