Suzuka
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il fatto 07/04/2001 - pole position
Capirossi: giro-shock a Suzuka

Due secondi sotto il record della pista. Questo è il dato - terrificante - che riassume l'incredibile pole position, 2'04"777 realizzata da Loris Capirossi a Suzuka. Se, il venerdì, infatti, ben undici piloti erano racchiusi nell'arco di poco più di un secondo, con Max Biaggi davanti a tutti con 2'06"056, per la sessione conclusiva di prove del GP del Giappone l'imolese si è tolto lo sfizio di dare otto decimi al secondo, il bravissimo Nakano, mentre il Corsaro ha mantenuto la prima fila girando in 2'05"703, poco meglio del compagno di marca Garry McCoy autore di un ottimo 2'05"833.

In seconda fila, invece, purtroppo è scivolato Valentino Rossi che nella tornata decisiva ha rotto uno scarico retrocedendo in settima posizione, alle spalle di Ukawa ed Abe ma davanti a Barros. Addirittura in terza fila, nono tempo, è finito invece il campione del mondo in carica, Kenny Roberts, mentre Haga più che limare il tempo ha dato una limatina alla carenatura della sua Yamaha con uno spaventoso tuffo ad alta velocità dal quale, fortunatamente, si è rialzato illeso dopo aver fatto tremare i presenti che lo hanno visto, immobile, lasciarsi adagiare sulla barella.

Fermo sui tempi di venerdì, invece, Alex Criville, 11° davanti all'influenzato Checa, costretto anche ad una visita notturna all'ospedale per un repentino accesso febbrile. Se Capirossi ha stupito, tirando fuori il jolly al momento opportuno, nella quarto di litro nessuno è riuscito ad impensierire Daijiro Katoh che ha dominato le prove durante i due giorni aggiudicandosi facilmente la pole position e staccando di oltre un secondo Marco Melandri, sfortunatamente incappato anche in una rovinosa caduta nel corso del quale ha riportato la lussazione della spalla destra. Il pilota della Aprilia ha dichiarato poi di essere stato distratto dallo sventolio delle bandiere gialle, causate da una ambulanza in pista. Marco, comunque, dovrebbe riuscire a correre, anche se sarà costretto a passare la notte con un busto semi-rigido. In mattinata comunque subirà la visita fiscale dei medici del circuito che dovranno dare la necessaria autorizzazione.

Per un pilota Aprilia in difficoltà, un altro, Roberto Locatelli, decisamente in forma: il terzo miglior tempo al ritorno nella 250 è da giudicarsi infatti in modo estremamente positivo.
Una vera e propria sorpresa, poi, l'ha fatta anche lo spagnolo Debon che con la moto italiana chiude la prima fila. In seconda, invece, ritroviamo una vecchia conoscenza, Jeremy McWilliams, davanti a Battaini che con l'Aprilia "kit" è stato davanti alla Yamaha ufficiale di Matsudo ed all'Aprilia ufficiale di Harada. Bene anche Rolfo, e discreto Boscoscuro, mentre un "brava!" va detto di cuore a Katja Poengsen che sul difficilissimo circuito di Suzuka la sua gara l'ha già vinta qualificandosi e per di più non in ultima posizione, bensì davanti all'inglese Edwards. La bella tedeschina ha preso otto secondi e mezzo, facendo solo un secondo e mezzo peggio di Chiarello, mentre non si sono qualificati Tomas ed il fratello di Alex Barros, Cesar.

Così come nella 250, pole obbligatoria in 125 per Youichi Ui e la sua Derbi, insidiato però sino all'ultimo dalla…avversaria Gilera guidata da manuel Poggiali. Una sfida in casa che non mancherà di infiammare gli animi del team italo-iberico. Bene anche Cecchinello, con l'Aprilia ufficiale, e prima fila chiusa dalla Honda di Azuma. Sorpresa, invece, per l'ottavo tempo - dunque seconda fila - di Stefano Perugini con la Italjet. Il pilota c'è - c'è sempre stato - e le sue prestazioni certo non stupiscono per chi conosce la sua storia agonistica che la portato sino alla quinta posizione assoluta in 250.

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