500cc - 21/07/00
In pole provvisoria, nonostante la febbre. Valentino Rossi davanti
a tutti in 500, nonostante una influenza che, nella notte tra giovedì
e venerdì, lo ha costretto a ricorrere alle cure del dottor Costa: "Stavo
malissimo giovedì notte - ha riferito il pilota di Tavullia - avevo
40 di febbre e sono stato costretto a tirare giù dal letto, alle sei
di mattina, il dottor Costa. Mi hanno portato subito in clinica mobile
e, dopo una flebo e un paio di magiche pastigliette, sono riuscito anche
a prendere sonno per un ora. Prima di salire in sella per il turno di
prove libere, ero abbastanza in forma e nel pomeriggio dopo un paio
di ore di sonno, ho segnato il miglio tempo. Incredibile ma vero, certo
che la vittoria di Donington e la modifiche apportate alla forcella
ad Assen, mi hanno aiutato molto. Comunque se non fosse stato per Costa,
non sarei riuscito a disputare le prove e il miglior tempo, lo dedico
a lui e alla sua equipe". Dietro a Rossi, Kenny Roberts: "Il circuito
non è cambiato molto - ha affermato lo statunitense - anche se ho la
sensazione che adesso ci siano più curve a sinistra. La Suzuki va molto
bene su questo circuito e al momento tutto sta funzionando a meraviglia".
Terzo Alex Barros, quarto Loris Capirossi: "La mano infortunata in Olanda
è all'80% -ha spiegato il romagnolo - ma il distacco di oltre mezzo
secondo da Rossi è imputabile solo ad una faticosa messa a punto, non
al dolore. Comunque, in caso di prove bagnate nel secondo turno, un
posto in prima fila non è da buttare. Il mio obiettivo è conservarla
e partire bene in gara, perché in questo tracciato i sorpassi sono sempre
difficili". Quinto tempo per Max Biaggi, come sempre in lite con la
ciclistica della sua Yamaha: " Ho tribolato con le sospensioni - ha
detto il Corsaro - facendo non poca fatica ad essere rapido in uscita
dalle curve lente. Peccato, perché questo è un circuito molto guidato
e puoi metterci del tuo con la guida. In una parte del tracciato riesco
a guidare bene, nella seconda mi rendo conto di essere lento". Biaggi
sconta la minor maneggevolezza della sua Yamaha che, rispetto a Honda
e Suzuki è molto più difficile da inserire e far scorrere in curva.
Sempre veloce, sui tracciati dove c'è da tirar fuori il coraggio, Jurgen
van den Goorbergh, sesto in griglia, davanti al francese Laconi. Continua
la crisi nera di Alex Criville, solo 17° nel primo turno e, guardando
il suo numero uno in carenatura, vien da pensare che senza l'incidente
a Doohan a Jerez nella passata stagione, forse lo spagnolo non sarebbe
mai diventato campione del mondo della mezzolitro. Tredicesimo Luca
Cadalora, un piazzamento modesto per un campione del suo calibro, che
assume valore considerando che il modenese - in sella alla modesta Modenas
Kr3- si è messo alle spalle Mc Williams, Gibernau, Laconi e il citato
Criville. Fuori dai tempi, e dispiace, la Paton di Paolo Tessari. Purtroppo,
con il crono di 1'30.012, il pilota delle verde motocicletta brianzola
ha girato quattro secondi più lento di Locatelli con l'Aprilia 125 e
questo è un dato che fa pensare. La Paton e l'indimenticabile "Pepp",
sono nel cuore di tutti gli appassionati, ma il cronometro è un giudice
severo, in grado di distruggere anche i ricordi più belli.