GP di Gran Bretagna
venerdì 11 luglio
FP1
QP1
TS
sabato 12 luglio
FP2
QP2
TS
domenica 13 luglio
Gomme scelte per la gara in MotoGP
WP
GRID
GARA
TS
.
Le curiosità >>>
L'assetto a Donington >>>
La tecnica >>>
L'intervista >>>

la tecnica - 9/7/2003
Rossi: amo Donington, pista dalle due anime
Nessun pilota ha un record migliore a Donington di Valentino Rossi: l'italiano, infatti, è stato sconfitto sulla pista inglese una sola volta negli ultimi sei anni.
"Donington è una pista che amo veramente molto - ripete spesso Valentino - perché mette in evidenza la precisione nei tratti ad alta velocità".
Ciò che piace a Rossi è anche il contrasto fra le due diverse anime del circuito: una parte di Donington, infatti, è filante e veloce, la vecchia, mentre la nuova - praticamente un allungamento per farlo rientrare nei minimi federali - dalla esse di Fogarty al rampino di Goddard è molto lenta.
La nuova sezione, aggiunta nel 1985, richiede un diverso approccio, sia dal pilota che dai tecnici che gli preparano la moto.

"Ciò comporta un brusco cambiamento di ritmo, fra le due parti - spiega Rossi - devi guidare in modo fluido sul veloce, ma poi diventare molto aggressivo nella parte finale. Se Donington non fosse così lento, nell'ultimo punto, sarebbe sicuramente il più bel tracciato del mondiale, migliore sia di Assen che di Barcellona".

Ciò che è difficile per i piloti - trovare un compromesso nella guida - è quasi impossibile per i tecnici.

"Il problema è che nel veloce la moto deve essere molto precisa - spiega Valentino - mentre sul lento dovrebbe essere il più agile possibile".

Il punto preferito del campione del mondo è l'ultra veloce doppia curva a sinistra in discesa, fra l'Old Hairpin e McLeans.

"E' divertente, perché è necessario uscire dall'Old Hairpin praticamente in mezzo alla pista, e se la traiettoria è giusta magari non farai la doppia curva in pieno, ma sicuramente molto veloce sì. E' qui che si fa il tempo".

I problemi a Donington, comunque, non sono dipesi solo dalla conformazione del tracciato. Il suo asfalto, infatti, è uno dei peggiori del campionato, per quanto riguarda l'aderenza.

"Quello inglese non è uno dei nostri circuiti preferiti - ammette Nicola Goubert - il capo della competizione della Michelin - ma non perché vi abbiamo perso una gara negli ultimi nove anni (accadde con Simon Crafar, nel 1998, alla guida di una Yamaha gommata Dunlop, davanti a Mick Doohan, che rimediò la bellezza di oltre 11" di distacco). Il fatto è che vi si arriva da Assen, che invece ha un asfalto eccezionale. Una leggenda metropolitana dice che l'asfalto è scivoloso a causa della vicinanza con il vicino aeroporto di East Midlands, colpevole di vaporizzare sul tracciato il kerosene degli aeroplani, ma più semplicemente l'asfalto è molto vecchio".

Come se non bastasse a Donington ci sono un paio di curve contropendenti, Craner e Goddard. Quest'ultima anche molto ondulata. Complessivamente, anche per via della temperatura, mai eccessiva, si utilizzano pneumatici di mescola media, come di media durezza è la costruzione della carcassa.

ito web realizzato da After S.r.l.