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il fatto 20/7/2002 - pole position
L'attacco di Jacque spaventa Biaggi e Rossi

di Federica De Zottis
E' una pista Yamaha, il Sachsenring, ma in pole, questa volta, c'è finita non la nuova M1, bensì la vetusta 500 YZR guidata dal redivivo Jacque. A conferma della competitività delle due tempi sul mini-circuito tedesco, alle spalle del francese si è piazzato il compagno di squadra Nakano, mentre Biaggi, con la quattro tempi si è dovuto accontentare del terzo tempo davanti ad un'altra mezzo litro, la Honda NSR 500 di Barros. E Rossi? Incredibile a dirsi il dominatore della stagione 2002 si è qualificato in seconda fila, con il sesto tempo, addirittura dietro all'acciaccato team-mate Tohru Ukawa. Un solo millesimo di secondo ha separato i due, a conferma che i tempi non sempre dicono la verità. In realtà, infatti, Vale avrebbe potuto centrare la pole, se solo non fosse incappato in un errore arrivando lungo in frenata nell'ultimo giro buono. Uno sbaglio che nella migliore delle ipotesi gli è costato la prima fila. Poco male, comunque, anche se il dubbio che le 500 possono essere più competitive delle GP1 su tracciati come questo è reale.
Per chiarire questo concetto bisogna aggiungere che Checa, decimo tempo, è a 360 millesimi dalla pole e che i primi diciotto, dei ventuno partenti, è racchiuso in un secondo. Al pronti via, questo è poco ma sicuro, ci sarà da divertirsi, specie se continuerà a fare caldo come durante le prove. Le 4T, infatti, sembrano risentire maggiormente della mancanza di grip dell'asfalto. Come è logico vista la sfavorevole differenza di peso.

E' ancora Nieto davanti a Melandri
Forte come loro, nell'ultimo turno di prove, non c'è andato nessuno. Faceva troppo caldo per cercare il limite, così la pole nella 250 è rimasta nelle mani di Fonsi Nieto davanti a Melandri, con il piccolo distinguo che comunque lo spagnolo è riuscito in ogni caso a giare più velocemente dell'italiano anche in queste condizioni.
Probabilmente perché meno a punto nel primo turno di prove, invece, ha migliorato e di molto Roberto Locatelli, che levando quasi otto decimi dal tempo di venerdì si è issato in prima fila con il terzo tempo, davanti ad un altro italiano, Roberto Rolfo. Non è invece bastato a Franco Battaini scendere di oltre otto decimi per guadagnarsi la prima fila. Per lui, comunque, un più che positivo quinto tempo davanti a Porto che non è riuscito ad abbassare la sua prestazione di venerdì. Sfortunatissimo Waldmann che, scivolato sulla pista di casa, è retrocesso in 14esima posizione.

Vincent sorprende Poggiali
Non ce l'ha fatta Manuel Poggiali a conservare la pole. Gliela ha soffiata, al termine di un combattutissimo ultimo turno di prove, il francese Arnmaud Vincet, che però corre per l'italianissimo team "Imola Circuit", lo stesso che, con altro nome (allora Vasco Rossi) dette il titolo della ottavo di litro a Roberto Locatelli. Se il pilota di San Marino è retrocesso al secondo posto in compenso, Vincent a parte, l'intera prima fila parla italiano visto che dietro alla Gilera di Poggiali partiranno le Aprilia del redivivo Simone Sanna e di Alex De Angelis che, come già nelle libere, ha fatto meglio del suo caposquadra, Lucio Cecchinello, in seconda fila con in quinto tempo. Una buona posizione, tutto sommato, come l'ottava di Daniel Pedrosa, qualificato di dietro anche a Jenkner e Pablo Nieto. Ciò che preoccupa, magari, è che se Vincent ha girato sull1'29" basso, Poggiali ha preso mezzo secondo. Uno svantaggio considerevole, nella 125. Positive, invece, le prove del giovane finlandese Mika Kallio, autore del decimo tempo, che continua a farsi notare.

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