domenica 18/4/2004
gare
venerdì 16 aprile
FP1
QP1
TS
sabato 17 aprile
FP2
QP2
TS
domenica 18 aprile
WP
GRID
GARA
TS
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1° classificato MotoGP
V. Rossi
1° classificato 250
D. Pedrosa
1° classificato 125
A. Dovizioso
2° M. Biaggi
2° R. De Puniet
2° R. Locatelli
3° S. Gibernau
3° S. Porto
3° C. Stoner

Rossi porta la Yamaha in paradiso
Non sbaglia Rossi, a scattare dalla pole. Un piccolo errore, invece, lo fa Biaggi dalla terza posizione: una sgommata in partenza, con relativa intraversata, che comunque non intacca la sua determinazione. Al termine del primo giro, infatti, è comunque secondo, dietro a Valentino e dopo aver saltato Gibernau. Dietro inseguono Hayden, Edwards, melandri, Capirossi, Barros, Roberts e Xaus.
Al quarto giro il primo attacco: Biaggi infila Rossi, che subito replica, Max è costretto ad allargare e Gibernau si rifà sotto.
Sete, però, resiste poco. Max lo ripasso e poi, quattro giri dopo, all'ottavo, passa al comando nuovamente.
Ma Vale non ci sta. Un giro ancora ed eccolo nuovamente davanti.
intanto, alle spalle della coppia, Gibernau non perde terreno, mentre gli altri avversari sono già ad anni luce: Hayden è a cinque secondi, quindi seguono Edwards, Barros, Capirossi, Melandri e Tamada.
Il Gran Premio è una sfida personale fra Vale e Max.
E' l'ombra del pesarese, il romano. I due martellano sul pide dell1'33.5. Un ritmo di gara pazzesco, che solo Sete Gibernau riesce ad avvicinare.
Intanto Barros ha passato Hayden, mentre nello stesso momento Hofmann, nelle retrovie, perde il controllo della sua Kawasaki e finisce in terra.
Un brivido, ma nulla in confronto a quello che provoca la coppia di testa che ha inflitto al resto del gruppo un distacco imbarazzante: Gibernau è a cinque secondi, Barros a quindici, quindi Hayden, Edwards e Capirossi. A sei giri dalla fine Max Biaggi porta un altro attacco e passa nuovamente al comando. Questa volta Valentino Rossi si accoda. Ma, ormai, quello fra i due non è più nemmeno un duello, ma una lotta a coltello, una sfida rusticana. A due giri dalla fine Vale ripassa, di forza. E' l'ultimo giro. Hanno sempre, entrambi, girato a 1.33.5. E' una volata. La Honda la perde, la Yamaha la vince.

La prima volta di Pedrosa
Non sbaglia niente, al via, Sebastian Porto e prende il comando della gara, davanti a De Puniet, Pedrosa, Poggiali, Elias e Rolfo. Troppa foga, un lunghissimo dritto lo fa precipitare in decima posizione. A questo punto, non gli resta che mettersi a testa bassa all'inseguimento, mentre in testa al Gran Premio se le danno De Puniet e Pedrosa ed è il debuttante ad avere la meglio, mentre Poggiali insegue staccato. Nel frattempo Porto sta risalendo come una furia. Per lui gli avversari sono varianti mobili. A tredici giri dalla fine raggiunge e supera anche il campione del mondo. La quinta posizione, invece, è stabilmente nelle mani di Elias, davanti a Rolfo, De Angelis e Fonsi Nieto.
Con Pedrosa e De Puniet in loltta fra di loro la gara continua a vivere sulla rincorsa di Porto, che beneficia della dura lotta per la testa della gara. A cinque giri dalla fine l'argentino è a sei secondi dalla coppia di testa, mentre Poggiali è nel limbo del quarto posto, staccato di 18 secondi, senza subire pressione di Nieto, Rolfo e De Angelis, che sono l'uno nella scia dell'altro, ma lontani da lui.
Intanto siamo alle battute conclusive, all'ultimo giro. De Puniet e Pedrosa si passano e ripassano, senza paura, finché lo spagnolo trova l'ingresso all'interno nella ultima curva che gli consente il guizzo in uscita. E' la vittoria al debutto in 250, per il campione del mondo della 125. Terzo è porto, che forse ha sprecato una grande occasione con l'errore al via, quarto Poggiali, quindi seguono De Angelis, Debon, Nieto ed Elias,quindi Rolfo e Battaini.

Dovizioso beffa Locatelli
Il più veloce a scattare è Roberto Locatelli, subito inseguito da Dovizioso. Barbera, invece, è costretto a partire dai box. La coppia di testa fa un tentativo di fuga, ma bastano pochi giri a Stoner per riacciuffarli, tirandosi dietro Simoncelli, Pablo Nieto e Borsoi. Intanto Barbera ha recuperato sino alla diciottesima posizione, davanti a Lai e Perugini. Non cede, nel frattempo, Locatelli, che continua a spingere in testa, mentre Stoner, con la KTM, attacca e supera Dovizioso, che così finisce nel mirino di Nieto. Intanto cade Simoncelli e Stoner ha la meglio su Locatelli, che gli cede il comando, ma solo per mezzo giro.
A tre giri dalla fine Loca aumenta il ritmo. Gli resiste solo Dovizioso, mentre Stoner viene superato anche da Nieto. Sono due volate separate, quelle si preparano, per il primo ed il terzo posto. Roberto chiude tutte le porte, nel giro decisivo, ma Andrea è bravissimo e nell'ultima curva tenta l'impossibile e passa all'esterno, tiene la traiettoria e vince, davanti ad un attonito Locatelli che gli porge, comunque, sportivamente la mano. "Se c'è un ragazzino su cui puntare, questo è Dovizioso", gli ha reso omaggio Loca e lui, di rimando "Ho cercato un punto su cui passare per tutta la gara, senza trovarlo. Poi Roberto ha commesso un errore ed io l'ho sfruttato". Terzo è Stoner davanti a Pablo Nieto quindi, staccati, Di Meglio, Borsoi, Giansanti, Jenkner, Bautista e Barbera. La coppia Derbi-Gilera Lorenzo e Perugini chiudono fuori dai punti, in sedicesima e diciassettesima posizione.

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