il fatto 17/06/2001
- giorno di gare
Rossi mette in fila Biaggi e Capirossi
Il duello, tanto atteso, non c'è stato, ma il risultato è
comunque di quelli da incorniciare.
Così come era accaduto l'anno passato in Australia, infatti, i
nostri tre assi della 500 non hanno lasciato spazio agli avversari, occupando
completamente il podio. Questa volta, però, a spuntarla è
stato Rossi, davanti a Biaggi e Capirossi dopo una gara che era iniziata
male per il pilota di Tavullia.
Non è servito partire bene dalla pole, infatti, a Rossi, entrato
subito in collisione con Barros e poi con Criville, spintonato a sua volta
da Gibernau. All'ingresso della prima curva, quindi, Valentino è
stato costretto ad allargare, perdendo diverse posizioni mentre Capirossi
era abile scattare al comando tirandosi dietro Gibernau, Barros , Nakano,
Abe e Biaggi.
Non ci metteva molto, come al solito, comunque, Valentino a recuperare
ed al 13° giro riusciva a superare Loris. Nel frattempo cadevano Barros
e Roberts, mentre Abe resisteva, in quarta posizione, alla pressione di
Biaggi . Liberatosi del giapponese il romano attaccava a questo punto
prima il pilota della Suzuki e quindi Capirossi. A quel punto però
la gara era finita con Rossi tranquillo vincitore. Una cosa tutto sommato
tranquilla, che aveva però una incomprensibile coda polemica nel
backstage del podio allorché Max e Vale venivano quasi alle mani
tanto da dover essere separati e chiamati, più tardi, dal direttore
di gara, Paul Butler.
Katoh, quinto sigillo
Tutto secondo copione nella 250. Partito in testa Harada è
stato subito raggiunto e superato da Katoh che ha dettato il ritmo, mentre
Melandri
si è installato in terza posizione dopo essersi liberato di Alzamora
e del bravo Rolfo, l'unico del quintetto a non avere una moto ufficiale.
La corsa di Melandri terminava però, purtroppo, a dodici giri dalla
fine quando Macio perdeva il controllo della sua Aprilia finendo per l'ennesima
volta al tappeto.
Libero di concentrarsi su Katoh, senza doversi guardare le spalle, Harada
continuava così il suo duello con il connazionale, mentre Rolfo
si accomodava tranquillamente in terza posizione. Nel frattempo Locatelli
aveva scalato la quarta posizione, scalzando Alzamora che resisteva a
McWilliams e Fonsi Nieto.
Pochi giri durava, però, la lotta di Emilio che, progressivamente,
cedeva ad entrambi.
Intanto però la gara giungeva al termine con Katoh sempre al comando.
Tetsuya, però, contrariamente a Le Mans ci provava per ben due
volte a mettere le ruote davanti al pilota della Honda, ma senza successo,
perdendo la volata per undici centesimi di secondo.
La seconda volta di Cecchinello
Nella 125, come sempre, Cecchinello è partito malissimo dalla
pole, ma gli sono bastati pochi giri per riprendere il gruppetto di testa
formato da Tony Elias, Nobby Ueda e Stefano Perugini. Fra i quattro era
il pilota della MS-Aprilia ad essere in vantaggio tecnico, ma la maggiore
velocità della sua moto non gli era sufficiente nella fuga. Così
Lucio, nell'impossibilità di scappare, se li tirava dietro tutti
e tre con il pilota della Italjet, arrivato sulla linea di partenza con
le stampelle, impegnato a fare veri e propri miracoli di guida per sopperire
alla minore velocità di punta della sua Italjet. Nel frattempo
al,le spalle del quartetto se le davano di santa ragione Ui, Poggiali
e Nieto, con moto identiche.
Purtroppo a dodici giri dalla conclusione Ueda perdeva il controllo della
sua Honda proprio mentre era di fronte a Perugini, che per evitarlo finiva
anch'esso fuori pista. Il pilota di Sutri rimaneva in piedi, ma quando
rientrava in pista era ormai attardatissimo.
Fuori Stefano e Nobby la lotta per la vittoria così si restringeva
al duello Cecchinello-Elias. Lo spagnolo, sul circuito di casa, dava il
meglio di sé, ma Lucio, in grave astinenza da vittoria gli lasciava
poco spazio e quando Elias entrava nella ultima esse davanti a lui lo
chiudeva, toccandolo duro, tanto da costringerlo a chiudere. Conquistando
così la vittoria. Intanto alle loro spalle, Poggiali regolava gli
avversari nella lotta per il terzo posto, mentre Azuma volava fuori pista. |