parlano i piloti 03/06/2001
- giorno di gara
Parlano i
protagonisti della 500 dopo la gara
Alex Barros (Honda) Vincitore 23 giri (Km. 120.635)
T. 49'26"006
"Dedico questa vittoria a tutta la gente del team: sono
loro i veri vincitori. Sono partito con la consapevolezza di poter vincere
e non ho subito la pressione di nessuno. La gara però non è
certo stata una passeggiata, sia per le condizioni del tempo sia per
i continui cambi di posizione. Grazie a questo risultato penso che ogni
cosa d'ora in avanti sia diversa".
Loris Capirossi (Honda) 2° a 8.359
"Naturalmente sono contento di questo risultato, perché
sul bagnato non sono un fulmine. All'inizio della prima parte di gara
sono stato tranquillo, perché sapevo che diversi piloti avevano
scelto la gomma da 17" e difficilmente avrebbero terminato la gara.
Anche all'inizio della seconda frazione ho cercato di capire il comportamento
della moto, ma poi ho cominciato a credere di poter vincere e allora
ho cercato di andare a prendere Aoki. Ma due giri dalla fine ho perso
l'anteriore alla Casanova Savelli e sono uscito di pista perdendo un
sacco di tempo. Allora ho perso il feeling ed ho cercato di limitare
i danni: le condizioni erano davvero disastrose, la gomma posteriore
slittava anche in sesta sul dritto. Valentino evidentemente aveva più
fiducia di me, ma dopo avermi superato mi è caduto davanti facendomi
prendere un bello spavento. Infatti, nello stesso punto è scappato
anche a me l'anteriore, perciò ho tirato definitivamente i remi
in barca. Questo è un risultato importante, ma ora bisogna crescere
e mantenersi costanti. Valentino ha più punti, ma mancano ancora
tante gare e l'importante è non commettere errori, perché
siamo in tanti piloti forti. E poi, la Honda, durante un meeting a Suzuka,
ci ha promesso che se a metà stagione ci troveremo davanti ai
piloti ufficiali ci darà la moto nuova. Ma io non è che
voglio a tutti i costi la moto come la sua, io penso a dare gas e basta".
Max Biaggi (Yamaha) 3° a 8.509
"Questa gara è iniziata bene ma si è trasformata
in una impresa: due partenze, la pioggia ed il rischio di cadere ad
ogni curva. Dopo la prima gara ho cambiato i rapporti del cambio, perché
mi sembravano un po' lunghi, ed ho fatto bene. Ho avuto alcuni momenti
brutti quando ho perso l'avantreno nelle pozze che costellavano la pista.
Dove è caduto Valentino c'era addirittura un avvallamento pieno
d'acqua che avevo notato già nel giro di ricognizione. Verso
la fine ho rischiato di cadere e quindi ho perso un po' di fiducia,
ma il problema maggiore che ho patito è stato il freddo: ho fatto
un grosso errore non indossando il sotto tuta in goretex e dopo 10 giri
ero completamente intirizzito. Gli altri, comunque, quando mi hanno
superato stavano guidando davvero forte: Rossi e Criville mi hanno passato
di slancio. Inoltre ho dovuto fare i conti con una moto che era settata
per la gomma da 17", mentre quella da bagnato è da 16.5".
Per dire che il campionato è riaperto dobbiamo ancora aspettare
due o tre gare, anche perché dobbiamo ancora risolvere alcune
cose. Comunque ora arriva Barcellona, una pista che mi piace"
Valentino
Rossi (Honda) caduto
"E' stata una giornata strana: con l'asciutto ero uno dei
più veloci, ma poi la gara è stata fermata. Quindi, nel
giro di allineamento sono caduto senza sapere perché. A quel
punto pensavo di non poter più ripartire, ma poi Gianni Rolando
mi ha riportato ai box. Certo, questa caduta mi ha condizionato nei
primi giri della seconda frazione, ma via via ho ripreso fiducia. Poi,
quando sono arrivato alla Biondetti ho visto che stavo mettendo le ruote
sulla striscia bianca, ma non ho potuto fare niente e sono scivolato.
Comunque non bisognerebbe correre con queste condizioni: sul rettifilo
era come avere un muro davanti, non sono non si vedevano le segnalazioni
ma nemmeno il punto di staccata. Così è come avere una
rivoltella puntata contro, basta un calo di motore del pilota che ti
precede per avere conseguenze spiacevolissime. Se la gara si fosse disputata
con l'asciutto penso che sarebbe stata una lotta tra me, Biaggi e Roberts.
Adesso Biaggi e Capirossi sono un po' più vicini, ma non so se
la Honda darà a Capirossi la moto come la mia, l'importante è
che non sia la mia".
Kenny Roberts (Suzuki) Caduto
"Quando Abe mi ha raggiunto io ho cominciato ad avere problemi
di appannamento alla visiera. Quindi ho cercato di andare cauto per
spingere nelle fasi finali. Non si vedeva nulla sul rettilineo e perciò
ho commesso un errore alla staccata".
Parlano
i protagonisti della 250 dopo la gara
Tetsuya Harada (Aprilia) Vincitore 21 giri (Km.
