"Sono
molto contento di questa prima giornata di prove, non pensavo
di fare già così bene. Il risultato è quindi
al di sopra delle aspettative, anche perché durante i test
invernali avevamo avuto tanti problemi su questa pista. Invece
siamo subito riusciti a trovare una buona messa a punto e negli
ultimi minuti ho potuto spingere per fare il tempo. Ancora una
volta devo ringraziare la squadra, perché mi hanno cambiato
le gomme in meno di trenta secondi e questo mi ha permesso di
fare l'ultimo tentativo, che poi è risultato decisivo.
E avrei anche potuto fare meglio se non avessi trovato sulla mia
strada una Kawasaki. Domani dovremo concentrarci soprattutto sulla
scelta dei pneumatici per la gara, senza preoccuparsi più
di tanto della prestazione sul singolo giro: qualcuno riuscirà
forse a migliorare il mio tempo, ma credo comunque di aver già
conquistato la prima fila. Su questa pista, dopo 5/6 giri le gomme
iniziano a scivolare e questo creerà un sacco di difficoltà
a tutti i piloti. Questa pista, sulla carta, è favorevole
alla Honda, ma sono sicuro che domenica non mancheranno gli avversari
e anche Capirossi con la Ducati, se riesce a trovare la gomma
giusta, può essere pericoloso".
Capirossi cerca un assetto
migliore
"Sono soddisfatto,
ma non completamente. Abbiamo ancora bisogno di un'ulteriore messa
a punto. Le due ore di sabato saranno fondamentali per la gara di
domenica. Le condizioni della pista sono molto diverse dai test
invernali in marzo, la temperatura rende tutto più difficile
e, soprattutto, si scivola molto di più. Ancora una volta,
come già successo al Mugello, ci stiamo concentrando sulla
gara, piuttosto che sul giro veloce. Il problema più grosso
sarà sicuramente il caldo, che metterà a dura prova
le gomme e la nostra resistenza fisica. "
Biaggi nessun miracolo
''Le prove sono andate discretamente
ma dobbiamo cambiare qualcosa sul set up della moto. Non abbiamo
la possibilità di fare stravolgimenti ma possiamo senz'altro
provare a migliorare la motricità. Attualmente ho poca
trazione e questo mi rallenta abbastanza. Peccato perché
la pista mi piace molto ed il caldo a me non da nessun fastidio,
anzi. Comunque penso che un passetto lo possiamo ancora fare.
Se le Bridgestone mi stupiscono? Hanno fatto un buon lavoro, ma
credo che la Michelin si aspettasse che avrebbero fatto meglio
delle Dunlop e non si faranno cogliere impreparati. Quando e se
servirà, faranno i passi in avanti necessari".
Edwards, progressi di
elettronica
"Non è andata
male. Certo, preferirei essere ancora più avanti: a me
il settimo posto non piace molto; ragionevolmente penso di poter
stare attorno alla quinta piazza. Naturalmente debbo anche considerare
che la partenza andrà curata al massimo: al Mugello ho
rovinato la gara con un pessimo start. Sono soddisfatto della
moto: praticamente è la stessa del Gp d'Italia con una
differente elettronica che rende più dolce l'erogazione,
una modifica che ho apprezzato molto. Anche se domani sono in
programma prove di vari particolari, vedrò di non stravolgere
la moto e di tenere questa buona base di partenza. Per la scelta
delle gomme, non ho particolari dubbi: il segreto è trovarne
che non molli negli ultimi giri".
Melandri,
che guaio il chattering
"E' stata una giornata difficile
per me perché abbiamo provato diversi
assetti per la ciclistica ma siamo ancora abbastanza lontani dalla
soluzione
ottimale. Oggi ho avuto anche un po' di problemi di
saltellamento, che è strano, perché non mi era mai
capitato prima con la
MotoGP. E oggi pomeriggio sono addirittura peggiorati. Al momento
non riesco a trovare un buon grip con l'anteriore ed è
difficile sentire il
comportamento delle gomme sull'asfalto. Adesso andrò ad
analizzare i dati della telemetria con i miei ingegneri per cercare
una soluzione. Oggi pomeriggio abbiamo provato lo stesso assetto
che avevamo durante gli ultimi test qui in inverno, ma la temperatura
è troppo diversa. Sono sicura che i miei ingegneri saranno
in grado di trovare una soluzione che mi dia un miglior feeling
domani."
Poggiali, l'asfalto
è troppo ondulato
"Questa pista è piena di buche e peggiora continuamente.
Per questo è difficile trovare una messa a punto che consenta
di guidare con tranquillità e sicurezza. Qui abbiamo provato
durante l'inverno due volte, testando parecchio materiale. Ma
a pochi mesi di distanza è tutto completamente differente,
perché le condizioni climatiche sono molto più esasperate
e quindi non si possono utilizzare le regolazioni e la messa a
punto di quest'inverno. Domani lavoreremo proprio per completare
il comportamento della ciclistica. Comunque non siamo poi messi
così male e basta guardare i tempi per capire che anche
i miei rivali hanno qualche problema".