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dopo le pole provvisorie - venerdì
Capirossi: abbiamo la moto più veloce del mondo!

Loris Capirossi, conquistando la pole provvisoria proprio all'ultimo giro della sessione, ha fatto esultare tutto il box del Ducati Marlboro Team, che già pensa alla gara di domenica.
Il pilota italiano è stato velocissimo con le gomme da gara, utilizzando sul finale - come del resto i suoi avversari - una gomma Michelin più morbida per l'ultima uscita. Durante i primi giri Loris è entrato velocissimo sul lungo rettilineo di partenza/arrivo del Mugello, toccando i 328.9 km/h, migliorando ulteriormente il precedente record, fatto registrare durante i test invernali sul circuito di Barcellona, confermandosi ancora una volta il pilota MotoGP più veloce del mondo!
"La pole provvisoria e un altro record di velocità sono un bellissimo risultato - ha detto Capirossi dopo la fantastica performance - Rispetto alle prove di questa mattina,abbiamo fatto un importante passo avanti con il set-up, tuttavia possiamo ancora migliorare, cercando di rendere la moto ancora più facile da guidare. Ormai che siamo veloci e potenti lo abbiamo dimostrato, ma siamo anche molto vicini a trovare il giusto equilibrio per un controllo ancora più efficace. Siamo sulla giusta strada e voglio ringraziare tutto il team per gli sforzi profusi e per l'ottimo lavoro che stanno svolgendo."

 
Rossi: noi tre italiani, i migliori

Dopo essere stato il più veloce nelle libere del mattino, Valentino Rossi ha comandato a lungo anche l'ora di qualificazione del pomeriggio, prima di essere superato per solo 0,014 secondi dalla Ducati di Loris Capirossi proprio sotto la bandiera a scacchi.
"E' stata una giornata un po' strana, ma comunque positiva - ha spiegato Valentino - Questa mattina avevo tanti problemi e solo alla fine sono riuscito a fare un buon giro, anche perché avevo un pilota davanti che mi faceva da riferimento e su questa pista rappresenta un bel vantaggio. Però ero lento di passo e per questo non ero troppo contento. Nel pomeriggio sono invece riuscito a tenere un ritmo costantemente veloce e non importa che alla fine Capirossi sia riuscito a battermi. Davanti a tutti ci sono tre italiani: è sicuramente bello e positivo che questo accada al Mugello e credo che anche in gara saremo noi i protagonisti, anche se non bisogna sottovalutare Gibernau, piuttosto rapido anche qui. Per il momento abbiamo girato circa mezzo secondo più lento dell'anno scorso e con questo caldo sarà fondamentale scegliere le gomme giuste: non solo quella posteriore, ma anche l'anteriore, perché qui si sta tanto piegati. Su questo lungo rettilineo, la Ducati potrà sfruttare la sua superiore velocità massima e i 5/6 km/h in più che hanno permetteranno probabilmente a Capirossi di essere competitivo per tutta la gara. Spero che domenica ci sia tanta gente, ma faccio un appello perché non ci sia la solita invasione di pista: prima di tutto perché è pericolosa e poi perché per i piloti è bello festeggiare nel giro d'onore".

 
Biaggi: rallentato da un calo di motore

Max Biaggi nell'ultimo giro a sua disposizione è stato vicinissimo a strappare la prima posizione a Loris Capirossi, ma dopo essere stato in vantaggio nei primi tre intermedi ha perso di un soffio la pole nel quarto. Un lieve calo del motore è stato evidenziato dalla telemetria ma, una volta risolto, Max è convinto di poter puntare al podio.
"Dopo dieci minuti dall'inizio del turno il motore è calato improvvisamente, com'era successo in Sud Africa. Su questa pista se il motore non funziona perfettamente lo senti eccome. Non sappiamo cosa sia, forse un problema elettrico dato che anche il contagiri andava per conto suo. Peccato, perché la moto stava andando davvero bene, abbiamo azzeccato subito la messa a punto. Mi piacerebbe anche sapere di cosa si tratta perché non vorrei si ripresentasse in gara. Comunque se lo risolviamo penso di poter puntare al podio domenica ".

