parlano i piloti 26/08/2001
- giorno di gara
Parlano i
protagonisti della 500 dopo la gara
Valentino
Rossi (Honda) 1° 22 giri T.45'01"044
" Era una gara difficilissima ed importantissima e credo di avere
giocato le mie carte al meglio. Dopo il gran premio di Germania era
veramente importante risalire la china e questo non era certo il circuito
piu' favorevole per noi. Abbiamo fatto davvero un bel lavoro ed ora
ho praticamente il vantaggio che avrei avuto se non fossi caduto al
Mugello a poche centinaia di metri da traguardo. Ventinove punti di
vantaggio sono molto meglio di dieci, ma con sei gare ancora da disputare,
bisogna mantenere la concentrazione ed andare avanti nella direzione
presa in questo week end.
Sapevo che Biaggi qui è fortissimo e che come sempre avrebbe
attaccato nei primi giri. Per questo era molto importante ottenere una
buona qualificazione e partire forte. Al via sono andato meglio del
solito e spingendo subito al massimo, al primo giro ero terzo dietro
Roberts e Biaggi, ma il loro ritmo era elevatissimo e per non perdere
terreno quando Max al terzo passaggio ha girato in 2'01.57, ho dovuto
veramente guidare al 101 % .
In quei giri credo si sia decisa la gara, quando sono riuscito a recuperare
un distacco di oltre un secondo ed al settimo passaggio, stabilendo
il nuovo record della pista (2'01.46), mi sono incollato alla ruota
di Biaggi. Il mio piano era quello di rimanere in seconda posizione
ed attaccare verso la fine della gara quando tutti e due avremmo avuto
le gomme molto usurate : in quelle condizioni credo di essere piuttosto
forte. Biaggi era sotto pressione, si voltava ad ogni giro a guardarmi
ma continuava ad andare molto forte ed onestamente devo dire che la
gara era aperta, quando dopo aver rallentato per un paio di passaggi
ha tentato nuovamente di alzare il ritmo ed è scivolato davanti
a me al tredicesimo giro. A quel punto avevo un vantaggio enorme sugli
altri e l'unico problema nella seconda parte della gara è stata
una vespa che mi era entrata nel casco; per fortuna l'ho vista, ho aperto
la visiera ed è volata via senza pungermi.
Dopo un mese di sosta qui è stato come ricominciare il campionato
mondiale ed è stato un gran bell' inizio. "
Alex Criville (Honda) 2° a 3"374
"Sono molto contento. Dopo il disastro del GP di Germania avevo
veramente bisogno di una gara come questa. Oggi mi sono divertito a
guidare ed il risulotato è stato una conseguenza".
Loris Capirossi (Honda) 3° a 3"767
"Sono partito abbastanza bene dalla mia terza posizione in griglia
ma Van Den Goorbergh mi è entrato dentro buttandomi quasi fuori
pista. Sono rientrato, l'ho ripassato e lui mi ha buttato fuori di nuovo,
per questo ho perso tantissimo terreno nella prima parte della gara.
La mia moto andava bene, però facevo fatica a superare gli avversari
sul rettilineo e sorpassare in staccata mi ha fatto rischiare tanto.
La mia è stata una gara tutta all'attacco. Quando dai box mi
hanno segnalato che mi mancavano quattro secondi per salire sul podio
ho dato il massimo. All'ultimo giro ho passato Abe, poi Criville. E'
stato a questo punto cher, scalando, mi è entrata la prima al
posto della seconda e la moto mi si è intraversata di brutto.
Sono rimasto in piedi, cercando lo spiraglio per un nuovo attacco, ma
senza riuscirci, allora ho difeso la terza posizione da Abe".
Max Biaggi (Yamaha) 10° a 29"758
"Sono riuscito a tirar su la moto e a ripartire, almeno questo.
Ho raccolto qualche punticino ma il rammarico resta tanto perché
questa è una gara dove potenzialmente avrei potuto fare molto
bene. Ho commesso un errore e la moto mi è scappata di sotto
mentre in testa alla corsa stavo spingendo veramente tanto cercando
di mantenere quel passo. Già sabato avevo visto dove andava forte
Rossi e mi sono reso conto che parecchie curve erano a suo vantaggio:
per questo non credo che lasciarlo passare sarebbe stata una strategia
migliore, dopo, risuperarlo, sarebbe stato difficile. Pensavo di potermela
giocare meglio ma purtroppo, dopo le prove, abbiamo avuto qualche problemino.
La mia Yamaha andava bene, ma avremmo potuto avere qualcosa di più.
Speriamo di rifarci presto
come avevo detto dopo il poker Yamaha
del Sachsenring, quello era un fatto episodico. Ora trovare altre piste
a noi favorevoli non sarà facile, comunque io daròp il
cento per cento ad ogni gara, anzi, di più, sperando in un aiuto
da parte della fabbrica. Non sono uno che si arrende facilmente".
Kenny Roberts (Suzuki) ritirato
"Mi sono fermato dopo aver perso posizioni, progressivamente. Da
primo che ero mi sono ritrovato nono. E non sarebbe finita lì,
così all'inizio del 16° giro sono rientrato ai box. Correre
con questi problemi è frustrante".
Parlano
i protagonisti della 250 dopo la gara
Tetsuya Harada (Aprilia) 1° classificato T.
41'32"599
"Sinceramente non mi aspettavo di poter fare una gara solitaria
in testa, anche se ci speravo. Infatti, all'inizio ho subito provato
a tirare per creare un distacco con gli altri e inaspettatamente ci
sono riuscito. Sono felice e sinceramente adesso non penso al Mondiale.
Comunque ci sono ancora 150 punti in palio e nelle prossime gare può
ancora succedere di tutto. Una cosa è certa: ci proverò!".
