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l'intervista 05/04/2001
Rossi prudente: "attenti ai giapponesi"

Non ha avuto molto tempo per riposarsi, prima del via iridato: prima c'è stato uno spot per la Peroni da girare a Bologna, quindi una serie di appuntamenti-lampo fra Milano e Londra e da lì è volato alla volta del Giappone. Naturale, quindi, che Valentino Rossi se la sia presa piuttosto comoda nel suo primo giorno a Suzuka. "Sveglia naturale" a mezzogiorno, quindi un giretto nel paddock, con tutta calma, ma con già le idee ben chiare su quella che potrebbe essere la strategia per questo fine settimana.

"Due podi nelle prime due trasferte extraeuropee, in Giappone e in Sudafrica, e arrivare in Europa con un bel po' di punti : questo sarebbe il miglior modo di iniziare questo Campionato - ha detto Vale, che ha subito aggiunto - non sarà però così facile perché tutti gli altri piloti cercheranno di applicare la medesima strategia."

In realtà Suzuka nel passato non ha portato molta fortuna a valentinik. " In particolare l'anno scorso il Gran Premio del Giappone è stato un vero disastro - ha ricordato- il pesarese - In SudAfrica e in altri circuiti sono caduto ma comunque mentre andavo forte, mentre a Suzuka invece ero lentissimo sia in prova che in gara. Però quest'anno dopo i test pre-campionato sono abbastanza ottimista. Durante le prove organizzate in questo circuito due settimane fa la mia moto andava bene e sono piuttosto soddisfatto in generale del comportamento della mia NSR 500. Naturalmente bisognerà vedere le condizioni della pista in gara e come saranno le condizioni metereologiche perché in 500 basta pochissimo per scombussolare l'intero equlibrio".

Rispetto all'anno passato, però, Valentino Rossi può contare su una maggiore esperienza. "Questo è sicuramente vero - ammette - Sicuramente rispetto all'anno scorso ho maturato una maggiore esperienza nella guida della mia Honda ,l'ho guidata su tutti I circuiti del campionato e ora ne conosco sia pregi che difetti e inoltre ho raggiunto un buon affiatamento con la mia squadra di meccanici che hanno capito il mio metodo di lavoro per mettere a punto la moto. In generale quest'anno nella 500 c'è un sacco di gente che vuole e può vincere, almeno dieci piloti. Basta guardare I tempi dei test invernali: in una manciata di decimi si passava dalla prima alla settima, ottava posizione. Poi a Suzuka in particolare c'è il fattore campo. Qui I piloti Giapponesi si esaltano e fanno cose incredibili pur di fare bella figura e quindi bisognerà tenere d'occhio piloti come Haga e il mio compagno di marca Ukawa che hanno dimostrato di andare subito forte".

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