Rossi porta la Yamaha in
paradiso
Non sbaglia Rossi, a scattare dalla pole. Un piccolo errore, invece, lo
fa Biaggi dalla terza posizione: una sgommata in partenza, con relativa
intraversata, che comunque non intacca la sua determinazione. Al termine
del primo giro, infatti, è comunque secondo, dietro a Valentino
e dopo aver saltato Gibernau. Dietro inseguono Hayden, Edwards, melandri,
Capirossi, Barros, Roberts e Xaus.
Al quarto giro il primo attacco: Biaggi infila Rossi, che subito replica,
Max è costretto ad allargare e Gibernau si rifà sotto.
Sete, però, resiste poco. Max lo ripasso e poi, quattro giri dopo,
all'ottavo, passa al comando nuovamente.
Ma Vale non ci sta. Un giro ancora ed eccolo nuovamente davanti.
intanto, alle spalle della coppia, Gibernau non perde terreno, mentre
gli altri avversari sono già ad anni luce: Hayden è a cinque
secondi, quindi seguono Edwards, Barros, Capirossi, Melandri e Tamada.
Il Gran Premio è una sfida personale fra Vale e Max.
E' l'ombra del pesarese, il romano. I due martellano sul pide dell1'33.5.
Un ritmo di gara pazzesco, che solo Sete Gibernau riesce ad avvicinare.
Intanto Barros ha passato Hayden, mentre nello stesso momento Hofmann,
nelle retrovie, perde il controllo della sua Kawasaki e finisce in terra.
Un brivido, ma nulla in confronto a quello che provoca la coppia di testa
che ha inflitto al resto del gruppo un distacco imbarazzante: Gibernau
è a cinque secondi, Barros a quindici, quindi Hayden, Edwards e
Capirossi. A sei giri dalla fine Max Biaggi porta un altro attacco e passa
nuovamente al comando. Questa volta Valentino Rossi si accoda. Ma, ormai,
quello fra i due non è più nemmeno un duello, ma una lotta
a coltello, una sfida rusticana. A due giri dalla fine Vale ripassa, di
forza. E' l'ultimo giro. Hanno sempre, entrambi, girato a 1.33.5. E' una
volata. La Honda la perde, la Yamaha la vince.
La prima volta di Pedrosa
Non sbaglia niente, al via, Sebastian Porto e prende il comando della
gara, davanti a De Puniet, Pedrosa, Poggiali, Elias e Rolfo. Troppa foga,
un lunghissimo dritto lo fa precipitare in decima posizione. A questo
punto, non gli resta che mettersi a testa bassa all'inseguimento, mentre
in testa al Gran Premio se le danno De Puniet e Pedrosa ed è il
debuttante ad avere la meglio, mentre Poggiali insegue staccato. Nel frattempo
Porto sta risalendo come una furia. Per lui gli avversari sono varianti
mobili. A tredici giri dalla fine raggiunge e supera anche il campione
del mondo. La quinta posizione, invece, è stabilmente nelle mani
di Elias, davanti a Rolfo, De Angelis e Fonsi Nieto.
Con Pedrosa e De Puniet in loltta fra di loro la gara continua a vivere
sulla rincorsa di Porto, che beneficia della dura lotta per la testa della
gara. A cinque giri dalla fine l'argentino è a sei secondi dalla
coppia di testa, mentre Poggiali è nel limbo del quarto posto,
staccato di 18 secondi, senza subire pressione di Nieto, Rolfo e De Angelis,
che sono l'uno nella scia dell'altro, ma lontani da lui.
Intanto siamo alle battute conclusive, all'ultimo giro. De Puniet e Pedrosa
si passano e ripassano, senza paura, finché lo spagnolo trova l'ingresso
all'interno nella ultima curva che gli consente il guizzo in uscita. E'
la vittoria al debutto in 250, per il campione del mondo della 125. Terzo
è porto, che forse ha sprecato una grande occasione con l'errore
al via, quarto Poggiali, quindi seguono De Angelis, Debon, Nieto ed Elias,quindi
Rolfo e Battaini.
Dovizioso beffa Locatelli
Il più veloce a scattare è Roberto Locatelli, subito inseguito
da Dovizioso. Barbera, invece, è costretto a partire dai box. La
coppia di testa fa un tentativo di fuga, ma bastano pochi giri a Stoner
per riacciuffarli, tirandosi dietro Simoncelli, Pablo Nieto e Borsoi.
Intanto Barbera ha recuperato sino alla diciottesima posizione, davanti
a Lai e Perugini. Non cede, nel frattempo, Locatelli, che continua a spingere
in testa, mentre Stoner, con la KTM, attacca e supera Dovizioso, che così
finisce nel mirino di Nieto. Intanto cade Simoncelli e Stoner ha la meglio
su Locatelli, che gli cede il comando, ma solo per mezzo giro.
A tre giri dalla fine Loca aumenta il ritmo. Gli resiste solo Dovizioso,
mentre Stoner viene superato anche da Nieto. Sono due volate separate,
quelle si preparano, per il primo ed il terzo posto. Roberto chiude tutte
le porte, nel giro decisivo, ma Andrea è bravissimo e nell'ultima
curva tenta l'impossibile e passa all'esterno, tiene la traiettoria e
vince, davanti ad un attonito Locatelli che gli porge, comunque, sportivamente
la mano. "Se c'è un ragazzino su cui puntare, questo è
Dovizioso", gli ha reso omaggio Loca e lui, di rimando "Ho cercato
un punto su cui passare per tutta la gara, senza trovarlo. Poi Roberto
ha commesso un errore ed io l'ho sfruttato". Terzo è Stoner
davanti a Pablo Nieto quindi, staccati, Di Meglio, Borsoi, Giansanti,
Jenkner, Bautista e Barbera. La coppia Derbi-Gilera Lorenzo e Perugini
chiudono fuori dai punti, in sedicesima e diciassettesima posizione. |