 
Melandri: non mi sento ancora al 100%

Una delle ragioni che senza dubbio stanno dietro al velocissimo recupero di Marco Melandri, dopo la caduta ad alta velocità di Suzuka, è stata la voglia di fare un buon risultato qui al Mugello nel suo Gran Premio di casa. Il ventenne italiano, che l'anno scorso ha vinto la gara delle 250cc, ha migliorato il tempo realizzato durante i test privati del Team Fortuna Yamaha di quasi mezzo secondo ed è andato a posizionarsi in ottava posizione, su una seconda fila completamente composta da Yamaha. "Ho fatto molta fatica fino agli ultimi 15 minuti della sessione perché l' assetto non era proprio apposto e la pista era caldissima e scivolosa - ha detto Melandri - Ho cercato di non spingere al massimo, perché non mi sentivo completamente a mio agio, ma quando abbiamo cambiato l'assetto delle sospensioni, del telaio e le gomme mi sono sentito un po' meglio. La moto mi ha dato una maggiore sicurezza e quindi ho potuto spingere di più. Alla fine, quando abbiamo cambiato le gomme era ormai troppo tardi per fare un altro giro veloce. Spero che domani la pista sia asciutta perché abbiamo bisogno di provare altre gomme da gara e ovviamente vorrei riuscire a migliorare la mia posizione in griglia".

 
Edwards: il Mugello non mi spaventa più

"E' stato un turno importante per capire il tipo di lavoro da svolgere da qui alla partenza del GP - ha detto Gigi Dall'Igna, project leader dell'Aprilia - Colin ha svolto un ottimo lavoro, peccato l'inconveniente al freno posteriore, causato da una fascetta che ha fatto perdere pressione all‚impianto. Una sciocchezza. Colin non ha potuto continuare con la moto 1, in compenso ha potuto provare la 2, sulla quali c'erano particolari che altrimenti non sarebbero stati provati. Insomma, una problema a fin di bene! Mi spiace per Haga, due cadute tolgono fiducia e feeling con la moto. Peccato davvero. In ogni caso il lavoro che abbiamo svolto ultimamente, tra test in pista e lavoro al banco, sta pagando; certo, ci vuole ancora un po' di tempo".
"Il Mugello non mi spaventa più - ha ribadito poi Edwards - l'ho memorizzato bene, anche se è la seconda volta che giro qui. E poi non ho effettuato una sola tornata alla morte, ma ho girato con un passo regolare. Peccato perché il turno l'ho dovuto concludere con la moto numero 2 che aveva un assetto che non mi piaceva. Sulla 1 c'era invece un problema al freno posteriore e non l'ho potuta usare fino alla fine".

 
Poggiali: ho ancora molto da imparare

Dopo lo sfortunato GP di Francia, Manuel Poggiali è tornato in sella alla sua Aprilia in grande forma e piuttosto determinato. Del resto, è proprio Manuel a guardare tutti dall‚alto in basso nel mondiale, grazie a due successi e a un quarto posto. Un primato che il campione dell‚Aprilia cercherà in tutti i modi di difendere sull‚affascinante quanto impegnativa pista del Mugello, caratterizzata da una media da oltre 165 km/h.
"E‚ stata una giornata di prove molto positiva - ha detto il pilota di San Marino - Ho lavorato soprattutto in funzione della gara, provando differenti assetti di sospensioni e tante gomme. Qui partivamo già da una buona base e nelle prove fatte quest'inverno avevamo già fatto il lavoro di sgrossatura e oggi è stato sufficiente affinare e mettere a punto quel materiale. Il mio obiettivo era sentirmi a posto sulla moto e sotto questo aspetto il risultato è stato positivo. Così, oltre a essere veloce nel singolo giro sono riuscito a tenere un buon passo e di questo non posso che essere soddisfatto. Il caldo si sente, ma mentre sei in moto non dà fastidio più di tanto e solo le coperture ne risentono veramente. Per me è tutto nuovo, ho tante cose da imparare, come hanno dimostrato anche gli ultimi due GP. In particolare, in Spagna ho capito quanto sia dura guidare alla fine con le gomme finite: allora ero rimasto un po‚ spiazzato, spero di aver imparato la lezione".

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