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l'assetto - 3/6/2003 Su un circuito come quello appena descritto bisogna avere
una moto estremamente ben bilanciata, per vincere, e non è un
caso se proprio il Mugello sia il tracciato di elezione di alcune case
che hanno deciso di utilizzarlo proprio per lo sviluppo dei loro mezzi. Se circuiti come quello di Le Mans richiedono un avantreno
estremamente solido, per via delle brusche frenate, questa particolarità
è meno richiesta al Mugello, dove peraltro l'asfalto è
assai meno sconnesso. Importante, piuttosto, è riuscire a far
mantenere la corretta traiettoria in accelerazione alla moto in uscita,
evitando che il posteriore si "sieda" sotto l'effetto delle
forti accelerazioni e della forza centrifuga che si fa sentire, per
esempio, nella famosa doppia curva dell' "Arrabbiata", dove
la sopraelevazione consente elevate velocità di percorrenza. |
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