Marco Melandri (Aprilia) 2° a 2.743
"Sono partito bene, ma nei primi giri non ho avuto un passo
brillante perché davanti avevamo montato una nuova gomma, più
dura e con un profilo diverso, che avevo potuto provare poco in mattinata,
quindi non avevo feeling. Infatti, nel primo giro ho rischiato un paio
di volte, poi dal terzo giro le cose sono migliorate. Forse senza questo
imprevisto avrei potuto tenere da subito il loro passo. Forse non di
Harada, mentre Katoh ho potuto raggiungerlo e superarlo. Devo dire che
nelle battute finali, forse, i giapponesi hanno un po' meno grinta di
noi italiani, e credo che essere stato battuto per due volte consecutive
all'ultimo giro gli peserà. Comunque siamo cresciuti anche tecnicamente,
peccato che siamo solo in tre a lottare là davanti e quindi è
difficile togliere punti a Katoh. Credo che l'Estoril sarà una
pista difficile per me".
Daijiro Katoh (Honda) 3° Classificato a 2.797
"Certamente sono un po' contrariato per l'esito della corsa.
Pensavo che sarebbe stata dura con Harada, ma durante la corsa mi sono
reso conto che sarebbe stata dura contenere anche Melandri che infatti
mi ha superato nel finale. Non nascondo la mia delusione, perché
io non penso ai punti per il campionato ma a vincere le gare".
Fonsi Nieto (Aprilia) 4° a 31.315
"Sono partito bene e all'inizio mi sono accodato a Melandri, anche
se sapevo di non poter tenere il suo passo per molti giri. D'altronde
è anche normale che i piloti che corrano per i team interni dispongano
di qualcosa in più. Comunque sono contento di questo risultato,
che è il migliore in carriera. Per un momento, quando ho visto
una bandiera gialla che pensavo riguardasse una caduta di uno dei piloti
di testa, ho creduto di aver conquistato il podio ma non è stato
così. Forse sarà per un'altra volta".
Roberto Rolfo (Aprilia) 5° a 32.569
"Sono contento, perché fino a ieri avevamo un po' di problemi
di assetto. Ma la squadra ha lavorato molto bene, perfezionando anche
la messa a punto del motore che questa mattina non rendeva al massimo.
Devo dire che non abbiamo raggiunto la messa a punto delle altre volte,
e questo forse mi ha un po' penalizzato nella rimonta, ma considerati
i problemi che avevamo venerdì direi che va più che bene".
Parlano
i protagonisti della 125 dopo la gara
Toni Elias (Honda) 1° 19 giri T. 41'27"703
"E' stato il giusto premio dopo una dura settimana di lavoro.
All'inizio ho provato a scappare ma non c'è stato niente da fare,
quindi mi sono adeguato ad una gara di gruppo, limitandomi a controllare
la situazione. Nel giro finale ho portato l'attacco decisivo e quando
Sanna ha cercato di resistermi è caduto. Sono punti importanti
per il campionato, ma adesso non ci voglio pensare. Continuerò
a correre gara per gara".
Lucio Cecchinello (Aprilia) 2° a 0.689
"E' stata una gara tiratissima. All'inizio ho controllato la situazione,
poi per dieci giri ho cercato di staccarmi dagli altri, ma quando cercavo
di spingere oltre mi accorgevo che i rischi erano davvero troppi. Ho
visto che anche Sanna prendeva rischi pazzeschi per cercare di vincere,
infatti mi sono visto sgomitare senza motivo. E' sempre troppo aggressivo.
Toni è attualmente l'avversario più pericoloso, perché
dopo un inizio difficile è riuscito a trovare le regolazioni
giuste per la sua Honda. Adesso è importante non commettere errori
e prendere punti in tutte le gare. Certo, anche vincere, ma soprattutto
portare a casa sempre il massimo".
Steve Jenkner (Aprilia) 3° a 1.086
"Ho fatto di tutto per stare davanti all'ultimo giro, ma Lucio
e Toni mi hanno superato con facilità perché la mia moto
non era perfetta in accelerazione".
Youichi Ui (Derbi) 4° a 1.156
"Elias mi ha toccato al penultimo giro e non è stata una
cosa piacevole, sia per la sicurezza sia perché sono stato superato
da altri piloti. Senza questa toccata, probabilmente avrei potuto vincere,
perché la moto andava davvero molto bene".
Max Sabbatani (Aprilia) 5° a 3.668
"Ho tenuto un buon ritmo fino a quando le gomme hanno iniziato
a scivolare in modo pericoloso. Allora ho dovuto tirare i remi in barca.
Poi mi sono preso un bello spavento quando ho dovuto schivare la moto
di Sanna che ruotava sull'asfalto".
Simone Sanna (Aprilia) caduto all'ultimo giro
"Non mi piace che Cecchinello continui a fare certe dichiarazioni
alla stampa sulla mia troppa aggressività. Anche perché
finora non ho mai toccato nessuno. E comunque, se ha dei problemi farebbe
meglio a parlarmene di persona. Lui ce l'ha con me ed io con lui, perciò
d'ora in avanti sarà guerra. Mi spiace per aver perso questa
occasione, ma dovevo provarci perché davanti c'era Elias, il
leader in classifica e dovevo cercare di strappargli dei punti. Magari
fosse stato un altro mi sarei accontentato. Peccato che sono finito
sullo sporco ed in accelerazione la moto mi è partita".
Manuel Poggiali (Gilera) caduto
"Purtroppo, questa mattina, un inconveniente alla frizione non
ci ha permesso di verificare alcune modifiche all'assetto che poi si
sono rivelate sbagliate. Così, quando ho provato a spingere mi
sono preso dei rischi pazzeschi, fino alla caduta".