il fatto 7/6/2003
- pole position
Rossi, pole da Nazionale
Ha trovato, chissà dove, in giro per il Mugello, ventisette
millesimi di secondo, Valentino Rossi e se ne è servito per strappare
la pole a Loris Capirossi. Un miracolo, quasi, visto che l'elevatissima
temperatura dell'asfalto lo aveva reso assai più scivoloso del
venerdì. Se, infatti, la prima guida della
Honda - che indossava un casco azzurro, stile Nazionale di calcio dell''82
- ha migliorato il suo tempo, nonostante nel passaggio decisivo abbia
incontrato un irriducibile Troy Bayliss che lo ha rallentato con un
doppio sorpasso, ad imitarlo non sono riusciti né Capirex, né
Biaggi (a sua volta rallentato da Edwards), a cui un sorprendente Nakano
ha strappato la terza piazza lasciandolo però in prima fila.
Una modifica di dettaglio, come pure il quinto tempo che ha consentito
a Tohru Ukawa di saltare in seconda fila davanti a Sete Gibernau, Checa
e Jacque. Terza fila, invece, per Alex Barros che non è parso
a suo agio, così come Bayliss e Marco Melandri, che è
persino caduto nel tentativo di migliorarsi.
De Puniet davanti a Poggiali
Non ha ancora vinto un Gran Premio, Randy De Puniet, però alla
pole ha iniziato a farci l'abitudine. Questa del Mugello, infatti, è
la quarta in carriera, la terza stagionale. Per riuscirci ha dovuto
togliere oltre un secondo al suo tempo del venerdì: una vera
e propria impresa tenendo conto della temperatura ambientale con la
quale si è effettuata l'ultima sessione di prove. Anche Poggiali
si è spinto sotto il suo precedente primato, ma ciò non
è bastato per contenere il francese. Ancora attardato, nonostante,
il terzo tempo, Fonsi Nieto, staccato di circa un secondo e solo marginalmente
più veloce del privato Franco Battaini, a cui va la soddisfazione
di essere l'unico pilota non ufficiale in prima fila. Ancora problemi,
invece, per Toni Elias, che non ha migliorato il suo tempo di venerdì
dimostrando così di non aver ancora assorbito la botta presa
nelle libere. Sesto tempo, primo delle Honda, per Roby Rolfo che sul
lungo rettilineio del circuito toscano paga la minore potenza della
moto giapponese.
La prima volta di Stoner
E' stata una lotta fra generazione, quella fra Casey Stoner e Stefano
Perugini, al Mugello e, perlomeno per quanto riguarda la pole, alla
fine l'ha spuntata il 17enne di Kuri-Kuri. Può far sorridere
il nome del paese d'origine del giovane australiano, ma da quando ha
lasciato la 250 per ripartire nella 125 il ragazzo - famoso per i suoi
botti più che per le vittorie - ha dimostrato di avere dei numeri.
Numeri che ha da sempre il 28enne di Sutri che nella 250 arrivò
sino ad un quinto posto assoluto nel mondiale, prima di rimanere fermo
per una stagione, senza moto né squadra, in attesa di un rilancio
che l'Italjet, per due anni, gli ha negato e che ora sembra aver trovato
in 125 con il team Abruzzo. Entrambi in sella ad una Aprilia, Casey
e Stefano si ritroveranno in prima fila con accanto Alex De Angelis
e l'arrembante Pablo Nieto. Dalla seconda, invece, scatteranno Jenkner
e Cecchinello, mentre alla guida della prima Honda, sulla pista di casa,
ci sarà Dovizioso, capace di far meglio del leader provvisorio
del mondiale, Daniel Pedrosa, solo10°, preceduto anche da Ui e Borsoi.
Benino, tenendo conto da dove sono partiti, inizia anche ad andare la
KTM, 11° tempo con Vincent, mentre con la medesima moto Locatelli
è più indietro, solo 20°.