l'intervista 05/04/2001
Melandri sogna la vittoria a Suzuka
Mai, in epoca recente, l'attesa per l'inizio del motomondiale fu tanto
lunga. Una stagione che vede Aprilia particolarmente impegnata in 250
e 125. Nella categoria che storicamente ha dato alla Casa di Noale la
maggior parte delle soddisfazioni, la 250, Aprilia schiera ben 18 (nei
giorni scorsi si è infatti aggiunto l'australiano Anthony West) piloti.
Punta di diamante di questo piccolo esercito a due ruote è l'MS Aprilia
Racing Team, forte di tre piloti di tre nazionalità differenti: un giapponese
di grande esperienza come Tetsuya Harada, un italiano emergente che
cerca la consacrazione come Marco Melandri e una promessa tedesca come
Klaus Noehles.
Melandri è arrivato martedì pomeriggio insieme al suo
fedele amico d'infanzia Tino: hanno trascorso il tempo rilassandosi,
per adattarsi alle sette ore di differenza del fuso orario.
"Abbiamo fatto delle saune, dei bagni tradizionali giapponesi, relax
-racconta Macio- Poi abbiamo praticamente sempre dormito. Da mezzanotte
alle 10 di stamattina. Sto bene, mi sento in forma, siamo pronti e ho
una gran voglia di cominciare. Ho visto la pista modificata e credo
che ora sia migliorata perché quella era una curva che non mi piaceva
di un circuito fantastico. Sogno di vincere qui, credo che sia un sogno
per qualsiasi italiano e la soddisfazione equivarrebbe quasi a quella
di un mondiale. Ma per essere più realisti credo che si possa lottare
per il podio. La moto negli ultimi test è cresciuta, siamo abbastanza
a posto, ma per farsi un'idea più precisa della situazione bisognerà
attendere le prime prove".
Senza problemi di fuso si è presentato invece Tetsuya
Harada, che è arrivato a Suzuka da Chiba, città nei pressi di Tokyo
dov'è nato e dove vive quando non sta in Europa. Era come sempre accompagnato
dalla moglie Miyuki e tranquillo e rilassato. C'è chi giura che siano
mesi che sta preparando una sorpresa. Fatto sta che sembra sicuro di
sé e della sua Aprilia Rsw 250: "Per me correre qui oramai, dopo tanti
anni di mondiale, non rappresenta più una grande emozione. Diciamo che
è una cosa normale: sono in forma e durante l'inverno ho badato a non
cadere, a non rovinare tutto in partenza prendendomi rischi inutili".
Klaus Noehles è soprattutto concentrato su un obiettivo:
sfruttare la grande opportunità che gli si presenta. Dopo una stagione
come compagno di Ralf Waldmann ora è pilota ufficiale al massimo livello:
"Cercherò di dimostrare che mi sono meritato questa opportunità coi
risultati. Non vedo l'ora di cominciare".
Anche per Roberto Locatelli, il campione del mondo della 125 ritornato
in 250 con l'Aprilia Rsw dell'MS Eros Ramazzotti quella dell'8 aprile
è una data attesa: "Quest'anno la sosta invernale è stata particolarmente
lunga e per me anche particolarmente impegnativa perché da campione
del mondo ho avuto molti impegni: gli altri anni mi divertivo a fare
quello che preferivo, quest'anno no. Ora ho proprio voglia di cominciare,
anche se magari per un paio di Gp dovrò prendere confidenza con moto
e avversari".