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l'assetto - 19/7/2002
L'assetto al Sachsenring
Come ed ancor più di Donington l'assetto al Sachsenring è una vera e propria alchimia. Iniziamo a dire che ci troviamo nel circuito più corto del mondiale, più volte modificato, tanto che guardando la mappa del tracciato sembra di trovarsi di fronte ad uno spaghetto arrotolato. Allungato recentemente di ben 275 metri (!) per rientrare nel minimo della FIM il layout è rimasto intatto dalla curva uno alla curva dieci , ma da quel punto è stata inserita una sezione di asfalto triangolare. Il nuovo disegno ha permesso alla classe regina di aumentare la velocità massima, aggiungendo due punti in cui è possibile superare, la doppia curva a sinistra.
Come Donington il circuito tedesco è composto da due sezioni: una relativamente veloce ed una lenta, ciò significa che i tecnici devono cercare soprattutto agilità, ma anche un certo grado di stabilità. Una combinazione difficile. Sicuramente le più potenti e pesanti quattro tempi troveranno la sezione stretta ancora più difficile delle più agili cugine a due tempi, in compenso potranno compensare con il loro motore più dolce, in grado di accelerare fuori dalle curve con maggiore gradualità. Una cosa che al Sachsenring si sente molto quando, in piega, sulla sinistra, si deve aprire il gas su un asfalto che non offre grandissima aderenza.
La chiave del set-up, su questo circuito, risiede nella sospensione posteriore che deve usare una molla relativamente tenera in grado di trasmettere al pilota la giusta sensazione di aderenza e nel contempo copiare le asperità dell'asfalto. Qualche volta si utilizzano forcelloni posteriori più lunghi, anche se esagerando in questo senso si può ottenere lo sgradevole effetto di "pompaggio", che porta inevitabilmente instabilità. Per prevenire questo fenomeno l'ammortizzatore deve avere una regolazione fine, sia in frenata che in estensione, mentre la forcella è regolata su un compromesso generale, visto che questo tracciato non richiede frenate molto brusche, eccetto alla curva una. Per questa ragione la ricerca della stabilità in frenata non è un punto chiave al Sachsenring. Poiché la maggior parte dei piloti utilizza solo cinque marce, dalla prima alla quinta, l'analisi della telemetria ha mostrato che la maggior parte dei piloti tiene il gas tutto aperto per meno del dieci per cento del tempo necessario per completare un giro, ciò significa che la potenza e la velocità massima non sono anch'essi obiettivi primari, quanto piuttosto il raggiungimento di una regolarità di funzionamento ai bassi e medi regimi.

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