GP di Gran Bretagna
venerdì 11 luglio
FP1
QP1
TS
sabato 12 luglio
FP2
QP2
TS
domenica 13 luglio
Gomme scelte per la gara in MotoGP
WP
GRID
GARA
TS
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L'intervista >>>
1° classificato MotoGP
M. Biaggi
1° classificato 250
F.Nieto
1° classificato 125
H. Barbera
2° S. Gibernau
2° M. Poggiali
2° A. Dovizioso
V. Rossi
3° A. West
3° S. Perugini

il fatto 13/7/2003 - giorno di gare
Rossi eguaglia il record di Doohan
Uno nella scia dell'altro, fin dall'inizio. O meglio, dal secondo passaggio, visto che nel corso del primo alle spalle di Biaggi c'erano Gibernau, Melandri e Capirossi, prima di Rossi. Subito in fuga, la coppia meravigliosa del motociclismo italiano, ha perso Melandri al quinto giro, per una scivolata (Barros non era nemmeno partito per la frattura della mano destra in seguito ad una collisione al mattino con Kagayama durante il warm up), mentre Gibernau, pur perdendo progressivamente contatto, si è insediato in terza posizione davanti a Capirossi, Checa, Bayliss, Jacque, Edwards, Hayden.
Per tredici giri Max e Vale hanno battagliato uno davanti all'altro, senza mai infastidirsi, ma era evidentemente che Rossi stava facendo pressione sul rivale ed infatti mentre completava il tredicesimo giro Biaggi sbagliava andando lungo alla variante, un errore che consentiva a Rossi di passare per la prima volta al comando.
Con Rossi davanti il ritmo della gara si alzava per qualche giro, ma di pochissimo. Subito dopo Biaggi - mentre Jacque volava in terra nel tentativo di rimanere in sesta posizione - riprendeva a girare sull'1.32, rubando qualche decimo a Rossi, ma era una illusione, perché con un vantaggio di circa due secondi Valentino a questo punto controllava semplicemente la corsa.
Intanto la situazione si manteneva calda anche nelle immediate retrovie, con Gibernau sempre saldamente in terza posizione, davanti a Capirossi e Bayliss, mentre più staccati seguivanoCheca, Hayden, Haga ed Edwards.
Nel frattempo la gara si avviava verso la sua conclusione: Max non mollava, ma nemmeno Vale e riusciva a tagliare il trauardo con poco più di un secondo di vantaggio eguagliando così il record di 54 vittorie di Mick Doohan. Il podio veniva completato da Gibernau, mentre Capirossi vinceva la sfida in famiglia con Bayliss. La prima Yamaha al traguardo era quella di Checa, di misura sull'Aprilia di Haga.

Nieto doma Poggiali
Fonsi Nieto è tornato. Questo, almeno, sembra di poter dire dopo il GP d'Inghilterra nel corso del quale ha battuto Manuel Poggiali, dopo averlo subito, nella prima parte della gara, assieme al compagno di squadra Toni Elias. Proprio un errore di quest'ultimo, però, ha galvanizzato Nieto che, finalmente nella scia di Poggiali lo ha superato imponendogli il suo ritmo e le sue traiettorie, senza mai dargli lo spazio per un tentativo di sorpasso. In realtà qualche volta Manuel ci ha provato, ma senza convinzione. Una convinzione che, al contrario, ha mostrato di possedere Anthony West che, reduce dalla prima vittoria di Assen, si è impegnato allo spasimo anche a Donington, riuscendo nella non facile impresa di soffiare il terzo posto ad Elias, che ha corso una gara a corrente alternata, commettendo davvero troppi errori.In quinta posizione, invece, ha chiuso Roberto Rolfo, con la Honda, davanti al compagno di marca sebastian Porto.
Al giro di boa del campionato in testa c'è sempre Poggiali con 121 punti, ma Nieto ormai è staccato di appena 15 lunghezze, a 106, mentre Elias e Rolfo sono appaiati a 97.

Barbera controlla Dovizioso e Perugini
E' stato una partenza ad alta tensione, quella della 125. Con Dovizioso, Barbera, Pedrosa, Perugini, Cecchinello ed Ui subito in testa, alle loro spalle sono incappati in una collisione Jenkner e Corsi. Stessa sorte toccata poco dopo a Lorenzo e Sabbatani.
Fin dalle prime battute, comunque, è apparso chiaro che sarebbe stata una gara a cinque. Con Barbera davanti, infatti, hanno cominciato a scambiarsi le posizioni Perugini e Cecchinello, inseguiti da Dovizioso, con Pedrosa come sempre in attesa.
Al 14° giro il primo colpo di scena: cade Cecchinello, in quel momento al comando, lasciando via libera al quartetto di avversari. Coraggiosamente Lucio risaliva in moto, riprendendo la gara dalla dodicesima posizione.
Intanto davanti , però, la lotta continua. Barbera tiene la posizione, Perugini lo attacca riuscendo a passarlo ad un giro dalla conclusione. Non riesce, però, il pilota di Sutri a rimanere davanti, anzi sbaglia e scende al quarto posto, prima del giro conclusivo in cui a sbagliare, questa volta, e Pedrosa che nella parte lenta del tracciato commette un errore grave, rallenta quasi a fermarsi, invadendo la traiettoria di Perugini. La collisione è inevitabile, e lo spagnolo finisce in terra lasciando la vittoria a Barbera, davanti a Dovizioso e Perugini, fuori dal podio, staccato, è De Angelis, mentre Cecchinello limita i danni con un decimo posto.

 

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