Montmelo
venerdì 15 giugno
FP1
QP1
TS
sabato 16 giugno
FP2
QP2
TS
domenica 17 giugno
GRID
WP
TS
Gomme scelte per la gara in 500
GARA
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1° classificato 500
Valentino Rossi
1° classificato 250
Daijiro Katoh
1° classificato 125
Lucio Cecchinello
2° M. Biaggi
2° T. Harada
2° T Elias
3° L. Capirossi
3° R. Rolfo
3° M. Poggiali

il fatto 17/06/2001 - giorno di gare
Rossi mette in fila Biaggi e Capirossi
Il duello, tanto atteso, non c'è stato, ma il risultato è comunque di quelli da incorniciare.Rossi Così come era accaduto l'anno passato in Australia, infatti, i nostri tre assi della 500 non hanno lasciato spazio agli avversari, occupando completamente il podio. Questa volta, però, a spuntarla è stato Rossi, davanti a Biaggi e Capirossi dopo una gara che era iniziata male per il pilota di Tavullia.
Non è servito partire bene dalla pole, infatti, a Rossi, entrato subito in collisione con Barros e poi con Criville, spintonato a sua volta da Gibernau. All'ingresso della prima curva, quindi, Valentino è stato costretto ad allargare, perdendo diverse posizioni mentre Capirossi era abile scattare al comando tirandosi dietro Gibernau, Barros , Nakano, Abe e Biaggi.
Non ci metteva molto, come al solito, comunque, Valentino a recuperare ed al 13° giro riusciva a superare Loris. Nel frattempo cadevano Barros e Roberts, mentre Abe resisteva, in quarta posizione, alla pressione di Biaggi . Liberatosi del giapponese il romano attaccava a questo punto prima il pilota della Suzuki e quindi Capirossi. A quel punto però la gara era finita con Rossi tranquillo vincitore. Una cosa tutto sommato tranquilla, che aveva però una incomprensibile coda polemica nel backstage del podio allorché Max e Vale venivano quasi alle mani tanto da dover essere separati e chiamati, più tardi, dal direttore di gara, Paul Butler.

Katoh, quinto sigillo
Tutto secondo copione nella 250. Partito in testa Harada è stato subito raggiunto e superato da Katoh che ha dettato il ritmo, mentre KatohMelandri si è installato in terza posizione dopo essersi liberato di Alzamora e del bravo Rolfo, l'unico del quintetto a non avere una moto ufficiale.
La corsa di Melandri terminava però, purtroppo, a dodici giri dalla fine quando Macio perdeva il controllo della sua Aprilia finendo per l'ennesima volta al tappeto.
Libero di concentrarsi su Katoh, senza doversi guardare le spalle, Harada continuava così il suo duello con il connazionale, mentre Rolfo si accomodava tranquillamente in terza posizione. Nel frattempo Locatelli aveva scalato la quarta posizione, scalzando Alzamora che resisteva a McWilliams e Fonsi Nieto.
Pochi giri durava, però, la lotta di Emilio che, progressivamente, cedeva ad entrambi.
Intanto però la gara giungeva al termine con Katoh sempre al comando. Tetsuya, però, contrariamente a Le Mans ci provava per ben due volte a mettere le ruote davanti al pilota della Honda, ma senza successo, perdendo la volata per undici centesimi di secondo.

La seconda volta di Cecchinello
Nella 125, come sempre, Cecchinello è partito malissimo dalla pole, ma gli sono bastati pochi giri per riprendere il gruppetto di testa cecchinello formato da Tony Elias, Nobby Ueda e Stefano Perugini. Fra i quattro era il pilota della MS-Aprilia ad essere in vantaggio tecnico, ma la maggiore velocità della sua moto non gli era sufficiente nella fuga. Così Lucio, nell'impossibilità di scappare, se li tirava dietro tutti e tre con il pilota della Italjet, arrivato sulla linea di partenza con le stampelle, impegnato a fare veri e propri miracoli di guida per sopperire alla minore velocità di punta della sua Italjet. Nel frattempo al,le spalle del quartetto se le davano di santa ragione Ui, Poggiali e Nieto, con moto identiche.
Purtroppo a dodici giri dalla conclusione Ueda perdeva il controllo della sua Honda proprio mentre era di fronte a Perugini, che per evitarlo finiva anch'esso fuori pista. Il pilota di Sutri rimaneva in piedi, ma quando rientrava in pista era ormai attardatissimo.
Fuori Stefano e Nobby la lotta per la vittoria così si restringeva al duello Cecchinello-Elias. Lo spagnolo, sul circuito di casa, dava il meglio di sé, ma Lucio, in grave astinenza da vittoria gli lasciava poco spazio e quando Elias entrava nella ultima esse davanti a lui lo chiudeva, toccandolo duro, tanto da costringerlo a chiudere. Conquistando così la vittoria. Intanto alle loro spalle, Poggiali regolava gli avversari nella lotta per il terzo posto, mentre Azuma volava fuori pista.