110.145) T. 46'11"129
"E' stata una gara molto difficile, perché da due
anni non guidavo una 250 in queste condizioni, che io non amo. Per fortuna
il team ha fatto un bel lavoro e la moto andava bene, come del resto
nelle prove. All'inizio con Lucchi è stata dura, perché
lui era molto veloce, ma quando è caduto io ho badato a mantenere
il mio ritmo e, soprattutto, a restare concentrato. Finalmente sono
tornato alla vittoria. Non vedevo l'ora. Il campionato è ancora
lunghissimo e Katoh è forte.
Roberto Rolfo (Aprilia) 2° a 12.729
"Non è stata una gara facile, perché quest'anno
è la prima volta che corro col bagnato, quindi all'inizio sono
andato con i piedi di piombo. Poi il feeling è aumentato ed ho
cominciato a spingere, ma alla fine con le gomme usurate è stata
dura. Dedico questo mio primo podio iridato a tutti quelli che mi hanno
aiutato in questi anni ed hanno continuato a seguirmi anche nei momenti
difficili. Io ci ho sempre creduto. Certo, il bagnato mi ha dato una
mano per arrivare a questo risultato: in queste condizioni i valori
delle moto si livellano, mentre con l'asciutto è molto difficile
arrivare a podio con una moto standard".
Marco Melandri (Aprilia) 3° a 37.673
"Le mie condizioni non erano certo ideali, perché
non avevo assolutamente forza nei cambi di direzione. Perciò,
diciamo che correre con la pista bagnata mi ha un po' aiutato, perché
non occorre tutta la potenza necessaria sull'asciutto, però se
fossi nuovamente caduto avrei potuto avere conseguenze davvero gravi.
Oggi, comunque, le cose andavano meglio e forse sarei potuto andare
bene anche con pista asciutta. Però, ci tengo a dire che non
è stato un podio fortunato, perché gli altri hanno sbagliato.
Probabilmente Lucchi voleva vincere a tutti i costi ed in questi gironi
era un po' nervoso, ma è normale per uno che fa solo due gare
all'anno".
Roberto Locatelli (Aprilia) 4° a 43.860
"Onestamente pensavo di andare peggio. Con l'asfalto umido
la moto scivolava troppo, andava quasi meglio con l'asfalto completamente
bagnato. Ma solo quando l'asfalto si è completamente asciugato
ho trovato un feeling accettabile, prima ero in crisi".
Daijiro Katoh (Honda) 10° a 1.11.795
"E' stata una gara molto difficile. Sono partito male e
con la pista bagnata ho fatto fatica a tenere il ritmo. Poi, quando
l'asfalto si è asciugato, e per me le cose andavano meglio, ero
ormai troppo indietro. Quindi era inutile prendere dei rischi, anche
perché non c'era più molto tempo a disposizione. Quindi
mi sono limitato a superare qualche pilota e alla fine sono riuscito
ad arrivare decimo guadagnando punti preziosi".
Parlano
i protagonisti della 125 dopo la gara
Nobby Ueda (Honda) Vincitore 20 giri (Km. 104.9)
45'15"046
"Sono davvero contentissimo di aver vinto il Gran Premio
d'Italia, che considero quello di casa. La mia esperienza ha giocato
un ruolo importante per questa vittoria: mi trovo molto bene sul bagnato
ed oggi avevo un ottimo feeling con le gomme, ma certo non pensavo di
riuscire a prendere Borsoi".
Gino Borsoi (Aprilia) 2° a 3.810
"Forse il fatto che, come dicono, non ho rischiato molto
dall'inizio del campionato ha pagato: i podi e la leadership in classifica
sono il risultato. E' vero che anche oggi, forse, mi è mancato
quel pizzico di grinta in più, ma le gomme non mi avrebbero permesso
di più. Quando ha ripreso a piovere ho pensato di farcela, perché
avevo delle gomme tenere, ma purtroppo si erano già usurate quando
la pista si era asciugata. Ho provato a resistere, ma ho preso rischi
incredibili: mi ero già visto in terra per due volte e allora
ho pensato che non potevo gettare al vento un'occasione così".
Manuel Poggiali (Gilera) 3° a 6.917
"Il terzo posto mi sembra incredibile: i primi giri sono
stati un disastro, perché ho dovuto cambiare moto per prendere
quella assettata da bagnato. Peccato, perché con la moto da gara,
nel warm up, avevamo trovato un assetto davvero buono, tanto che nei
primi due giri sull'asciutto andava benissimo. E per fortuna che prima
della partenza, vedendo cosa avevano fatto tutti i migliori, abbiamo
montato le gomme da bagnato invece delle intermedie con cui era preparata
la moto. Oggi era un terno all'otto e più di così, contro
Nobby e Gino, proprio non potevo fare. Quindi, da come si era messa
va più che bene così, ora l'importante è continuare
a raccogliere punti".
Toni Elias (Honda) 4° a 12.917
"Sono partito bene, ma all'inizio avevo una gran paura
di cadere. Poi, col passare dei giri ho preso sempre più confidenza
ed ho cominciato a spingere".
Simone Sanna (Aprilia) 5° a 13.280
"Alla fine non ce la facevo proprio più. Finché
ha fatto effetto l'antidolorifico ho cercato di tenere, poi non c'è
stato più nulla da fare. Peccato, senza il problema alla mano
il podio sarebbe stato alla mia portata".