GP di Germania
venerdì 19 luglio
FP1
QP1
TS
sabato 20 luglio
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QP2
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domenica 21 luglio
Le wilcard di Sachsenring
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Gomme scelte per la gara in MotoGP
GARA
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1° classificato MotoGP
V. Rossi
1° classificato 250
M.Melandri
1° classificato 125
A. Vincent
2° M. Biaggi
2° R. Rolfo
2° A. De Angelis
3° T. Ukawa
3° S. Porto
3° S. Jenkner

il fatto 21/7/2002 - giorno di gare
Rossi, signore dell'anello
di Federica De Zottis
Una bella partenza non basta a Biaggi per sorprendere Ukawa, che ripassa al comando tirandosi dietro Jacque, Nakano, Barros, Rossi, lo stesso Biaggi e Abe. Davanti a tutti, però, Ukawa fa il tappo, così ben presto Barros si stufa e con un paio di staccate delle sue si porta al comando. Gli resiste solo il francese della Yamaha, due 500 due tempi davanti a tutti, ma Rossi non ha voglia di perdere terreno e attacca, portandosi sotto al compagno di squadra che passa nel corso dell'ottavo giro, mentre Max rimane imbottigliato alle spalle della seconda cinque cilindri Honda. Nel frattempo cadono contemporaneamente Kagayama, Kato e Gibernau.
Intanto Checa raggiunge e supera Abe installandosi in sesta posizione, alle spalle di Ukawa che ha ceduto a Biaggi il quale, risvegliatosi, al 14° giro passa anche Rossi insediandosi in terza posizione alle spalle di Barros e Jacque. Una corsa della 125, sembra questa della MotoGP perché a metà gara i primi sei sono tutti in un secondo.
E', comunque, il 18° giro quando Rossi rompe gli indugi e si sbarazza della coppia in sella ai due tempi. Una volta in testa Vale scende subito sotto l'1'27". Jacque, che nel frattempo ha passato Barros gli va dietro, Biaggi è quarto, davanti a Ukawa, Checa ed Abe. Sempre tutti in un fazzoletto. Chi pensa che a questo punto Rossi ce l'abbia fatta, però, commette un errore, come quello che fa Vale e che permette a Jacque e Barros di rimettergli le ruote davanti. Anche Biaggi ci prova, ma il pilota della Honda resiste, così a quattro giri dalla fine è il francese che guida la gara davanti al brasiliano ed ai due italiani, mentre subito lì dietro ci sono sempre Ukawa, Checa ed Abe.
Il colpo di scena è a tre giri dalla fine: Barros infila Jacque in frenata, ma entra in curva troppo forte e scivola, Olivier chiude comunque la curva e la collisione è inevitabile. Finiscono entrambi in terra. A questo punto Rossi ha via libera, gira sull'1'26" basso, Biaggi replica, ma è un po' troppo lontano, sette decimi, per tentare alcunché, Ukawa controlla la terza piazza, davanti a Checa, Nakano ed Abe.

Melandri batte la pioggia e Rolfo
Al pronti via il più svelto a sfruttare il vantaggio della prima fila è stata Rolfo, che è scattato bene con in scia Melandri e Porto. All'inseguimernto dei tre si sono gettati Fonsi Nieto e Locatelli, mentre Matsudo e Battaini sono rimasti leggermente attardati, con Elias.
Con Rolfo al comando dopo diciassette giri la situazione era completamente congelata. Il torinese continuava a tirare con Melandri che alle sue spalle non aveva alcuna intenzione di passare, anche se pareva in grado di farlo, mentre Porto, leggermente staccato li seguiva da vicino. La situazione sembrava sbloccarsi al passaggio successivo quando finalmente Macio si decideva ad attaccare. Un tentativo di fuga del pilota dell'Aprilia veniva comunque stoppato dal pilota della Honda, ma il risultato era un aumento di ritmo che faceva perdere, in soli tre giri, quasi due secondi a Porto. A questo punto Nieto, quarto, nel frattempo aveva accumulato uno svantaggio vicino agli otto secondi e con un distacco similare c'era Locatelli alle sue spalle, mentre Elias, Matsudo e Battaini combattevano per la sesta piazza.
Una gara noiosa, ravvivata, quando mancavano sei giri alla fine, da un improvviso mutamento delle condizioni atmosferiche. Il vento, che soffiava fino a quel momento, cadeva e senza esso arrivava la pioggia. Poche gocce all'inizio, ma bastavano per tradire il nervoso Melandri che, mentre conduceva la gara, apriva troppo presto il gas finendo in terra. Questa volta, però, la fortuna l'aiutava: dalla direzione gara, infatti, arrivava l'ordine di esporre la bandiera rossa e, come da regolamento, Macio si aggiudicava comunque la vittoria, poiché nel giro precedente era ancora al comando. Terzo chiudeva Porto.

Vincent brucia De Angelis, Jenkner e Poggiali
Non ha avuto dubbi, Arnaud Vincent: al via ha preso subito il comando delle operazioni, tirandosi dietro De Angelis e Sanna. Dietro al terzetto hanno ingaggiato una bella lotta Pedrosa e l'idolo locale Jenker. Tutto secondo il copione, a parte la brutta partenza di Poggiali che si è trovato invischiato nelle retrovie, tanto che dopo dieci giri non era ancora riuscito ad emergerne accumulando un distacco di quasi nove secondi. Chiunque, a questo punto, si sarebbe perso d'animo, ma non Manuel che pur settimo, dopo essersi liberato di Borsoi, si è messa alla caccia di Sanna, mentre anche Pablo Nieto recuperava tanto da riuscire ad inserirsi fra Jenkner, che nel frattempo aveva preso il terzo posto e Pedrosa.
Con Vincent al comando seguito da De Angelis lo spettacolo, a questo punto, lo ha fatto lo scatenato Poggiali che in pochi giri ha agganciato il gruppetto degli immediati inseguitori. Il primo ad essere mangiato è stato Pedrosa, quindi Nieto ed infine è stata la volta di Jennkner: al 17° giro, nove dalla fine, il pilota della Gilera era terzo, ma staccato di oltre nove secondi dai primi. Troppo bello, comunque, per poter durare. Dopo esser stati attaccati, infatti, sia Nieto che Jenkner hanno reagito, ripassando Manuel ed a quel punto, impegnato a lottare per il terzo posto, la rimonta di Poggiali si è arrestata.
Così, a due giri dalla fine, gli spettatori si sono preparati ad assistere a due volate, quella, per la vittoria, fra Vincent e De Angelis, e quella a tre per la piazza d'onore. E sono state due belle volate: Alex ci ha provato, ma un po' troppo presto e Vincent l'ha risuperato cogliendo la terza vittoria della stagione. Nello stesso errore è incappato Poggiali che si è presentato al comando all'uscita dell'ultima curva, ma Jenkner, alle sue spalle, l'ha affiancato sul traguardo bruciandolo per un millesimo di secondo.

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