Il titolo mondiale della F.1 quest'anno andrà al pilota che avrà vinto più Gran Premi e non a quello che avrà fatto il numero maggiore di punti. L'abbiamo letto tutti il nuovo regolamento che quest'anno assegnerà il titolo della F.1 ed ognuno di noi si è fatto una propria opinione. Anche perché il resto dei piazzamenti sarà determinato, come sempre, dai punti e la FIA non ha toccato il sistema di assegnazione del mondiale marche, affidato anch'esso al semplice sistema del punteggio massimo.
Sull'argomento, com'era prevedibile, i tifosi si sono divisi: c'è chi ha detto, semplicemente, che la nuova norma è una boiata pazzesca (per usare un termine pulito) e chi, invece, la ha apprezzata dicendo che favorirà la lotta al vertice.
L'IMPORTANZA DEI DUELLI - Ora, a parte il fatto che i duelli che appassionano il pubblico avvengono anche per il terzo e quarto posto, e che spesso sono proprio anche questi determinanti per l'assegnazione del titolo, a tutti gli appassionati delle due ruote sarà balzata agli occhi l'assurdità dell'attuale punteggio in vigore nel motociclismo che premia, addirittura, i primi 15 piloti con 25 punti al primo e via via a scalare sino ad un 1 punto al quindicesimo.
Attualmente la differenza-punti fra il vincitore e lo sconfitto è di 5 punti, di 9 con il terzo. Ma non è sempre stato così.
PUNTEGGI: LA STORIA - Nel 1949 il vincitore prendeva 10 punti, il quinto 5 e veniva assegnato un punto extra per il giro veloce. Dal 1950 e sino al 1968 al vincitore andavano 8 punti, al sesto 1. Dal 1969 chi tagliava per primo il traguardo portava a casa 15 punti che a scalare diventano 1 per il decimo classificato- Nel 1992 il ga fra primo e secondo aumentò con 20 punti per la vittoria e 15 per il secondo posto, ma venivano premiati sempre i primi dieci.
Il sistema attuale entrò in vigore nel 1993 e fu voluto dall'ingegner Luigi Brenni, allora presidente della CCR, la Commissione Corse su Strada. Un uomo illuminato ed eccezionalmente ben voluto dai piloti. Avrebbe potuto correre per la Presidenza della FIM, Luigi, ma non era un politico e non ce la fece nonostante - o forse proprio a causa di ciò - un appoggio incondizionato di tutti i big di allora.
Nel 1993 però la situazione era ben diversa dall'attuale: la classifica di campionato del mondo che vide vittorioso Kevin Schwantz (fu l'anno del terribile incidente di Wayne Rainey a Misano) vide infatti ben 40 piloti classificati. Gli schieramenti di partenza, potete facilmente intuirlo, non erano esattamente quelli di oggi!.
CANCELLATO IL TITOLO DI HAYDEN. - Attualmente, proprio per la diversità della situazione, l'attuale punteggio è un nonsenso e dovrebbe essere cambiato. Tuttavia se negli ultimi anni il motociclismo avesse adottato la rivoluzione fatta dalla F.1 ieri non sarebbe cambiato praticamente nulla, a parte il titolo del 2006 che sarebbe stato assegnato a Rossi (5 vittorie) a non a Nicky Hayden (2 vittorie). Il punteggio quella stagione fu di 252 a 247 a favore di Nicky.
Risalendo sino a dieci anni non sarebbe, invece, cambiato nulla: Doohan avrebbe vinto egualmente il titolo contro Biaggi nel 1998 (8 vittorie e 2), Criville contro Roberts jr. nel 1999 (6 a 4), Roberts jr avrebbe vinto meritatamente il titolo nel 2000 contro Rossi (4 a 2) e le ultime stagioni sarebbe comunque state senza storia con il dominio di Valentino dal 2001 al 2005 e tutto sommato senza dubbi anche nel 2007 (9 vittorie di Stoner contro 4 di Rossi) e 2008 (Rossi 8, Stoner 6).
Dunque tutto facile, il sistema della F.1 funzionerebbe anche nel motociclismo? Non ne siamo sicuri. Andiamo un po' indietro nel tempo, al duello, per esempio, fra Eddie Lawson e Freddie Spencer.
.MA ANCHE DUE DI LAWSON! - Il primo titolo di "Awesome" Lawson, per esempio, nel 1984, sarebbe andato a "Fast" Freddie, che vinse 5 gare contro le 4 di Eddie che vinse però il mondiale con 142 punti contro 87. Attenzione poi: Sp