L'Aprilia a Welkom con 35 moto

L'Aprilia può avere problemi finanziari - è di questi giorni la notizia di 650 operai in cassa integrazione nello stabilimento di Scorzé - ma crede fermamente nelle corse, che rimarranno un suo punto fermo. Del resto quest'anno sono ben 35 le moto da GP Aprilia impegnate nel motomondiale. 16 in 125, 17 in 250 e due in MotoGp. Con 22 titoli mondiali vinti (13 piloti e 9 costruttori), la casa di Noale crede fermamente nel suo reparto corse diretto dall'Ingegner Jan Witteveen. Aprilia Racing si avvale della collaborazione di 80 persone, 30 delle quali ingegneri, dedicate all'ideazione e allo sviluppo delle moto 125/250 e MotoGp.

Per arrivare ad avere moto competitive, adatte alle esigenze di un gran numero di piloti, Aprilia Racing non ferma mai il suo impegno diretto. Già alla fine del 2003, per fare un esempio, erano già pronte le moto 125 e 250 in versione 2004. I successivi collaudi in pista nei test invernali, hanno permesso di affinare e confermare le potenzialità delle Aprilia in pista.

"Lo sviluppo delle nostre moto - spiega Jan Witteveen - non finisce al momento della consegna al team, ma prosegue senza sosta. Durante l'anno, abbiamo, a disposizione dei nostri piloti e delle squadre che utilizzano le nostre moto, degli ingegneri che si confrontano continuamente con i tecnici dei team per permetterci di acquisire tutta l'esperienza che man mano viene fatta sui campi di gara. Ciò ci permette di sviluppare al meglio i nostri prodotti sportivi. Per la 250, ad esempio, è stato fatto tantissimo lavoro sul telaio e sulle sospensioni per permettere ai piloti di avere una moto più facile ed efficace. Certamente, abbiamo dimostrato anche con il titolo della 250 vinto da Manuel Poggiali, che il nostro metodo di lavoro funziona, ed il fatto che su 85 piloti presenti qui a Welkom, 35 siano in sella ad una Aprilia è una conferma."

Un impegno che arriva al massimo della tecnologia applicata alle due ruote che oggi si da battaglia in Moto Gp. "Il 2004 - prosegue Witteveen - sarà per Aprilia in Motogp, un anno di ulteriore sviluppo. Oggi stiamo lavorando per semplificare il progetto RS3 in modo da permettere alla squadra in pista e ai piloti lavorare serenamente. La nostra moto è in effetti un terzo di una formula uno. Il motore con le valvole pneumatiche non fa rimpiangere a livello di potenza frazionamenti maggiori, lo testimonia anche il fatto che tutti i piloti che hanno guidato la RS3 non si sono mai lamentati della potenza a loro disposizione. Siamo convinti che questo progetto ha grandissimi margini di sviluppo che stiamo cercando di raggiungere anche attraverso migliorie e innovazioni che presenteremo nel corso della stagione".