l'intervista - 30/07/00
Giansanti,
terzo incomodo
In questo momento la lotta per la conquista
del titolo iridato della 125 sembra circoscritta fra il giapponese Ui
e l'italiano Locatelli, Derbi contro Aprilia, separati fra di loro da
appena 5 punti, 165 a
160.
In realtà, però, c'è un altro italiano che non si è ancora dato per
vinto: Mirko Giansanti che attualmente insegue in quarta posizione staccato
di 39 lunghezze a pari punti con il campione del mondo in carica Emilio
Alzamora. Il teatro della disfida, questa volta, sarà il circuito dell'Estoril,
un tracciato inedito, pressoché sconosciuto a tutti. Una incognita capace
di offrire, sulla carta, una occasione in più a chi sarà in grado di
interpretarlo velocemente. "Io sono tra i pochi fortunati a conoscerlo
- ha spiegato Giansanti - grazie alla Bridgestone che proprio lì ha
organizzato dei test il mese scorso. Certo, il tracciato era ancora
un cantiere e l'asfalto molto sporco e pieno di polvere per la mancanza
di erba ai bordi della pista…più che altro ho memorizzato le curve e
come arrivarci, comunque male che vada saremo tutti sullo stesso piano".
Rallentato da problemi di gomme che hanno sofferto l'incredibile caldo
di Brno, il pilota del team Benetton-Playlife è rimasto, dopo il Gran
Premio, un giorno in più nella Repubblica Ceca proprio per lavorare
allo sviluppo di nuovi pneumatici. "La Bridgestone sta lavorando molto
per consentirci di essere sempre più competitivi in gara, in ogni condizione,
e non posso che esserne soddisfatto - ha proseguito Mirko - sono sicuro
che in Portogallo potrò disporre di una maggiore aderenza e di una migliore
tenuta alla distanza delle coperture, problema che non mi ha consentito
di lottare per il podio a Brno. Le mie ambizioni sono immutate ed il
mio obiettivo è sempre quello di fare del mio meglio. Ho una grande
carica e non vedo l'ora di lottare, gomito a gomito, con Ui e Locatelli
che sono gli avversari da battere nella corsa al titolo iridato. Sono
sempre molto agguerrito, specie ora che mi sento fisicamente a posto
e penso di aver già pagato il mio debito con la sfortuna".