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l'intervista - 9/10/2003 Nelle lunghe ed estenuati sessioni di prove invernali, erano i mesi di gennaio e febbraio, Makoto ha provato a Sepang e a Phillip Island. Mentre nel mese Marzo, subito dopo la presentazione ufficiale del team aveva preso confidenza con il tracciato di Valencia, ultimo appuntamento di quest' anno. Ha ragione il giapponese del Pramac Honda Team, conosce quanto basta le ultime tre piste, la competitività di tutto il "pacchetto" che ha a disposizione è notevolmente cresciuto, questo è di sicuro il momento di tenere duro per andare in caccia di risultati. "Sono convinto di avere fatto una bella gara a Motegi, degna del prestigio di un campionato Mondiale come quello della MotoGP - ha detto Tamada una volta giunto in Malesia - Certo la squalifica mi ha fatto dispiacere, ha rovinato un po' tutto. Per questo e perché non voglio che ci siano incomprensioni sulla vicenda, ho incontrato domenica sera Sete Gibernau per chiarirci, ho infatti inteso che si sentiva leso dal mio comportamento in gara. Ci siamo spiegati e voglio considerare questo caso archiviato. Ora penso a vincere, se possibile, una gara prima della fine dell'anno e lo voglio fare in maniera limpida, chiara, che non dia addito a incomprensioni e malumori. Le prossime gare sono su tre piste dove ho già potuto provare la mia Honda cinque cilindri. Possiamo contare su una competitività maggiore rispetto ad inizio anno anche grazie al grande lavoro fatto dalla Bridgestone e ci sono quindi tutti i presupposti per fare bene. Prima di arrivare qui ho passato due giorni a Casa e colgo l'occasione per ringraziare tutti fans che hanno animato il forum sul mio sito internet. Anche il loro supporto, oltre a quello importante della squadra, mi ha aiutato ha sgombrare la mente dal ricordo di Motegi per affrontare con la massima serenità il finale di stagione". |
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