il fatto 15/06/2001
- primo giorno di prove
Capirossi spaventa "il Dottore"
Se ce l'avesse in F.1, la West, la coppia che ha sfoggiato ieri
a Barcellona, sicuramente per la Ferrari sarebbe più dura. Dopo
l'1-2 del Mugello, infatti, anche a Barcellona i piloti del team Honda-Pons
sono risultati fra i più veloci. In pole provvisoria si è
piazzato Loris Capirossi, imprendibile
quando è in giornata di vena, mentre con il terzo tempo, ma staccato
di oltre mezzo secondo, è finito Alex Barros. Fra i due si è
inserito Norifumi Abe, il migliore dei piloti Yamaha. Valentino Rossi,
vittima di una caduta mentre provava il set-up da gara, ha completato
la prima fila in una giornata nella quale i piloti ufficiali Honda non
hanno brillato: Ukawa, nono tempo, è caduto anche lui, mentre
Criville, autore di un dritto, non ha fatto meglio dell'11° tempo.
Peggio, molto peggio, fra i favoriti, ha fatto Max Biaggi che, incapace
di trovare la corretta messa a punto, si è fermato addirittura
in 13esima posizione, quasi incredulo, anche e soprattutto perché
durante i test privati su questa pista aveva girato in 1'46": oltre
un secondo più veloce.
Più lento di Max - ed unico pilota in pista ad usare gomme da
17" - è risultato essere Kenny Roberts, ma al contrario
del collega della Yamaha, il pilota della Suzuki è apparso tranquillo.
Positivi entrambi i rientri: McCoy, nonostante il dolore al braccio
sinistro ha guidato bene (12° tempo), Jacque, più prudente,
è stato solo 15°.
Katoh mette in fila le Aprilia
Se nella 500 la pole di Capirossi ha dimostrato quanto l'italiano
sia in forma, nella 250 Katoh con il suo giro veloce ha cancellato la
brutta impressione lasciata con il GP d'Italia. Ciononostante il pilota
del team Gresini non è parso imprendibile: sulla pista di casa,
infatti, il 22enne Fonsi Nieto, nipote del mitico Angel, ha centrato
la prima fila alle spalle del giapponese, facendo meglio anche del ritrovato
Marco Melandri, insoddisfatto, invece, del rendimento suo e della moto.
Particolarmente tranquillo, al contrario, è apparso Tetsuya Harada,
un pilota che normalmente non ama impegnarsi troppo in prova, che ha
chiuso la prima fila.
Vanno forte le Aprilia, su questo tracciato, e l'ha dimostrato in modo
particolare Roberto Rolfo, autore di un eccellente sesto tempo, alle
spalle del ritrovato (nella gara del debutto con il team di Stappert)
Jeremy McWilliams. Il torinese, dopo il podio del Mugello, è
apparso trasformato, tanto da riuscire a stare davanti con tranquillità
all'iridato uscente della 125, Roberto Locatelli.
Cecchinello a tutto gas
Priva del suo campione del mondo la 125 è ancora alla ricerca
di un leader. Lucio Cecchinello impersonerebbe bene questo ruolo: ha
la moto per farlo, tanto che nel primo turno di prove ufficiali non
ha avuto difficoltà a centrare la pole.
Sul veloce circuito catalano, infatti, è emersa la potenza dell'Aprilia,
tuttora la moto più competitiva della minima cilindrata. Piuttosto
è stata una sorpresa trovare Manuel Poggiali solo quarto con
la Gilera, ma è comprensibile che, sul circuito di casa, si siano
scatenati sia l'emergente Toni Elias, con la Honda, che il sedicenne
Angel Rodriguez, un ragazzo che ha debuttato nel mondiale quest'anno
nel team dell'ex iridato Jorge Martinez.
Sfortunati, invece, sono stati sia Ui che Perugini, caduti nel corso
delle libere della mattinata. Il primo si è fatto male ad una
mano, il secondo ad un ginocchio, ma hanno voluto qualificarsi ugualmente.
Se il giapponese è stato comunque capace di esprimersi su ottimi
livelli, non si può dire la stessa cosa del pilota di Sutri,
appena 21°, che sta rischiando veramente troppo alla guida dell'ancora
acerba Italjet.
Lontano dai suoi standard è rimasto anche Giansanti, 10°,
mentre Borsoi, a cui questa pista non piace, è finito addirittura
20°. Sarà bene che si svegli rapidamente se vuole rimanere
in testa al campionato.